“Ormai sparare a specie protette non interessa più i cacciatori più estremisti. La nuova campagna di Federcaccia spara sulla serenità dei bambini e la loro capacità di vivere in armonia con la natura”.
E’ il commento del WWF alla campagna della Federcaccia. “Crediamo che sia vergognoso il tentativo di Federcaccia di sfruttare l’immagine di un bambino e la sua serenità nella natura per “svecchiare” la caccia. È ormai noto infatti che di anno in anno i cacciatori diminuiscono anche per l’età matura della maggioranza. E dunque oggi Federcaccia non solo chiede a gran voce la licenza di caccia ai sedicenni, ma addirittura sfrutta la foto di un bimbo di non più di 4 anni con tanto di fucile accanto.”
“Per il WWF è incredibile e pericoloso prevedere l’abbassamento dell’età della licenza di caccia quando la caccia è considerata, ovviamente, un’attività pericolosa, motivo per cui è obbligatoria l’assicurazione civile.
Ogni anno sono decine i morti per incidente di caccia, e solo in ultimo all’inizio di luglio un bambino con un fucile da caccia del padre ha ucciso accidentalmente l’amichetto”.
E’ quindi chiaro che la proposta riforma del disegno di legge Orsi in discussione in Senato stia spingendo a un rigurgito di violenza del mondo venatorio più retrivo ed estremista. Un disegno di legge che è anche diseducativo proprio quando prevede la caccia a 16 anni e contro la sicurezza dei cittadini quando liberalizza i periodi di caccia.
Il WWF ha richiesto l’immediato intervento della Commissione bicamerale per l’infanzia e della sua presidente On. Mussolini, per fermare la pubblicità della Federcaccia e intervenire per fermare la proposta di legge Orsi sulla caccia.
Roma, 21 luglio 2009
WWF Italia
Vorrei conoscere l’opinione del prof.Stelvio Sciuto,non so se ha visto la foto della FIDC,a parte la sua ideologia anticaccia,ma parlo,Prof.come pubblicitario,visto che lavora in questo campo.
Quel bimbo sembro io..
quando a fine anni 60 seguivo mio padre, nelle stoppie a caccia di allodole, ore indimenticabili al sole a fischiare a tirare la cordicella meccanica dello specchietto e a tenere il punto di caduta per trovare l’uccello abbattuto, poi la sera a casa tutti insieme con la padellata di allodole con la salvia. Poi mi rivedo a 16 anni per la licenza di caccia con la firma di papà e adesso a 51 con la stessa identica passione e voglia di aria aperta e natura, che faccio di differente da un pescatore? Una grossa nidiata di miei coetanei non ci sono più, stroncati da aids ed eroina, non erano cacciatori purtroppo, la caccia non permette sballi, tiene insieme generazioni diverse, obbliga mantenere la retta via e si deve andare a letto presto, questo voglio dire ai tanti genitori allarmati da quel manifesto, spero che mia figlia mi segua come io ho seguito mio padre.
Che tristezza! “voglia di aria aperta e natura”? Vai a passeggiare.
Ma per piacere…….osserva la natura e rispettala!!
Sono cresciuto in una famiglia di cacciatori. All’età del bambino del manifesto mi conciavo anch’io così (beh, quasi) e andavo dietro a papà ed al nonno, ed erano giornate bellissime, che non dimenticherò mai. Quando ho avuto l’età della ragione ho capito che uccidere animali non faceva per me, mi sono iscritto al WWF, senza che in famiglia nessuno trovasse da ridire, e pur possedendone non ho mai puntato un’arma contro un altro essere vivente, né lo farei (conoscendole, so benissimo quanto siano pericolose). Tuttavia rispetto la caccia, come forma di cultura ed amore per la natura, purché ovviamente condotta nel rispetto delle leggi e delle tradizioni. Sì, cultura, se vi capita leggetevi “Le veglie di Neri”, di Renato Fucini, e capirete (ed è solo un esempio !). Tutti noi (o quasi) mangiamo carne, e non vedo grosse differenze sul modo di procurarcela (anzi, forse alcune tecniche di allevamento e macellazione sono ben più crudeli), possibile che in tutte le cose dobbiamo sempre cercare di imporre agli altri le nostre idiosincrasie ? Se tutti fossero come me la caccia si estinguerebbe in pochi anni, ma perché devo pretendere che lo siano ? Non mi sento né migliore né peggiore di loro. Prima di preoccuparmi del manifesto della Federcaccia, mi preoccuperei di certe trasmissioni in cui i bambini, travestiti da adulti, sono spinti a comportarsi come tali. E di tutta la porcheria che si vede in giro (non solo in tv), che spappola il cervello a tutti, non solo ai bambini.
