Cara senatrice Irene Aderenti,
scrivo a lei – come avrei potuto scrivere ad ognuno dei 139 suoi colleghi senatori del centrodestra che hanno votato in favore di un emendamento che in pratica porterà all’ampliamento della stagione di caccia – perché mi dia una risposta. Una risposta che io, che pure m’interesso da sempre dei problemi della caccia in Italia, non ho saputo dare a un giornalista tedesco che mi chiedeva come mai una infima minoranza di cacciatori (l’!% della popolazione !) abbia così tanto potere nei confronti della politica.
Ecco, io vorrei sapere da lei e dai 139 votanti a favore dell’emendamento proposto dal Ministro Ronchi – contro il parere di due ministri del suo stesso schieramento e dei soci di più di 100 associazioni ambientaliste e culturali – quali forze immani e sotterranee l’abbiano convinta a favorire i cacciatori. Una simpatia atavica per chi uccide per divertimento? I voti che dalle osterie, dai Bar Sport e dai Circoli della Beccaccia possono arrivare al suo partito? Finanziamenti occulti da parte dell’industria delle armi e degli esplosivi?
Mi risponda, la prego. I giornalisti di tutta Europa le saranno grati.
Suo, con vacillante stima,
Fulco Pratesi
SUGGERIMENTI PER CHI VUOLE DARSI DA FARE:
– Tramite Facebook informa i tuoi amici di quanto succede, invitali ad agire
– Invia email di protesta ai giornali o partecipa ai forum su Repubblica.it e LaStampa.it
– Verifica come ha votato il tuo Senatore e scrivigli una mail per dire cosa pensi
– Cerca il tuo Deputato e scrivigli, presto dovrà votare su questo argomento
– Sottoscrivi la PETIZIONE WWF “Fermiamo la legge SPARATUTTO” (Orsi)
Come privata cittadina con determinati tipi di valori, come dottoressa forestale, come amante della natura, come esperta in problematiche ambientali e faunistiche, come vice presidente di un’associazione naturalistica che si occupa di educare ed avvicinare all’ambiente, sono anni che mi pongo la stessa domanda che si è posto Fulco Pratesi e mi sono sempre risposta che evidentemente c’è sotto qualcosa di oscuro e molto losco, perchè è apparentemente senza senso avallare le motivazioni (scientificamente e provatamente errate) di una minoranza a scapito di risorse ambientali (che appartengono soprattutto a coloro che verranno dopo di noi…vi dice nulla la tanto citata SOSTENIBILITA’?) e contro il parere dell’intera comunità scientifica (ricordo quando la scorsa primavera ci fù una mobilitazione generale a cui aderirono professori e dottori del calibro della Montalcini e di Danilo Mainardi). A questo punto voglio che sia fatta luce su questi oscuri meccanismi. Personalmente credo ci entri l’industria delle armi e quindi una lobby potentissima…se davvero così non fosse, vorrei mi venissero forniti validi, comprovati e scientifici dati che dimostrino che l’avifauna in particolar modo non sia già fortemente compromessa da inquinamento, perdita e frammentamento dell’habitat, bracconaggio, da poter sostenere senza alcun problema una cacciabilità perenne e son proprio curoiosa di leggere queste argomentazioni, giacchè io stessa faccio campi d’inanellamento dei migratori ed ho quindi il polso dei danni che l’uomo continua a provocare all’avifauna.
Sperando in una risposta che non avrò, porgo i miei saluti.
Dott.ssa Flaminia Campanelli
La caccia non può essere ritenuta un hobby: un cacciatore – e uno dei migliori – in un commento ha scritto che la caccia è molto di più, è una “religione”.
Ecco quindi la risposta, caro Pratesi: quanti sono gli onorevoli cacciatori? Sono la lunga mano di una setta… Che alla caccia è disposta a sacrificare tutto, o quasi tutto.
Perchè in Italia e non anche, ad esempio, in Germania? Perchè da noi la selezione della classe politica è pessima, fanno carriera i peggiori… Quindi, solo da noi, in Parlamento i cacciatori sono più rappresentati che nella società. In Germania credo sia assai improbabile che un cacciatore possa finire in Parlamento!
Penso sia una possibile spiegazione.
Che altro aggiungere…..penso che abbia centrato il bersaglio, sperando che questo esempio sia facile comprensione per i cacciatori…….
La caccia è ormai fuori luogo in Italia come nel resto d’Europa. Le associazioni ambientaliste italiane hanno provato per oltre un trentennio a ripulire il mondo venatorio dalle pratiche più insostenibili, ma i risultati sono stati deludenti.
Bracconaggio ancora dilagante, immissioni faunistiche scriteriate (vedi il problema dei cinghiali creato dai cacciatori), una lista di specie cacciabili che, a causa delle pressioni esercitare dalla casta della doppietta, include specie in rapido declino.
E’ ora di risolvere seriamente il problema. Disobbedienza civile contro i cacciatori, impediamogli l’accesso ai nostri terreni, disturbiamoli mentre sparano nei terreni pubblici, e un nuovo referendum per l’abolizione della caccia.
vorrei solo dire una cosa al caro presidente del WWF fulco pratesi………………..Mi ostino a capire il perchè volete far passare i cacciatori come assassini spietati,ma nn ci riesco.E’ un dato di fatto purtroppo,cosa che in vari paesi della UE non esiste. Invece di infangare la caccia e tutto cio’ ad essa connessa,perchè nn vi applicate a trovare un metodo di gestione che funzioni veramente????
Altro nodo importante è il discorso migratoria.
mi dice cortesemente perchè noi cacciatori italiani per esercitare la nostra passione siamo costretti a spendere quantita’ ingenti di denaro per recarci all’estero????
In quasi tutti i paesi della ue in cui sono stato a caccia,non sono mai stato considerato un assassino…………
distinti saluti uno che ama la natura , caccia compresa!!!
P.S se la migratoria nn puo’ essere cacciata in italia , lei riesce a capire che bastano 1000 km e la si caccia ugualmente????
P.S riesce a capire che siamo uno stato che mantiene la propria economia con i proventi del lotto , dei gratta e vinci e delle sigarette??? Perchè non prova a dire al governo di non vendere le sigarette o i gratta e vinci????
Caro Carlo,
rispondo subito alla Sua in cui mi chiama in causa come presidente (ora soltanto “onorario”) del WWF.
Innanzitutto nessuno, e men che meno io, che sono stato per vent’anni cacciatore, vi ha definiti assassini.
Il malanimo che la massima parte degli italiani esprime nei vostri confronti (mentre in tutti gli altri Paesi d’Europa, eccettuata forse la Francia, non vi sono contrasti tra ambientalisti e cacciatori) si basa sul fatto che in Italia la caccia (avversata per principio da chi ama gli animali e li difende detestando chi li uccide per divertimento) ha anche dei connotati ecologici del tutto inaccettabili.
Porrei al primo posto la caccia ai piccoli uccelli, soprattutto il tordo (Turdus musicus),l’allodola, il fringuello, la peppola e anche la pispola (questi ultimi tre grazie ad illegali deroghe di molte Regioni emanate su richiesta dei cacciatori), tutte specie canore, spesso insettivore, di nessun interesse sportivo (quasi tutte pesano meno della cartuccia usata per ucciderle) e molto amate in tutta Europa.
In secondo luogo, solo in Italia è consentito ai soli cacciatori! di entrare armati nei terreni altrui senza il permesso dei proprietari. Questo, unito ad una preparazione venatoria – assolutamente incomparabile con quella che i cacciatori di altri Paesi debbono affrontare – rende la categoria a cui Lei appartiene invisa ai più. E, proprio sull’ultimo vergognoso episodio del voto al Senato sull’emendamento Ronchi, addirittura un’ associazione venatoria (diversa forse a quella cui Lei è iscritto) ha manifestato il proprio dissenso.
Infine, caro Carlo, se la caccia in Italia avesse regole più razionali e condivise, rispettando i diritti di chi cacciatore non è e di chi ama gli animali, tutto sarebbe più facile. Anche per chi considera importante un’attività che consente all’1% dei cittadini di appropriarsi con regole inadeguate e scarsi controlli, di un “patrimonio indisponibile dello Stato, tutelato nell’interesse della comunità nazionale e internazionale”, come recita la Legge sulla caccia che Lei conosce sicuramente benissimo.
Cordiali saluti,
Fulco Pratesi
Ma lei non è quello che vorrebbe fare scatolette di mangime per cani e gatti con i corpi delle persone defunte? Ma non si vergogna a dire certe cose?
E lasci stare la caccia, materia troppo soffisticata per gente come lei, l’unica cosa che capisce sono i finanziamenti che riceve dallo stato.