Sono rimasto profondamente indignato e disgustato da questa foto!E’ veramente orribile riprovevole e squallido usare un bambino oper promuovere la caccia, vale a dire la violenza e la crudeltà verso i più deboli e indifesi.
I cacciatori hanno veramente toccato il fondo.Più in basso non potevano cadere.
E’ davvero riprovevole vergognoso e squallido “educare” un bambino alla violenza, alla crudeltà e alla spietatezza, anzichè al rispetto alla compassione e magari all’amore.
E’ davvero ignobile e orribile mettere un fucile, simbolo di violenza e morte in mano a un bambino.
Vuole dire abituarlo a vedere in modo addirittura positivo la violenza e la morte, e a disprezzare la vita e la sofferenza delle creature non umane.Ma del resto la caccia su cosa si basa?sul disprezzo per gli animali, per la loro vita, per la loro sofferenza, per la loro dignità.
Non c’è limite allo squallore e alla bassezza della caccia e delle vergognose iniziative per mantenerla in vita.I cacciatori hanno proprio toccato il fondo.
Il commento di uno che si firma vergognosamente “w la caccia” non lo leggo, di sicuro resterei profondamente disgustato dalle cose orribili che sono state scritte…
Mi sorpende che tale commento sia stato giudicato “rispettoso dello stile wwf”, ma tant’è…
http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_22/mariolina_iossa_bimbo_con_fucile_pubblicita_choc_0811d2aa-7686-11de-829e-00144f02aabc.shtml
L’immagine per la campagna tesseramento. Critiche da ambientalisti, partiti e Telefono blu
Bimbo con il fucile, pubblicità-choc
Federcaccia sommersa dalle proteste. Il presidente: sono pentito
L’immagine scelta da Federcaccia per la campagna di tesseramento
ROMA—Un bambino piccolo, tra i sette e gli otto anni, in tuta mimetica, seduto su una balla di fieno, guarda verso il cielo, in bocca il fischietto che serve per richiamare gli uccelli e sul terreno, poco distante da lui, un fucile. La foto che Federcaccia ha scelto per la sua campagna di tesseramento 2009 sembra quasi fatta apposta per far arrabbiare tutti assieme gli animalisti, gli ambientalisti, le associazioni a tutela dell’infanzia, la politica tutta di destra e di sinistra. Sembra una boutade estiva più che una provocazione.
E invece non è né l’una né l’altra. L’unico a condividere quella foto è l’ormai famoso deputato del Pdl Franco Orsi, relatore del ddl sulla caccia da oggi all’esame del Senato (gravato da oltre 1.200 emendamenti), che vuole abbassare a 16 anni il limite d’età per praticarla. Solo Orsi, insomma, non ci trova «nulla di strano in quell’immagine », mentre lo stesso presidente di Federcaccia Gianluca Dall’Olio, dopo lo scoppio della «bomba» provocata dalla foto da lui stesso scelta assieme ai suoi collaboratori ricavandola da un grosso archivio europeo online, se potesse tornare indietro farebbe tutt’altra scelta. «Non volevamo sollevare un polverone di questa portata», dice. «Sì capisco, potrebbe essere un boomerang », aggiunge. «E vabbe’, se insiste, è vero, sono un po’ pentito. Sarebbe stato meglio optare per un ragazzo con qualche anno in più—ammette alla fine —. Ma non un vecchio. Perché la nostra campagna ha uno scopo preciso: trasmettere la cultura della caccia alle nuove generazioni, avvicinarle a questo sport, l’età dei cacciatori italiani va dai 65 ai 78 anni. Non va bene così. La caccia rischia di finire se non c’è un ricambio generazionale».