Cordiali saluti
Che i cacciatori siano del tutto privi di senso dell’umorismo e incapaci di comprendere ironie e paradossi è purtroppo scontato. Ma voglio solo fornirle chiarimenti su un’accusa che altri suoi colleghi (assieme ad altre calunniose menzogne) hanno più volte ribadito nei miei confronti. Quella cioè che sarei intenzionato a fare scatolette di mangime per cani e gatti con i corpi dei defunti. L’idea non è mai stata mia bensì della grande ecologa Laura Conti. Io la riportai in un mio libro intitolato “Ecologia domestica” del 1989, commentando come questa proposta fosse “assolutamente impraticabile”.
Per quanto riguarda la caccia, materia troppo “soffisticata”, come lei scrive, per gente come me, forse le interesserà sapere che di questa ormai inaccettabile attività m’intendo sicuramente più di lei avendola praticata per vent’anni e non solo in Italia.
Per quanto riguarda i finanziamenti dello Stato all’associazione che ho fondato e della quale sono stato sempre dirigente a titolo assolutamente gratuito e volontario, la prego di informarsi presso il Ministero dell’Ambiente quali siano i finanziamenti che il WWF riceve.
Cordiali saluti,
Fulco Pratesi
Sottoscrivo le parole del dr. Pratesi
David Fiacchini
Biologo faunista
Cara dottoressa Flaminia Campanelli io sono uno studente in scienze forestali ed ambientali non ancora dottore ma posso rispondere con tranquillità alla sua domanda:
La caccia come attività del terzo millennio non è più, per fortuna, quella sorta di fantasma che stermina le specie animali.
Come correttamente ha detto lei e come da introduzione, la lobby dei caccaitori è solo l’1% della popolazione quindi non può pur volendo arrecare questo enorme danno alla fauna, a maggior ragione, quando la gestione ed il prelievo sono regolamentati da leggi molto severe!!!
Purtroppo la caccia viene dipinta nel nostro paese come la causa di tutti mali del pianeta senza tener conto della ridicola valenza ecologica che ha effettivamente!!!
La caccia come dovrebbe essere praticata in italia è perfettamente SOSTENIBILE quindi stia tranquilla perchè le generazioni future se vorranno vivere la natura ed andare a caccia o solamente passeggiare potranno farlo tranquillamente!!!
Il problema principale, sono i controlli, che oggettivamente non ci sono e quindi chi ha buon senso e vive la natura nel rispetto delle leggi è costretto a pagare le colpe degli altri!!!
Le dico inoltre, che le polemiche che ci sono dietro tutto questo meccanismo, che gli animalisti e gli pseudo-ambientalisti hanno creato, distolgono l’opinione pubblica da quelli che sono i reali problemi che affliggono la nostra società e quindi l’inquinamento,la perdita e frammentamento dell’habitat,abusivismo, ecc… tutte cause reali e concrete che di certo non suscitano tutto questo scalpore!!!
La rarefazione degli abitat che è a mio avviso la causa pricipale della scomparsa di molte specie non viene neache cosiderata dagli “amici”animalisti che sono subito pronti a scendere in piazza per contrastare noi cacciatori ma non fanno niente per fermare il cemento!!!
E’ facile dire che è colpa dei cacciatori, è facile additare delle persone che hanno l’unica “colpa”di godere appieno la natura non limitandosi a guardarla ma diventando parte di essa prelevando solo il consentito!!!
Se poi vogliamo affrontare il problema inquinamento, il problema incendi, il problema discariche, ecc… allora siamo d’accordo, ma la salvaguardia dell’ambiente è tutt’altra cosa e non si può fare solo istituendo parchi e riserve vietando tutto a tutti, ma anche potenziando i controlli, adottando una politica più corretta, istituendo aziende faunistico-venatorie pubbliche o “parchi “in cui è permessa l’attività venatoria strettamente regolamentata, in questo modo si può vivere diversamente la natura toccando con mano i frutti di nostra madre terra!!!
Se la risposta non è stata, a suo avviso, esauriente gradirei una replica per capire insieme agli amici del forum come fare per aiutare effettivamente la natura e l’ambiente camminando l’uno di fianco all’altro non facendo la guerra!!!
Cordiali Saluti Emanuele.
P.S.non sono presuntuoso, ma non ho intenzione di rispondere agli insulti ed alle persone che ritengo, “incompetenti”, che sparano a zelo solo per sentito dire anzi inviterei l’amministratore del forum a cancellare tutti quei commenti (di cacciatori e non) inutili e non costruttivi e che appesantiscono solamente la lettura del forum!!!
Ciao Emanuele, tu scrivi che “la lobby dei cacciatori è solo l’1% della popolazione quindi non può pur volendo arrecare questo enorme danno alla fauna”…
Ti sbagli.
Gli scienziato stimano che quando l’umanità viveva solo di caccia e di raccolta in TUTTO IL PIANETA ci fossero solo tra un minimo di 1,8 milioni ad un massimo di 5 milioni di esseri umani, perchè non se ne potevano sostentare di più e dovevano necessariamente essere in equilibrio con le risorse.
Ciononostante… sono innumerevoli le specie che vennero sterminate e estinte, soprattutto in quei continenti dove non ci eravamo co-evoluti insieme alle altre specie.
E… tu dici che 700.000 cacciatori italici equipaggiati non con lance di legno e lame di selce ma con superefficienti armi da fuoco non sarebbero in grado di sterminare la fauna italiana???
E’ vero tuttavia che la caccia potrebbe essere gestita in modo da non arrecare troppo danno alla consistenza delle popolazioni animali, ma questo in Italia non succede nemmeno lontanamente.
Rispondo ad Emanuele,
è vero il problema è molto legato ai controlli, come in tutti i campi dove prevale l’illegalità e l’italia in questo è regina.
C’è anche da dire che dove gli animali sono dannosi molto spesso la colpa è dovuta ai ripopolamenti sbagliati dei cacciatori, vedi i cinghiali sul monte pisano dove io vivo. Aggiungo anche un carattere arrogante di molti cacciatori, non di tutti, dovuto al semplice fatto di avere con se un’ arma, il bracconaggio che da noi è una piaga sociale, un po’ come parcheggiare in divieto di sosta.
Un territorio il nostro in particolare in toscana che ben si predispone alle escursioni naturalistiche che durante la stagione venatoria non possono andare a braccetto.
Bisogna rendersi conto però che ormai l’immagine del cacciatore romantico che si alzava all’alba per raggiungere dopo una bella camminata al freddo l’appostamento non esiste più; oggi si rovinano i sentieri percorrendo le piste forestali con potenti SUV in modo da camminare il meno possibile, si va all’estero per sparare a centinaia di tordi, colomabacci e altro non più per soddisfare l’appetito ma per mostrare orgogliosi al ritorno quanto siamo riusciti ad andare a segno.
Cordialmente
Sergio
MODIFICHE ART.18: IL GRANDE BLUFF!
Forse nessuno si è ancora reso conto che il teatrino a cui stiamo assistendo in questi giorni, relativo alla modifica dell’art.18 l. 157/92, è opera di un grande scenografo e regista il quale, con grande capacità (politica), ha mosso talmente bene i fili dei burattini /attori da ingenerare in tutta l’Italia la convinzione che la norma recentemente approvata in senato consentirebbe la ” Caccia no limits”.
E così mentre Federcaccia e Liberacaccia si dichiarano soddisfatte dell’emendamento, Arcicaccia è invece contraria, un ex parlamentare dei verdi dichiara di iniziare lo sciopero della fame e due Ministri della Repubblica sbraitano su tutte le testate giornalistiche e televisive, minacciando modifiche quando il provvedimento passerà all’esame della camera, nessuno ha capito che la norma approvata è riduttiva ed è penalizzante per i cacciatori.
Chi è allora il regista che ha voluto ingenerare, in questo momento, l’opposta convinzione, e perché?
Procediamo con ordine:
Tutti ricorderete come le pagine di questo sito nel Maggio 2008 hanno ospitato un’accesa discussione quando l’emendamento ( allora inserito nel c.d. pacchetto rete4 ) presentato per la prima volta, ebbe una netta bocciatura a causa di due favorevoli condizioni: l’assenza dall’aula di alcuni parlamentari del PdL ed il voto contrario della sinistra che, causa dette assenze, riuscì ad ottenere la maggioranza..