Se questo «sport» si esaurisce per mancanza di adepti non sarà poi un gran male, replicano le associazioni di cui prima, che naturalmente vedono quella foto come fumo negli occhi. «Provocazione»? «Pura follia»? C’è di tutto nelle reazioni. «Federcaccia spara contro la serenità dei bambini e la loro capacità di vivere in armonia con la natura», si ribella Sara Fioravanti del Wwf. L’Enpa chiede il ritiro immediato della campagna, pensa che la foto sia «agghiacciante» e aggiunge: «Gli interessi di una piccola lobby non devono assolutamente giustificare l’incivile strumentalizzazione di un minore. Armare i minorenni, è forse questa l’idea di civiltà di cui intendono farsi promotrici le doppiette?». «Se iniziamo a far vedere i bambini con i fucili o i giovani con il whisky siamo rovinati», continua il presidente di Telefono Blu, Pierre Orsoni.
«Quella foto non fa venire in mente la caccia ma fa passare il messaggio che un bambino può utilizzare legittimamente un’arma da fuoco», si rammarica Elisabetta Scala del Moige (movimento genitori). E ancora: «Quella foto fa pensare alla tragedia dei bambini soldato», dice il presidente di Legambiente Roberto Della Seta (Pd); «È ignobile e vergognosa» la considera il verde Angelo Bonelli, sollecitando l’intervento del garante per l’Infanzia. Anche la politica, sia di qua sia di là, se la prende con Federcaccia. «Un’immagine di pessimo gusto, non capisco a chi possa essere venuta in mente una cosa del genere», chiosa la deputata Gabriella Carlucci, vicepresidente Pdl della commissione bicamerale per l’Infanzia, in perfetto accordo con l’altra vicepresidente della stessa commissione, la senatrice del Pd Anna Serafini: «Mettere un bambino in tuta mimetica vicino a un fucile è un’immagine scioccante. La presidente Alessandra Mussolini è ancora più drastica: «Una cosa grave e molto brutta».
Mariolina Iossa
magari fosse vero che l’età degli sparatori va dai 65 ai 78 anni…sarebbe ottimo…ma temo non sia così…
Ho letto e sono rimasto colpito da questa frase allucinante e aberrante:
spero che mia figlia mi segua come io ho seguito mio padre.
Io spero che tua figlia capisca(sia che ti segua, sia che nont i segua), l’ORRORE, LA MOSTRUOSITA’, L’ATROCITA’, LA DISUMANITA’, L’IGNOBILTA, LA TOTALE CRUDELTA’ DELLA CACCIA!!!SPERO CHE APRA GLI OCCHI, O DA SE’, O GRAZIE AD ALTRE PERSONE!!!
Non scrivo che spero li faccia aprire a te, perchè temo sia una speranza utopistica!!però spero almeno che in futuro ti critichi e ti dia contro e se qualcuno le chiederà di suo padre proverà almeno un pò di imbarazzo e vergogna nel dire che è uno che passa il tempo a fucilare animali senza pietà!
ma come, w la caccia e luigi pb!
1) qualcuno davvero pensa che sparare addosso a delle bestie sia un antidoto alla droga e all’aids? lo curi così il malessere esistenziale? e anche le malattie?? immagino che bastonare il cane, inginocchiare i figli sui ceci e mettere al suo posto la moglie siano altri ingredienti della ricetta per la “retta via”…
2) visto che i metodi di allevamento sono crudeli e ingiusti, invece di tentare di cambiare le cose spariamo anche agli animali liberi?? non fa una piega…
x Giovanni c/incollo:
Giovanni
Il commento di uno che si firma vergognosamente “w la caccia” non lo leggo, di sicuro resterei profondamente disgustato dalle cose orribili che sono state scritte…
Mi sorpende che tale commento sia stato giudicato “rispettoso dello stile wwf”, ma tant’è…
…….TANT’E’CHE PER I TUOI POST PIENI DI INGIURIE E OFFESE CHE IL MODERATORE HA BANNATO I TUOI PRECEDENTI POST…..E ADESSO CI VIENI A FARE la MORALE….DA QUALE PULPITO VIENE LA PREDICA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A PROPOSITO……….W LA CACCIA!!!!!!!!!!!!!!!!!