Il provvedimento non solo fu definito “anti-caccia“, ma soprattutto fu qualificato come provvedimento “…che se approvato avrebbe penalizzato ingiustificatamente l’attività venatoria in Italia…”
Poiché la norma approvata oggi è la stessa di allora, proviamo a spiegare il perché fu detta quella frase, ma soprattutto cerchiamo di capire perché si vuole ingenerare nella pubblica opinione che, invece, con tale norma la caccia è ” No limits” ”
In virtù delle ( qui di seguito evidenziate in grassetto ) modifiche apportate ( sempre che la norma passerà alla camera ) il nuovo articolo 18 della legge 157 risulta, al secondo comma, essere il seguente:
“I termini di cui al comma 1 possono essere modificati per determinate specie in relazione alle situazioni ambientali delle diverse realtà territoriali, anche al fine di garantire la tutela delle specie di uccelli di cui all’articolo l della direttiva 79/409/CEE nel periodo di nidificazione e durante le fasi di riproduzione e di dipendenza e, nei confronti delle specie migratrici, durante il periodo di riproduzione e durante il ritorno al luogo di nidificazione. Le regioni autorizzano le modifiche previo parere dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica. I termini devono comunque garantire il rispetto della direttiva 79/409/CEE per le specie in essa tutelate L’autorizzazione regionale è condizionata alla preventiva predisposizione di adeguati piani faunistico-venatori. La stessa disciplina si applica anche per la caccia di selezione degli ungulati, sulla base di piani di abbattimento selettivi approvati dalle regioni; la caccia di selezione agli ungulati può essere autorizzata a far tempo dal 10 agosto nel rispetto dell’arco temporale di cui al comma”
* Qualcuno ancora non ha capito che ” i termini di cui al comma primo ( termini rimasti inalterati ) possono essere modificati (solo) al fine di garantire la tutela degli uccelli nel periodo di nidificazione e di quello di ritorno al luogo di nidificazione????
* Qualcuno ancora non ha capito che garantire la tutela degli uccelli mai potrebbe significare allungarne i periodi di caccia, ma solo restringerli??????
* Qualcuno ancora non ha capito che questa norma significa, per esempio, restringere la caccia alla quaglia perche in Italia, a settembre, ci troviamo ancora “..nel periodo di nidificazione e durante le fasi di riproduzione..” o al tordo e alla beccaccia perché a gennaio siamo nella fase del “..durante il ritorno al luogo di nidificazione..”??????
Ed allora, se le cose stanno in questi termini, si spiega perché a maggio 2008 la presidente della CONFAVI nell’articolo ” CONFAVI plaude il Governo” giustamente e con coerenza definì il provvedimento “anticaccia” che “…se approvato avrebbe penalizzato ingiustificatamente l’attività venatoria in Italia..”
Dunque, posto che ci troviamo di fronte ad una norma restrittiva dell’attività venatoria, c’è da chiedersi:
1. Perché quasi tutte le associazioni venatorie esprimono il loro assenso?????
2. E perché dette associazioni, che guarda caso hanno deciso di non aderire alla manifestazione del 9 marzo, nel maggio 2008 gridavano – anche dalle ( verificabili ) pagine di questo sito – allo ” scampato pericolo “??????????
3. Perché due ministri della Repubblica, notoriamente anticaccia, ne chiedono l’immediata modifica????????
Le risposte alle prime due domande le lasciamo all’intelligenza dei lettori, la terza necessita di una maliziosa ( ma noi crediamo sia quella vera ) considerazione: Siamo in campagna elettorale, bisogna raccogliere voti anche tra i cacciatori, ma senza turbare gli anticaccia, perché allora ( qualcuno si sarà chiesto ) non lanciare una campagna mediatica lasciando intendere che questo governo ha approvato una norma che allunga i tempi di caccia?????
Se poi aggiungiamo due ministri anticaccia ( in tal senso “imbeccati” ) che si lamentano e sbraitano sull’operato del governo di cui fanno parte si comprende, finalmente, chi è il regista, chi sono gli attori/burattini e qual è la trama di cui parlavamo all’inizio.
Occhio amici !!!!!!!
Ancora una volta ci prendono in giro!
Caccia Ambiente
Direzione Nazionale
DA CACCIATORE NON CI CAPISCO PIU’NIENTE!!!ALLUNGANO,ACCORCIANO I PERIODI…..NO LIMITS…MAH!!!!!!!!!!!!!!DA CACCIATORE POSSO DIRE CHE HANNO SEMPRE E SOLO ACCORCIATO I PERIODI E LIMITATO LA NOSTRA ATTIVITA’TOLGLIENDOCI PERIODI E TERRITORIO…..QUINDI POTETE DORMIRE SU 7 CUSCINI CARI ANTICACCIA!!!
Caro Sergio su questi aspetti che disprezzo profondamente siamo pienamente d’accordo!
Questo, è l’aspetto che ha gettato veramente tanto fango sulla categoria dei cacciatori, infatti, di cacciatori con la C maiuscola ce ne sono veramente pochi e pagano purtroppo le colpe degli altri!!!
Questo deve essere uno spunto di riflessione importante che ci porta inevitabilmente ad una conclusione, cioè, sarà pur vero che questi signori sono e resteranno impuniti, ma non dimentichiamo, che ci sono persone rette e corrette che praticano l’attività venatoria nel rispetto delle leggi e che pagano le colpe di questi “signori” irrispettosi delle leggi!!!
(…) Per quanto riguarda invece la possibilità di un cacciatore di poter entrare in un terreno privato li ci sarebbe da parlare a lungo:
Perchè è pur vero che siamo gli unici a poter usufruire di questa legge, ma è pur vero che solo in Italia ci troviamo nella condizione di poter cacciare solo ed esclusivamente nella provincia o per i più fortunati nell’intera regione di residenza con (come giusto che sia) 1000 limiti tra distanze da strade, da fabbricati, da parchi, zone sic e zps, oasi, ecc…ec…
Non dimentichiamo che negli altri paesi si può cacciare in tutto il territorio nazionale mentre da noi no quindi non mezioniamo solo le cose che ci fanno comodo gentilissimo signor Pratesi!!!
Se qualcuno di noi volesse andare in una regione diversa da quella di residenza deve fare un sacco di domande e chiedere 1000 permessi entro il 28 febbraio e non si è neanche sicuri di poter usufruire del permesso mooooooolto limitato per l’anno successivo!!!
Quindi, in conclusione, siccome noi dobbiamo fare 1000 domande e 1000 permessi, per poter spostarci in Italia o nella nostra stessa regione, cosi chi ha un fondo privato, deve fare 1000 domande e 1000 permessi, per poter chiudere il suo fondo, pagando, come noi, le tasse, che nel nostro paese, ci sono anche sull’aria che respiriamo!!!
Un giusto compromesso, sarebbe quello di liberalizzare l’accesso, in tutta Italia e dare la possibilità a chi ha un fondo privato di chiuderlo o aprirlo come vuole!!!
(…) Se qualcuno saprà rispondere a questa semplice domanda potremo metterci d’accordo anche oggi stesso!!!
Saluti
Emanuele.
Ciao Emanuele,
hai toccato tanti punti interessanti.
Trovi/trovate la nostra risposta, a cura del nostro maggiore esperto di caccia Pino Paolillo, in un nuovo post a te dedicato . Visto che onore?
Il Wwf è stato fondato e diretto da cacciatori
Qualcuno dei fondatori era cacciatore e come Fulco Pratesi non lo ha mai nascosto, e allora? Quando anche tu deciderai di sostituire il fucile con il binocolo o una fotocamera?
Ha ragione Fulco: i cacciatori sono una sparuta minoranza che cerca di imporsi su tutto e su tutti, tirando in ballo la storia dell’indotto e dell’economia creati dalla caccia. Ma il turismo naturalistico rende molto di più e nessuno ne parla.
Relativamente alle aree protette, si osserva che il trend positivo rilevato dal WWF nel corso delle sue analisi di check-up nei Parchi nazionali e regionali è in linea con l’incremento che si sta verificando a livello internazionale, dove l’ecoturismo occupa circa il 3% del mercato turistico mondiale e cresce ogni anno di circa il 20% (dato WTO).
Nonostante la crisi economica, che ha colpito duramente anche il turismo italiano, nel 2007 le presenze complessive del turismo-natura in Italia sono state 95.917.153, con un aumento dell’1,79% e un fatturato globale di quasi 10 miliardi (dati del VI Rapporto sul Turismo-Natura, redatto dal Centro Studi Permanente dell’Osservatorio Ecotur). Secondo i primi dati sul 2008 e sulle tendenze 2009, il turismo natura registra un ulteriore passo avanti: i dati relativi al 2008 dicono che le presenze totali negli esercizi ufficiali delle aree protette sono state 97.809.224 con un incremento rispetto all’anno precedente dell’1,97%, mentre il fatturato è salito a 10,515 miliardi facendo registrare un incremento del 6,28%.
Il territorio non è solo dei cacciatori e credo che debba essere garantito ai milioni di italiani che vogliono solo passeggiare in mezzo alla natura, di farlo senza schivare le pallottole di una minoranza che per fortuna si riduce sempre di più.
ma cosa stai dicendo,nelle aree protette c’e’ il nulla eterno,vai in una di esse,vedrai lo scempio che c’e’…
e i miei commenti non vengono pubblicati?perchè?
Ciao Giovanni, sei andato un po’ troppo sopra le righe e sono stato costretto a cestinarti, così come ho cestinato decine di altri commenti di animalisti e di cacciatori che erano andati oltre. Cerco solo di fare il moderatore ma mi rendo ben conto di non essere perfetto!
Dimmi cacciastop per piacere dove sono andato oltre,visto che non hai pubblicato nemmeno i miei commenti!!E spesso hai fatto due pesi e due misure!!!Come moderatore anche di parte,(è logico che lo sei)dovresti pubblicare tutti i commenti che non contengano esplicite OFFESE sia ai cacciatori che agli anti…….cordiali saluti!!!
Ciao Vincenzo, nei giorni scorsi i commenti da moderare sono stati moltissimi… insomma, può darsi che abbia sbagliato qualcosa. Mi andrò a rivedere i commenti tenuti da parte, promesso!
Abbiamo tergiversato, trattato e dialogato pazientemente per anni con il mondo venatorio, accontentandoci solo di difendere la 157 per, poi, arrivare a questi ultimi scellerati sviluppi. Ora io dico tolleranza zero verso le doppiette massacratrici di biodiversita’. Se approveranno anche alla Camera la legge “caccia a oltranza”, dovremo immediatamente iniziare a raccogliere le firme per indire un referendum per l’assoluta abolizione della caccia. E, questa volta lo vinceremo!
Basta con la diplomazia, la sete di sangue dei cacciatori italiani non conosce limiti…
Ciao Mauro, è vero, i limiti sono stati superati, l’idea del referendum comincia a prendere piede…
X Cacciastop e Mauro vi ricordo che da circa 30 anni i vostri amici, con almeno una ventina di referendum nazionali e regionali (tutti inesorabilmente persi) e con la loro attività stanno semplicemente cercando di abolire…la caccia. Non ne avete Abbastanza???
ma che ventina, i referndum sono stati solo due!!!
e ho sentito dire da molte persone che certi cacciatori minacciavano i parenti nel caso fossero andati a votare!!! Anche questo rende l’idea del fanatismo e dell’integralismo di molti cacciatori, per difende il loro orrido, macabro e sanguinario hobby sono disposti a tutto!!!
sai solo in Italia e’ successo questo,vergongamoci…
non ne avremo abbastanza finchè la caccia sarà abolita!!!quando sarà abolita, o vi sforzerete di diventare persone migliori, civili, rispettose della vita altrui, o andrete a sparare al poligono, o al limite(cosa che ovviamente non mi auguro) andrete all’estero a sfogare la vostra crudele voglia di uccidere animali!
L’ultimo recupero risale a qualche settimana fa: uno stupendo esemplare di Poiana (Buteo-buteo), rinvenuto da un cittadino della Penisola Sorrentina, colpito in volo dalla carabina di qualche pseudo-cacciatore.
La poiana rinvenuta presentava una ferita dell’ala sx. all’altezza carpo-metacarpo e decine di pallini di piombo conficcati nel corpo fortunatamente non in organi vitali.
L’esemplare forse continuerà a vivere ma col tempo sarà condannato ad una intossicazione provocata dal piombo presente all’interno dei tessuti.
E’ impossibile confondere un uccello rapace con apertura alare di quasi un metro e mezzo con qualsiasi altra specie…se tali animali vengono abbattuti lo sono DELIBERATAMENTE, e questo ci dovrebbe far riflettere sulla professionalità e la civiltà inesistente da parte di diverse persone che continuano ad “imbracciare”, per 5 mesi, indebitamente e pericolosamente un arma da fuoco!!!
Gli individui che sparano a queste splendide e affascinanti creature del cielo non sono “cacciatori” ma persone ignoranti, che sfogano la loro violenza repressa divertendosi a fare il tiro a bersaglio con qualsiasi cosa gli capiti a vista…anche a distanza ravvicinata.
Glii uccelli rapaci sono specie utili nei delicati equilibri dell’ecosistema e protetti dalla Legge… ma è chiaro che i sedicenti sparatori ignorano tutto ciò dal momento che a “chiusura stagione venatoria” sono decine (solo nelle colline di Sorrento) i gravi casi di rapaci sparati!!! E purtroppo non sempre gli uccelli recuperati dai cittadini, nonostante le cure e le energie profuse dai volontari del wwf e delle associazioni ambientaliste riescono a sopravvivere o a riacquistare la capacità di tornare a volare.
Dettaglio non insignificante: non si è MAI trovato un responsabile dell’uccisione di tali splendidi animali protetti. MAI!!! e nonostante i dati dei recuperi di fauna protetta ferita da arma da fuoco, nella sola Provincia di Napoli, siano ormai centinaia…NESSUN RESPONSABILE è MAI STATO INDIVIDUATO!!!é facile sparare da lontano e poi andare via…
e nemmeno NESSUN CACCIATORE “onesto” ha MAI visto NIENTE o saputo di “colleghi” che hanno in tal modo “infangato la categoria”???
Tutto ciò non può che farci riflettere!!!
La cosa più assurda è che mentre i volontari del WWF Penisola Sorrentina continuano, su segnalazione dei cittadini, a recuperare le diverse vittime della caccia illegale (smistate tramite il Corpo Forestale all’ASL1 di Napoli – unico centro attualmente abilitato a recuperare Fauna Selvatica in Campania…mentre ingenti risorse continuano a venire utilizzate per discutibili ripopolamenti) anche quando la caccia è CHIUSA SULLA CARTA non lo è, invece, il prelievo venatorio illegale!!!In un territorio come la Penisola Sorrentina con decine di comuni e 80.000 abitanti, comprendente un Parco Regionale, un’ Area Marina Protetta, aree SIC e ZPS, sapete quante persone hanno in organico la locale stazione del CORPO FORESTALE dello STATO (gli unici sensibili assieme alla Polizia Provinciale alla repressione dei reati venatori)???
RISPOSTA: 6 validi agenti scelti!!!
Per tutto l’anno siamo stati inerti testimoni di chi, noncurante delle regole, ha continuato a sparare a TUTTO…anche il martedì e il venerdì (giorni di silenzio venatorio) e anche nei vetri delle case dei poveri cittadini indifesi.
Una domenica di gennaio eravamo su di una collina a piantare giovani alberelli ma, invece di essere immersi nelle sonorità della Natura, ci siamo trovati letteralmente circondati da “batterie di fuoco” di cacciatori accorsi numerosi e in branco (almeno una dozzina) per poter acchiappare i timorosi fagiani, reintrodotti qualche ora prima proprio dagli stessi cacciatori. Peccato che nel tiro incrociato delle doppiette siano rimasti vittime, e da noi recuperati, anche un esemplare protetto di Gheppio e uno stupendo Falco Pellegrino.
Tutto ciò è estremamente vergognoso, umiliante e anacronistico.
Ci consola solo il fatto (a dimostrazione che non si può fare di tutta l’erba un fascio) che con noi (volontari di un’ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA) era presente proprio un CACCIATORE che a differenza dei suoi “colleghi”, invece di partecipare all’operazione “fuoco incrociato”, aveva deciso di darci un contributo, amichevole e fattivo, per zappare, preparare le buche e piantumare decine e decine di piccole querce, biancospini, olivastri, pini, lentischi, mirti, ornielli, e quant’altro…per lasciare ombra e teneri germogli in eredità alle generazioni future!!!
Abbiamo chiesto a tale cacciatore cosa ne pensasse del BLITZ al Senato…ci ha risposto: UNA BOIATA!!!
Claudio d’Esposito
WWF Penisola Sorrentina
Ciao Claudio, grazie per la tua testimonianza.