a te che scrivi queste cose mostruose rispondo:
w quando i cacciatori si sparano tra di loro, w gli incidenti di caccia, w quando i cacciatori restano colpiti dai loro proiettili, w quando restano vittime del loro sadico e disumano passatempo!!
non ti va bene?affari tuoi!!
la vostra perversione mi fà schifo!
La Commissione Europea chiede che lItalia paghi per la caccia agli uccelli protetti autorizzata in Veneto grazie a diverse leggine illegittime del Consiglio regionale.
Il Consiglio Regionale del Veneto imperterrito si appresta ad approvare lennesima legge sulla caccia agli uccelli protetti.
La Commissione Europea ha deciso di richiedere la condanna dellItalia al pagamento delle spese in giudizio per le ripetute violazioni della Direttiva 79/409/CEE (Direttiva Uccelli) commesse dalla Regione del Veneto riguardo la concessione di deroghe per la caccia nei confronti di specie di uccelli protetti (Cf. atto in allegato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dellUnione europea del 4 luglio 2009).
Questa richiesta arriva mentre il Consiglio Regionale del Veneto si accinge ad approvare un progetto di legge sulla caccia in deroga per la stagione venatoria 2009/2010 (allODG del Consiglio del 28/07/2009) che, se approvato, aggraverà ulteriormente la posizione dell’Italia e del Veneto rispetto alle procedure di infrazione riguardanti la caccia in deroga, perché prevede addirittura 11 specie protette (Storno, Fringuello, Prispolone, Pispola, Piviere dorato, Frosone, Gabbiano reale, Cormorano, Tortora dal collare, Verdone e Peppola) da cacciare anziché le 5 dello scorso anno.
A causa di queste leggi fatte per i cacciatori ha commentato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto che autorizzano luccisione di milioni di piccoli uccelli migratori protetti e che consentono in tal modo a certi politicanti di far campagna elettorale e carriera, ora saranno i cittadini a dover pagare le spese in giudizio.
Il Consiglio regionale del Veneto cosa fa per riparare a questo danno nei confronti dei cittadini? Forse si appresta ad abolire la caccia in deroga in Veneto? No, nulla di tutto ciò, anzi rincara la dose andando a votare una legge che prevede di cacciare addirittura 11 specie di uccelli protetti tra i quali anche il Verdone considerato da molti il canarino italiano.
Il duro lavoro di questi anni della LAC del Veneto, fatto di denunce ed esposti, finalmente comincia a raccogliere i primi frutti, non mancheremo di denunciare alla Commissione Europea anche la nuova legge nel caso dovesse essere approvata.
Tutta colpa della folle malata spregevole voglia di uccidere dei cacciatori, tutta colpa della loro malattia che li porta a voler ammazzare animali a fucilate per sfogare la loro voglia di sangue e morte, tutta colpa della loro perversione di ammazzare animali!!vergogna!!!!!mille volte vergogna!!
Vincenzo quello che scrivi è disgustoso ripugnante agghiacciante spregevole disumano..e poi fai prediche e moralismi sull’aborto???ma fammi il piacere!!!tu non sai nemmeno lontanamente cosa sia la morale e il rispetto per la vita!!e hai il coraggio di predicare contro l’aborto!!
Sottolineo che andare a caccia è un comportamento da deboli, da vigliacchi, da persone con seri problemi, da gente che per sentirsi brava, per sentirsi qualcuno ha bisogno di ammazzare un animale indifeso.
La voglia di andare a caccia e uccidere animale è una cosa estremamente malata, oltre che totalmente disumana.