Bravo Signor D’esposito a proposito come va dopo il pugno in faccia preso dal pescatore di frodo a settembre??Sono perfettamente in linea con Lei riguardo il bracconaggio e sopratutto quando questo e fatto DELIBARATAMENTE!!!Queste sono azioni che devono e sono da CONDANNARE immediatamente!!Ma mettiamo che confondessi uno storno con un tordo oppure una tortora bianca con quella africana LEI esponente de WWF cosa farebbe??Rispondo subito:mi sequestrerebbe tutto!!!!!E lo farebbe anche con quelle persone come quel CACCIATORE che Lei ha menzionato con la C maiuscola!Poi mi chiedo come mai nella “sparatoria a fuoco incrociato”avete recuperato un Falco e un Gheppio!MA COME MAI STI BENEDETTI FALCHI FERITI LI TROVATE SOLO VOI?????COME MAI IO IN 23 ANNI di licenza e in 37 anni (seguivo mio padre da piccolo )nonostante abbiamo avuto sempre cani ben addestrati non ne troviamo mai UNO?????Possibile che dei cacciatori impegnati in una battuta ai “timorosi” fagiani sparino ai falchi????E possibile che Lei e tutti gli amici cacciatori e non avete smesso di “zappare”(dovreste farlo piu’ spesso)siete andati li e avete trovato due,ben due falchi feriti e io non trovo mai niente nonostante mi porti con me il mio cane da caccia che sente pure un moscerino a 50 metri????Signor D’Esposito se la vuole raccontare ai suoi amici animal-ambientalisti va bene,ma per piacere la smetta di offendere l’intelligenza degli italiani!!Concordo con Lei per quanto riguarda di episodi di bracconaggio durante il periodo di caccia chiusa,c’è sempre qualche figlio di……Le ricordo che Lei menziona un parco regionale nella penisola sorrentina se si riferisce a quello dei monti Lattari la Sentenza del Consiglio di Stato n 3291/2008 – n 4809/07 Reg.Ric. ha annullato il Parco quindi dal 2008 nei monti Lattari si puo’ cacciare LIBERAMENTE!!!Mi fa piacere solo una cosa,che state cominciando a rompere le scatole anche ai pescatori,continuate cosi……..noi cacciatori abbiamo proprio bisogno di “alleati”,appoggio che ci è sempre venuto a mancare dal mondo della pesca ,visto che è piu’di un ventennio che ci perseguitate,cominciate anche con loro e vedete che bella (usando un termine appropriato)ZAPPA sui piedi che vi buttate!!!
Cordiali saluti e non me ne voglia!!!
…ma sì, ammettiamolo, quella poiana, quei tre poveri uccelli rapaci non sono stati colpiti dai pallini di qualche cacciatore bensì dall’inquinamento, o magari da qualche abuso edilizio 😉
Non voglio dire questo,cacciastop,ma ci giro anch’io per i boschi e anche con il cane ma è possibile che questi rapaci impallinati li trovate solo voi?? Mi è capiato di trovare un tordo ferito,o un merlo,una beccaccia che me l’ha riportata il cane ma rapaci mai!!Aironi,gru,o altre specie protette Mai!!Se poi siete piu’bravi del mio cane……..vi assumo!!!!!
Caro Vincenzo, direi che è una questione di statistica e di probabilità: neppure a me è capitato che mi ricordi e ti assicuro che la natura la frequento, in tutte le stagioni. Ciò non toglie che ai centri per il recupero di animali selvatici (che pure frequento) arrivino in continuazione uccelli ed altri animali protetti feriti da armi da fuoco (e anche qualcun altro ferito e malato per altre cause, ok) per il semplice fatto che su 60 milioni di persone che vivono in questo paese a qualche altro è capitato. Per lo stesso motivo io non ho mai vinto la lotteria (neppure tu prevedo).
A tal proposito, c’è una cosa che – da biologo – ho sempre avuto difficoltà a capire: se le specie cacciabili sono svariate… come è possibile che un essere umano colpisca solo esemplari di queste specie? I predatori, e sono ben più specializzati, quando cacciano si formano una “immagine di ricerca” e se vedono animali che non coincidono con quell’immagine li lasciano perdere: sarebbero impossibile da gestire per il cervello troppe immagini di ricerca diverse…
Ebbene, come fa un povero cacciatore ad essere più bravo di un’aquila? A vedere un movimento, capire all’istante di che specie è, ricordarsi se è una delle decine di specie cacciabili, se lo è sparare mentre se non lo è NON sparare…? Temo che, in gran parte dei casi, la risposta sia solo una: spara comunque, poi vede. Anche per questo riterrei più sensato che le specie cacciabili fosserosolo 2-4, nettamente riconoscibili, come avviene, ad esempio, in Belgio.
Hai proprio un coraggio e una faccia tosta senza confini a dire che i cacciatori sarebbero perseguitati!!!
Sono loro che perseguitano gli animali!!! li lasciano senza pace, vanno nel loro ambiente, nel loro habitat per amamzzarli, li rincorrono o li fanno rincorrere, si appostano x ammazzarli, li attirano con richiami, li sfiniscono ecc ecc!!!Siete voi che perseguitate gli animali!!!e perseguitate anche le persone che vorrebbero vivere in santa pace o frequentare i boschi e la natura in santa pace e in modo civile e pacifico e rispettoso, senza uccidere nessuno!!! Quello che dite è fuori dal mondo e siete fuori dal mondo voi!!! Siete fuori dalla realtà, per voi è normale uccidere senza nessunissimo motivo e ce l’avete con chi è contro l’uccidere!!! (…) non sapete stare senza uccidere!!!addirittura ce l’avete con wwf che è un’associazione assai moderata e tollerante verso la caccia! Un mondo senza caccia sarebbe infinitamente migliore!!
Forse Cacciastop non tieni in considerazione il fatto che se la pressione venatoria la porti a 2-4specie vietando di fatto le altre vai incontro a un vero e proprio sterminio!!Per esempio:sicuramente se aggiungi nella lista delle specie cacciabili lo storno,riduci di fatto la pressione venatoria ai tordi o ai fagiani oppure alle allodole!In Belgio che magari è grande quanto la Toscana e L’Emilia messe insieme con un numero ridottissimo di cacciatori,questo discorso puo’andare anche bene ma ho i miei seri dubbi in Italia o in Francia visto l’alto numero di cacciatori.Per quanto riguarda il riconoscimento delle specie cacciabili,si riconoscono dal volo e anche dai versi che fanno mentre sono in volo,il fringuello vola e canta in una determinata maniera,cosi il tordo con il suo classico Zip!o lo storno con il suo verso!Si puo’ anche sbagliare(chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra,ma non puoi confondere una poiana con un merlo!!),E poi ci sono i territori dove si caccia prevalentemente,se per esempio so che nelle vicinanze di quell’oliveta tra lo sporco dei rovi ci posso trovare tordi o al massimo qualche merlo,per il 99.9%ce li trovo non è che mi scappano via le gru o le beccacce!!!Poi la legge per ovviare a tutto ciò prevede che per almeno il primo anno di porto d’armi il cacciatore deve essere obbligatoriamente accompagnato da un’altro con almeno tre anni di esperienza!Concludo dicendoti che nel dubbio non si tira mai il grilletto,MAI!!!!
Caro Vincenzo,
ero stato necessariamente sintetico: l’ipotesi delle sole 4 specie cacciabili dovrebbe necessariamente sposarsi con la riduzione dell’estensione degli ambiti di caccia in modo da rendere realmente monitorabili le popolazioni animali e controllabile l’azione dei cacciatori stabilmente iscritti in quell’ambito.
Vincenzo, TU nel dubbio non tiri mai il grilletto, ma – ammettilo – sei ben diverso dalla maggioranza dei cacciatori.
Anche qui ti sbagli Cacciastop,se fosse come dici tu cioè la maggioranza dei cacciatori….diciamo 500.000??…600.000??sparasse un solo colpo dico uno ad una specie protetta,durante tutto l’arco della stagione venatoria(come mi piace questo termine)vi torvereste letteralmente “invasi”di selvatici nei centri di recupero della fauna!!!Fareste scoppiare la terza bomba atomica,credimi!!!Non conosco i dati dei vostri centri in tutta Italia se li conosci pubblicali per piacere,però mi raccomando “solo quelli con ferita d’arma da fuoco”non quelli finiti sotto le auto oppure incagliati nei fili elettrici o nelle pale eoliche,vedrai che in percentuale sono meno dello 0.2%della”brava gente”!!!
Ciao
Mi fa rabbia leggere queste assurdità, dopo aver raccolto centinaia di animali di tutte le specie, dai rapaci agli aironi, dai gruccioni alle Cicogne, ai Cigni, ai fenicotteri, (di tutto!) con le ossa spaccate (l’ultimo e’ stato il cormorano della foto), o con le larve della mosca che li divorano vivi.
Cosa dovrei fare, mostrare tutte le foto del massacro, i verbali di consegna ai vari CRAS da 23 anni a questa parte, documentare le corse in auto per cercare di salvare un Pellegrino o una Poiana, un Gheppio o un’Aquila Minore imbottiti di pallini?
Vuole i dati? Eccoli.
“Il bracconaggio ha un notevole impatto sugli uccelli rapaci, in particolar modo sulle specie di abitudini diurne, per le quali la percentuale di abbattimenti da arma da fuoco rispetto alle altre cause di ricovero è sempre superiore al 50%;”
( V. Penteriani , 1991 -“Impatto del bracconaggio sull’avifauna protetta”- atti del I° Seminario nazionale Centri Recupero Avifauna- WWF, Serie Atti e Studi n. 9 – Cogecstre Edizioni.
I risultati si basavano sui dati forniti da 25 Centri di Recupero relativamente agli anni 1985-88.