Le squallide campagne che utilizzano bambini e i deliri agghiccianti di chi si firma w la caccia(ovvero w la violenza, w la morte, w lo sterminio di animali, w la brutalità, la spietatezza, il disprezzo per la vita e la sofferenza)
non fano altro che mostrare e evidenziare questa realtà.
I politici del consiglio regionale del Veneto hanno completamente perso il lume della ragione!!!
GIOVANNA D´ARCO E LA LICENZA DI CACCIA
Ha suscitato uno scandalo senza precedenti l’immagine della campagna di tesseramento di Federcaccia 2009, con unanime condanna bipartisan di parte del mondo della cultura e della politica, quelli che ti stroncano senza possibilità di appello perchè non sei ‘politically correct’.
Vi si vede un ragazzino seduto su una balla di paglia, mentre, rivolto verso l’alto, sta “schioccolando”, ovvero sta imitando il verso di immaginari uccelli in transito nel cielo sopra la sua testa. Defilato, un fucile da caccia.
Un’immagine scaricata da un blog europeo, dove nessuno ha avuto nulla da ridire, come nessuno, in Europa, ha da ridire sulla Licenza di Caccia a sedici anni (in Francia si ipotizza, in certi contesti, di abbassarla a quindici) o sulla caccia notturna, o sull’abbattimento tecnico di orsi o di lupi.
Da noi – dove, in materia di caccia, i talebani sarebbero degli scolaretti – si è parlato di bruttura, di incivilità, di nefandezza, di violazione dei diritti dell’infanzia, con toni degni delle peggiori pagine di pedofilia e con una condanna morale il cui messaggio subliminale è evidente: accomunare il mondo della fanciullezza con quello della caccia è roba criminale.
Eh, no. Capisco l’inutilità di lottare contro l’imperante ed ipocrita demagogia, ma a me quell’immagine ha solo fatto tenerezza, perchè mi ha ricordato la mia fanciullezza – la nostra fanciullezza – sulle rive del Fiume o giù per i calanchi di Diolo, con nostro padre, cacciatore, che ci insegnava a leggere, nel volo degli uccelli, la magia delle stagioni, i ritmi della natura ed il rispetto per quello che ci circondava.
E allora, in un mondo dove 250mila ragazzi tra i quindici e i diciotto anni sono costretti a combattere – col Kalashnikov, non con una grama doppietta! – in almeno 35 conflitti locali, non credo di dovermi vergognare io, ma chi, sepolcro imbiancato, non ha di meglio che gridare allo scandalo per un bambino che schioccola, quando le nuove generazioni si divertono con giochetti elettronici in cui guadagni punti accoppando e bruciando vecchiette per strada……ma mi facciano il piacere, direbbe il principe De Curtis!
Mi preoccuperò il giorno che mio figlio mi dicesse che va ad un rave party, non certo se mi chiederà di imparare ad andare a caccia, perchè le persone che lo hanno insegnato a me (mio padre, Francesco Ricci Oddi, Pippo Massari e tanti, tanti altri) erano fior di galantuomini prima ancora che buoni cacciatori.
E questo Paese dovrà, prima o poi, scegliere se l’adeguamento all’Europa lo vuole davvero o solo quando fa comodo: stiamo dando il foglio rosa ai diciassettenni, a cui quindi metteremo in mano dei missili su quattro ruote, ma Dio ci scampi dal far imparare a un loro coetaneo – sotto il controllo diretto di un esperto maggiorenne – a cercar quaglie e ad occuparsi del territorio con spirito di servizio per ripopolamenti, prevenzione, vigilanza e quant’altro, così come succede proprio in tutto il resto del nostro civilizzato continente!
Prima del 1977, intere generazioni di giovani italiani hanno pigliato la Licenza a sedici anni con la firma del papà e sono diventati ottimi cittadini, non criminali: anche perchè, se sei un criminale (anzi, anche solo se c’è il dubbio che tu lo sia), la Licenza te la tolgono. Dov’è allora, tutto questo scandalo? O i ragazzi computerizzati e telefonici di oggi sono meno affidabili dei loro genitori?