E ancora: ”L’andamento mensile dei ricoveri per arma da fuoco è in stretta correlazione con i periodi in cui si pratica l’attività venatoria, dimostrando così l’inequivocabile legame esistente tra caccia e bracconaggio: durante i mesi in cui è permessa la caccia il numero di rapaci impallinati portati ai centri, diviene cinque volte maggiore di quello rilevato nella restante parte dell’anno.” (V.Penteriani, op. cit.).
Il dato viene confermato anche successivamente.
Dai dati relativi ai ricoveri del biennio ’93-94 risulta che: ”Dalla valutazione degli andamenti mensili risulta che la percentuale dei ricoveri di rapaci ad attività diurna è imputabile nel 50% dei casi a ferite da arma da fuoco ed esiste un sostanziale aumento delle ammissioni nei mesi di apertura dell’attività venatoria”. (L.Botteghi; 1997- “Analisi dei Centri Recupero Animali Selvatici Italiani (CRAS) – – Atti del II° Seminario Nazionale sui Centri Recupero Animali Selvatici. WWF .Serie Atti e Studi n.11. Cogecstre Ediz.
“I rapaci diurni hanno evidenziato significativi problemi durante i periodi di apertura della caccia,….
Approfondendo l’analisi dei dati sulle 3 specie di rapaci diurni più comuni appare evidente che i mesi di ottobre e novembre siano i mesi più rischiosi (49% sul totale degli arrivi). Particolarmente danneggiato risulta essere lo sparviere, riconosciuto negli ambienti venatori come specie dannosa, con il 100% degli arrivi in epoca venatoria e la Poiana con l’80,7% nello stesso periodo”.
(A.Di Piero; M.Mastrorilli;C.Pavesi; M.Sangiovanni, 1998- Analisi e considerazioni sui rapaci recuperati dal WWF di Crema negli anni 1996 e 1997. In: Pianura- Scienze e storia dell’ambiente padano. N.10 p.19-26.
“Per i rapaci diurni considerevoli ritrovamenti si hanno nei mesi della stagione venatoria, con soggetti feriti da arma da fuoco che vanno a costituire la causa primaria dei ricoveri”.
M. Mastrorilli, -“Rapaci pervenuti alla sede LIPU di Bergamo, dal 1990 al 1996, con particolare riguardo al periodo ed alle cause di ritrovamento”- Picus 25 (1999): 35-39.
“L’andamento mensile evidenzia due apici: luglio( motivato dal massiccio arrivo di nidiacei di Strigiformes) e ottobre, in concomitanza con l’apertura della stagione venatoria. Questa causa di ricovero è resa evidente, oltre che dall’osservazione diretta e bibliografica, anche esaminando il trend dei rapaci diurni non nidiacei che arrivano nel corso dei mesi:in ottobre e novembre arriva una quantità più che doppia rispetto alla media generale”.
M. Dinetti; A. Arus; U .Faralli; M. Lambertini; L. Palestra; G. Tallone- Centro recupero rapaci LIPU: Attività 1975-1992. In: Pandolfi M. E U.F.Foschi (red.),1995 – Atti del VII Convegno Nazionale di Ornitologia. Suppl.Ric.Biol. Selvaggina, XXII: 1-787.
Da un’indagine sui Centri Recupero Rapaci in Italia a cura di M.Cerasoli e V. Penteriani (S.R.O.P.U. (red.),1991 -Atti del V Convegno di Ornitologia –-Suppl.Ric. Biol. Selvaggina,XVII: 1-552) , tra le cause di ricovero risultano le seguenti percentuali per quanto riguarda le armi da fuoco: Poiana 76%, Falco di Palude (76%), Gheppio (67%), Pecchiaiolo (73%) . Gli stesi autori concludono: “Il numero di ricoveri per arma da fuoco aumenta sensibilmente a partire dal mese di settembre, mostrando un rapido innalzamento nel mese di ottobre”.
Secondo il Direttore del CRAS di Cosenza, Mauro Tripepi, la media degli uccelli ricoverati per arma da fuoco e’ del 65%. Il Centro opera dal lontano 1987 ed ogni anno, come del resto accade in tutta Italia, l’impennata dei ricoveri, soprattutto a danno dei rapaci, si verifica in coincidenza con la stagione di caccia.
In conclusione: “Se è vero che non tutti i cacciatori sono bracconieri, è altrettanto vero che oltre l’85% dei reati di bracconaggio viene commesso da persone dotate di licenza di caccia”.
(A.Gariboldi; A.Andreotti;G.Bogliani, 2004- La conservazione degli uccelli in Italia . A.Perdisa Editore)
Saluti.
Pino Paolillo
Quel’è l’assurdità che ho scritto Sign.Paolillo?Mi sta per caso dicendo che i rapaci feriti o morti durante una stagione venatoria sono 5/600 mila?Pari ad un solo colpo RIPETO un solo colpo dell’85% dei cacciatori con regolare licenza??Visto che è così bravo in matematica….(25 allodole..x 800 mila..x 3 giorni di caccia a settimana….x 5 mesi…) se a Lei fa rabbia a me e a noi cacciatori fanno rabbia le vostre calunnie!!!!”!!
ma quali calunnie, noi non diciamo bugie e falsità!!!se diciamo che un cacciatore, o i cacciatori ha/hanno fato certe cose, è perchè purtroppo è tristemente e drammaticamente vero!!!
ma poi non c’è mica bisogno di inventarsi (o di ingigantire) azioni illegali per parlare male dei cacciatori…è sufficiente parlare delle nefandezze e delle atrocità che questi signori fano legalmente agli animali!!!
Ma Vincenzo, che dice?
Prima di rispondere, cerchi almeno di capire quello che scrivo.
Mi può dire quando e dove ho sostenuto che i rapaci abbattuti ogni anno sono 5 o 600.000???
Ma se neanche ci sono in tutta Italia! Sarebbe come sterminare dodici volte tutta la popolazione di rapaci diurni , all’incirca 50.000, in gran parte Gheppi e Poiane, che svernano nel nostro paese ( vedi “Ornitologia Italiana” vol. 1, di Brichetti e Fracasso, Perdisa Editore).
Non potendo replicare alla mole di dati scientifici pubblicati che ho citato, si inventa cose che non ho detto e propone ipotesi cervellotiche. Il suo “meno dello 0,2% “ corrisponde allo 0 o allo 0,1? Mi può citare la fonte di tanta farmaceutica precisione?
Anche perché, sostenere, come hanno fatto gli studiosi che ho citato (ricercatori e docenti universitari), che: “ oltre l’85% dei reati di bracconaggio viene commesso da persone dotate di licenza di caccia”, non vuol dire che l’85% dei cacciatori sono bracconieri!!
Vuol dire che su 100 casi di bracconaggio (caccia su specie o in zone protette, o in periodi di divieto, o con mezzi o con modalità non consentiti- vedi richiami vietati, posta alla beccaccia, ecc.) 85 sono stati compiuti da gente che è in possesso di una licenza di caccia. Spero di essere stato più chiaro.
So benissimo che oggi non tutti i cacciatori sparano alle specie protette, ma queste ultime vengono prese a fucilate da chi va a caccia, non certamente da marziani o da giocatori di bocce. Basta guardare l’impennata dei ricoveri in corrispondenza della stagione venatoria.
Faccio un esempio: l’ultimo esemplare di specie protetta abbattuto che mi è capitato per le mani, appena un mese fa, è stato un Cormorano. Mi hanno chiamato i Carabinieri per il riconoscimento “ufficiale”, dopo che alcune Guardie Eco-Zoofile di Lamezia Terme avevano fermato un’auto con dei cacciatori, per un normale controllo. Ebbene, se non ci fosse stato quel controllo, del tutto casuale, del Cormorano non avremmo mai saputo nulla e i signori sarebbero tornati a casa da bravi cacciatori osservanti della legge .E di questi casi ne potrei citare a bizzeffe.
Ma davvero vuol far credere che i cacciatori sono tutti scrupolosi osservanti della legge? E se anche, per assurdo, fosse vero (ma lei sa benissimo che non è affatto così), ho già detto e dimostrato che la caccia così come è permessa in Italia non è altro che un massacro legalizzato. Si vada a leggere altri miei interventi su questo blog, perché, anche se è vero che repetita iuvant, è altrettanto vero che non c’è peggior sordo…
Quando siete tra di voi, vi vantate delle vostre imprese, salvo poi fare i Francescani quando siete messi di fronte alle vostre responsabilità . A sentirvi o a leggervi nei dibattiti, a momenti, più che cacciatori, sembrate degli Hare Krishna. “Chi io?, Ma quando mai, vado solo a passeggiare in campagna o nei boschi per meditare. Gli uccelli, la lepre, il capriolo? Il fucile?, Così, giusto un tiro se capita . “ Noi “preleviamo solo il reddito”, come se il calibro 12 fosse la tessera del bancomat, la natura la vostra banca popolare e altri esseri viventi mazzi di banconote.
Ma la natura non è vostra, gli animali sono fatti di sangue e nervi come lei e più che un prelievo, è un furto.
E’ evidente che noi, come se fosse la punta di un iceberg, conosciamo solo il numero degli animali che vengono ricoverati nei Centri di Recupero, ma sarebbe davvero riduttivo immaginare che tutti gli animali protetti sparati vengono poi recuperati, mentre è del tutto legittimo pensare che della gran parte non si saprà mai nulla, tranne quando qualche blitz delle forze dell’ordine fa venire alla luce intere collezioni di uccelli protetti (specialmente rapaci) custoditi come “trofei” . In qualità di CTU di tribunale ne ho viste parecchie e le posso assicurare che c’era di tutto ed è tutto documentato con foto e perizie giurate. E una sola “raccolta” di circa duecento tra Falchi pellegrini, Lanari, Gheppi, Poiane, Bianconi, Albanelle, Falchi Cuculi ecc. ecc. ecc. tutti imbalsamati , dal punto di vista ecologico, non sono la stessa cosa di duecento tordi o allodole.
Visto che frequenta il mondo della caccia da quand’era bambino (ma sono certo che lei non ha mai sparato prima dell’età consentita) se lo ricorda quando i rapaci venivano massacrati legalmente come “ nocivi”? La legge che ha eliminato il termine , la 968/77 è entrata in vigore nel 1978, non nell’ottocento!
Quando i Comitati Provinciali davano cinquecento lire per la testa di un falco?
Quando le Lontre, oggi ridotte al lumicino, venivano inchiodate sul fondo con un forcone o stanate e fucilate? Quando i Grifoni venivano sterminati in Sicilia con le pecore morte imbottite di stricnina? Quando le tane di carnivori venivano gassificate con intere cucciolate dentro?
Quando il Comitato Provinciale di Reggio Calabria concesse 12.000 permessi per sparare ai Pecchiaioli a maggio in quanto “nocivi per le gemme di castagno”??? E le cacce primaverili a mare? Ah, dolci ricordi di “plotoni armati fino ai denti” (L.Ugolini, “Saper cacciare”, pag.119) schierati sul fronte di sbarco di Tortore e Quaglie, fulminate sulla spiaggia dopo aver traversato mari e deserti.
Nel solo anno 1953, giusto per fare uno degli innumerevoli esempi, furono sterminati più di 55.000 “predatori”. Non solo rapaci, ma mustelidi, volpi ecc..
Dimenticavo: l’ultimo dato l’ho ricavato dalla “Storia dell’Associazionismo Venatorio” (Ediz. Greentime- Pag.164), sulla base di quanto riportato da “Selvaggina e Caccia” del 1955.
Li denunci per calunnia.
Pino Paolillo
spett. sig. Vincenzo
la ringrazio per il fatto che si preoccupa del mio stato di salute… dopo l’aggressione subita ho avuto qualche problema fisico… ma tutto passa… soprattutto lo scoramento e l’indignazione per tali atti brutali e violenti!!!
La vicenda continuerà nelle aule penali dove si dovranno chiarire i fatti. Mi spiace notare come, ancora una volta, di fronte a fatti ed episodi narrati, la reazione possa essere di “attacco” e “scontro”… fino ad arrivare ad auspicare “alleanze” con “il mondo dei pescatori” da cui proviene proprio l’aggressore dello spiacevole episodio da lei tirato in ballo… e mi sorge il ragionavole sospetto che il suo interessamento sul mio stato di salute non sia casuale!!!
Ma mi preme rispondere brevemente alle sue domande.
Mi chiede cosa succederebbe se un cacciatore durante un controllo fosse trovato in possesso di selvaggina non cacciabile? Bene se ha una licenza da 23 anni dovrebbe saperlo!!!
Quello che invece non sa è che realmente ogni anno (soprattutto in primavera e in autunno) i volontari della nostra associazione rinvengono decine di animali feriti da arma da fuoco… e questo è un “male della caccia”… a parte le enormi quantità di PIOMBO sparse nelle campagne e le “allegre-colorate” “antiestetiche ed inquinanti” cartucce che hanno coperto alcuni sentieri percorsi da cacciatori, e ci faranno compagnia per tutto l’anno.
La Caccia ora è ufficialmente chiusa (non si sa quando la Camera si pronuncerà sulla legge approvata al Senato) e si tornerà a parlare di essa non prima di settembre (si spera!!!) ma c’è chi “bracconeggia” incurante delle regole.
Caro sig. Vincenzo personalmente nella mia vita ho trovato solo 5 grossi rapaci morti al suolo… ma la nostra associazione copre diversi comuni, con centinaia di iscritti e numerosi cittadini che quotidianamente si rivolgono a noi. Le faccio un semplice esempio: quante persone colpite da appendicite ha incontrato sulla sua strada? Forse nessuna o magari poche, ma se si reca all’Ospedale e fa la stessa domanda di sicurò scoprirà che ce ne sono diverse.
NUMEROSISSIMI animali selvatici trovati feriti o in difficoltà sono, per anni, stati recapitati al WWF, da volontari, turisti e cittadini, anche da parte di istituzioni e Forze dell’Ordine solo perchè in Penisola Sorrentina siamo per anni stati i soli ed unici ad offrire GRATUITAMENTE un servizio di RECUPERO FAUNA SELVATICA. Secondo lei un cittadino che rinviene un rapace sparato a chi lo consegna? al WWF o al circolo CACCIATORI?? Converrà con me che abbiamo MOLTE più probabilità di “incappare” in tali casi.
Di ogni animale recuperato viene compilata apposita scheda …quindi se Lei volesse approfondire potrà, recandosi presso i Centri di Recupero Fauna Selvatica, scoprire quanti e quali animali sono stati recuperati, la specie, il sesso, il giorno e il luogo, oltre ai dati del rinvenitore, le foto, la diagnosi, l’esito, ecc… Insomma tutto DOCUMENTATO…(tranne il colpevole) e non penso che tutto ciò offenda gli italiani dotati di intelligenza. Sono certo che ciò non potrà offendere neanche Lei sig.Vincenzo!!!
Sul Monte S.Costanzo, dove piantavamo gli alberelli, il sottoscritto c’era, assieme a numerosi volontari ed è per questo che ho potuto documentare i fatti. Non so lei dove fosse o se stesse sparando ai “timorosi” fagiani… era il 13 di Gennaio!!!
Il bracconaggio è una pratica anacronistica e sono convinto che prima o poi sparirà, anche perchè l’ambiente naturale sta regredendo e con esso la possibilità di cacciare liberamente come un tempo si faceva…e non per “sport” ma a scopo alimentare.
Mi spiace che Lei “cerchi alleati” per combattere chissà quale “scontro” o “nemico”…forse ce l’ha col WWF? o con gli “ambientalisti” in genere? Guardi che se c’è qualcuno che quotidianamente si batte per salvare il mare, la terra, gli alberi e il cielo e gli uccelli…forse dovrebbe essere contento!!!
Le dò un’ultima notizia: il Parco dei Monti Lattari non è stato “annullato” ed esiste a tuttoggi. Se è vero che c’è stata la Sentenza del Consiglio di Stato che Lei cita , è pur vero che tale sentenza NON HA MESSO IN DISCUSSIONE L’ESISTENZA DEL PARCO, ma ha imposto alla regione Campania di risolvere il problema del prelievo venatorio nell’ambito A.T.C. e del Piano di Caccia Regionale. Cmq. quando ho citato il Parco Regionale, di cui auspichiamo maggiori controlli, il mio intento era di sottolineare non già le regole che disciplinano il prelievo venatorio, ma la straordinarietà di un ecosistema divenuto Area Protetta e posto proprio sulle rotte strategiche per il passaggio degli uccelli migratori.
Caro sig.Vincenzo se un onesto cacciatore si confonde tra uno storno e un tordo può succedere… Ma non può succedere che si continui a sparare (badi bene “SPARARE”…. con fucile, polvere da sparo e pallini!!!) a sparvieri (rinvenuti 3 in 2 mesi), gheppi, poiane, pecchiaioli, pellegrini, barbagianni, ecc…
E si va dai semplici cacciatori che violano la legge ai bracconieri specialisti, che operano per interessi economici. Se così non fosse mi spiega che ci facevano oltre 700 uccelli (numerosi protetti dalla legge) catturati, uccisi o accecati e prigionieri a casa di un cacciatore???
Le tipologie di violazione riscontrate nella nostra penisola sono tante: dalla caccia in periodi di chiusura della stagione o nei giorni di silenzio venatorio alla caccia nei pressi di abitazioni e strade a quella con mezzi non consentiti e a specie protette.
Tra i mezzi più utilizzati per praticare il bracconaggio si pongono ancora al primo posto i richiami acustici elettromagnetici (ormai accettati come cosa normale da numerosi cacciatori) e, mentre non sembrano in diminuzione le famigerate reti da posta, purtroppo abbiamo constatato un enorme aumento dei terribili archetti forse anche per la loro semplicità di utilizzo ed il basso costo.
Tra le diverse segnalazioni che giungono alla segreteria del WWF Penisola Sorrentina molte sono per denunciare gli spari delle doppiette fin dentro le finestre delle abitazioni, altre per i fastidiosi richiami amplificati durante la notte, altre ancora per segnalarci il rinvenimento di animali feriti…. e non si offenderà se sono proprio i cittadini a denunciare tutto ciò???
E se tali cittadini cominciano ora a “non tollerare” neanche “ami e fucili a fiocina”, in cui incappano mentre praticano il “seawatching” sotto costa o sulla spiaggia…allora.. se ne faccia una ragione!!!
cordiali SALUTI
Claudio d’Esposito
Dott.D’Esposito devo inevitabilmente scusarmi con Lei circa l’accaduto con il pescatore di frodo a settembre,ero mal informato,avevo capito che si trattasse di una semplice “scaramuccia”…mi sono da poco documentato e per come sono andate le cose chiedo venia,il mio augurio è che il bracco- pescatore venga sanzionato pesantemente!!Le alleanze che auspico,con il mondo “sano”della pesca e con il mondo “sano” della caccia non sono dovute ad episodi di bracconaggio,Il quale mi trova completamente d’accordo con Lei,bensi,a tutti i divieti e sottrazioni di territorio e di mare che ci avete “imposto”negli ultimi 20/25 anni!!Diversi parchi oasi e punti strategici che avete SOTTRATTO E SCIPPATO ai cacciatori e pescatori con “blitz”e “colpi di mano”dei vostri amici verdi (per fortuna non sono piu’ in parlamento)creando veri e propri carrozzoni mangiasoldi e posti per POLITICI TROMBATI a spese di tutta la collettività dove ci sono vere e proprie discariche di “monnezza”,auto vecchie,lavatrici,ABUSI EDILIZI DI OGNI GENERE,dove tutto è concesso TRANNE LA CACCIA e Lei mi viene a parlare (cosa che condanno anch’io)delle “allegre-colorate” “antiestetiche ed inquinanti” cartucce??Mi dica per piacere nella sola provincia di Napoli e Salerno quanto territorio libero è rimasto all’attività venatoria?? lo sa Il parco nazionale del cilento,è il piu’ grande d’europa???E’ normale che poi ci sono assembramenti di cacciatori nei pochi posti rimasti liberi all’attività venatoria!!!Deve sapere che tanti cacciatori nel salernitano devono “elemosinare”un posto in qualche Atc in basilicata x fare 300 km al giorno per poter cacciare un tordo!!Lo sapeva che l’84%del territorio della provincia di Salerno è interdetto alla caccia?Si chiede come mai il Consiglio di Stato ha emesso quel tipo di sentenza?Lo sa che la legge prevede che il territorio agro-silvo pastorale da proteggere va dal 20 al 30% e la Regione Campania ha superato il 60/70%?Si rende conto del magna magna che c’è dietro la gestione di questi parchi??Riguardo al “dannosissimo e pericolosissimo” PIOMBO Le posso garantire da proprietario di terreno e da cacciatore che mio nonno ( si cacciava dalla terza di domenica Agosto a fine maggio) mio padre (idem fino al 1968/69) poi dalla (terza domenica di agosto al 31/03) ed io che ho iniziato da agosto a marzo(e non tre volte a settimana,bensì tutti i giorni) e finito con la legge attuale e altri cacciatori che venivano (e vengono)nei nostri terreni che ho sempre mangiato e mangio i prodotti coltivati nelle nostre terre,e le garantisco che mio nonno è deceduto a 92 anni,mia nonna a 94, che oggi mio padre ha 73 anni mia madre 70 e stiamo tutti bene….e questa storia del saturnismo per usare un vostro termine mi sembra proprio una BOIATA!!
Per quanto riguarda i 5 falchi morti da Lei ritrovati,siamo sicuri che erano tutti morti per arma da fuoco?Le do perfettamente ragione che i cittadini si rivolgono a voi quando trovano qualche volatile ferito o altro quindi le percentuali sono sicuramente a favore vostro,ma ho letto anche di cacciatori che hanno consegnato alla lipu qualche rapace ferito!mi chiede se sono contro il WWF??Se il WWF è IDEOLOGICAMENTE contro la Caccia allora SI,se il WWF è contro il Bracconaggio sarei il primo a tesserarmi!!!Avrebbe sicuramente 800.000 tesserati in piu’il WWF!!! Ma Se scambio il tordo con lo storno e mi becca una vostra guardia che è IDEOLOGICAMENTE CONTRO LA CACCIA,non ammette errori…Rischio denunce penali e sanzioni non indifferenti,come giudicate le vostre guardie che mi si avvicinano con il telemetro e mi sanzionano perchè mi trovo a 147 metri da una abitazione e non a 150??Vorrei vedere Lei se la sanzionassero perchè sta guidando a 83 e non 80 all’ora!!!e poi ci sono dichiarazioni anticaccia inconfutabili dei vostri esponenti,quindi Lei dovrebbe essere il mio alleato?Crede che noi cacciatori siamo insensibili ai problemi ambiantali?Allora come mai tra i vostri iscritti e fondatori ci sono anche ex cacciatori? E poi non mi venga a dire che nel WWF o altre associazioni ci siano tutti santerelli….
Quando mi menziona quella persona con i 700 volatili per me e per tutti i cacciatori quello è un CRIMINALE,niente a che vedere con la caccia e i cacciatori!!!!
Richiami elettromegnetici:(opinione personale):non li uso solo perchè sono vietati per legge,danno fastidio e perchè credo che l’elettronica non debba avere nulla a che fare con la caccia ma le posso garantire che fanno molto meno “danni”dei richiami “vivi”Perchè e (le faccio un esempio)se una allodola nel sentirlo viene attirata la “prima volta”la seconda,la terza e la quarta volta capito il trucco non ci si avvicina piu’!!con il richiamo vivo ci “casca”sempre!!Lei conclude che i cittadini della penisola sorrentina che denunciano gli spari delle doppiette fin dentro alle finestre,hanno perfettamente ragione, ma vorrei chiederle chi negli ultimi 30 anni si è costruito la casa in quelle zone con regolare licenza edilizia!!ABUSIVI DETURPATORI DI TERRITORIO CHE ADESSO SI RIVOLTANO CONTRO I CACCIATORI E QUANDO COSTRUIVANO “ABUSIVAMENTE” SI FACEVANO(per modo di dire) SPARARE ANCHE NELLE FINESTRE!!!TUTTI BRAVI,GENTILI E SORRIDENTI,poi finito l’ABUSO magari di “necessità” perchè non avevano un buco dove andare a vivere si sono rivolti “infastiditi”a voi!E non mi dica che quello che le sto dicendo non è vero!!!
Cordiali saluti
P.s:non ricordo se ero a caccia il 13/01(ho riconsegnato il tesserino) ma non ero sicuramente sul Monte San Costanzo che nemmeno conosco,ma mi riprometto di visitarlo!!
si può essere anche a favore della caccia (per quanto per la mia sensibilità la cosa mi possa sembrare assurda) ma dubitare del fatto che i rapaci vengano impallinati è da fantascienza.
qui una foto fatta da me ai raggi X di una poiana, non è intera ed io conto almeno 13 pallini.
Ma forse l’avrà sparata un iscritto alla LIPU o al WWF.
Ma chi mette in dubbio che i rapaci non vengono impallinati?forse non ha capito che questi Signori che definisco CRIMINALI danneggiano l’immagine della maggiorparte dei cacciatori che cacciano rispettando le regole!!!
Come si chiama una persona per chi uccidere è un divertimento? ………………. ! Bravo, la risposta giusta.
Ciao Bernard, io la isposta ce l’ho……. E’ proprio l’aggettivo giusto per loro!!
Respinto il blitz di caccia selvaggia!
http://cacciastop.org/2010/04/21/passa-emendamento-modificato/
salve sono un cacciatore il quale e’ stato soggetto di un’abuso da parte delle guardie WWF della provincia di salerno,cmq questo non ha importanza ,volevo solo chiedere come mai in italia ci sono tante restrizioni per quanto riguarda la caccia mentre nei paesi dell’est si fa turismo venatorio per tutto l’anno anche nel periodo riproduttivo della selvaggina come colombacci, beccacce e quaglie. mi piacerebbe che qualche esperto mi risponda. un’ultima cosa ma nei paesi dell’est i volontari del WWF non hanno potere?
grazie