Un giovanotto di quarta liceo scientifico, Luca Muhelbauer, svolazza tranquillamente da qualche giorno nei nostri cieli col brevetto di elicotterista.
Bill Gates, nel 1972, a sedici anni, aveva già fondato la Trof-O-Data, precursore della Microsoft e titolare di sistemi operativi di computer di sua elaborazione.
Albert Einstein, a diciassette anni, nel 1896, superava l’esame di ammissione al Politecnico di Zurigo e aveva già in testa, come scriverà più tardi, l’intuizione che lo avrebbe portato alla teoria della relatività, senza dire di Giacomo Leopardi, che, quattordicenne, oltre a parlare latino e greco, aveva già scritto le Dissertazioni filosofiche e le Storie dell’Astronomia.
Da noi la povera Giovanna d’Arco, che nel 1429, a sedici anni, guidava l’armata di Carlo di Francia alla rivincita contro gli Inglesi, attaccando fortezze e cavalcando sui campi di battaglia, avrebbe avuto la presunzione di stupidità e quindi l’incapacità a portare anche solo un fuciletto buono per gli storni, nemmeno se accompagnata da babbo suo.
Un Paese di gonzi, purchè rigorosamente anticaccia.
Quei signori si tengano pure i loro alti lai da vergini vestali, tanto parlar male della caccia, ormai, è come sparare sulla croce rossa.
Io mi terrò i miei puerili ricordi venatori e prego che non finiscano ancora ragazzi capaci di sognare sulle tracce di…… stormi d’uccelli neri, che scrivono le loro storie sulle pagine del cielo.
Franco Livera
Pres. Provinciale Federcaccia Piacenza
Giovanni per piacere non toccare l’argomento aborto,perchè la tua IGNAVIA e la tua INCOERENZA non ha limiti,mi costringi a insultarti e dato che non è il mio stile(a differenza tua),poi il moderatore banna anche me!!
Ti cito anche le stupidaggini che scrivi:
C/incollo:
Il commento di uno che si firma vergognosamente “w la caccia” non lo leggo, di sicuro resterei profondamente disgustato dalle cose orribili che sono state scritte…
E DOPO POCO SCRIVI:
C/incollo:
Ho letto e sono rimasto colpito da questa frase allucinante e aberrante:
spero che mia figlia mi segua come io ho seguito mio padre.
Io spero che tua figlia capisca(sia che ti segua, sia che nont i segua), l’ORRORE, LA MOSTRUOSITA’, L’ATROCITA’, LA DISUMANITA’, L’IGNOBILTA, LA TOTALE CRUDELTA’ DELLA CACCIA!!!SPERO CHE APRA GLI OCCHI, O DA SE’, O GRAZIE AD ALTRE PERSONE!!!
Ora mi chiedo sei normale???No,di sicuro!!!!!
Postato il 24 Luglio 2009 da DdC
“Non sono assolutamente pentito“: con questa secca frase il presidente nazionale della Federcaccia, Gian Luca Dall’Olio, ha commentato ai microfoni di radio 24, (proponiamo di seguito l’audio della trasmissione) le dichiarazioni a lui attribuite da parte del “Corriere della sera”. “Ho letto le polemiche su diversi giornali. – ha aggiunto, chiarendo che – non si è trattato di una campagna nazionale, né di spot, né di affissione pubblica. Il manifesto, distribuito ai nostri associati all’interno delle nostre sedi, rappresenta in maniera inequivocabile il vissuto di circa 700.000 e passa cacciatori italiani, in quanto tutti hanno accompagnato in quell’età il proprio padre a caccia. È un invito a tutti i cacciatori a mantenere viva la tradizione di portare con sé a caccia i propri figli o nipoti“. Alla domanda del giornalista sulla non opportunità di accostare un bambino a un fucile, il presidente Dall’Olio ha precisato che: “Il bambino non è italiano perché in Italia ci vogliono 18 anni per andare a caccia, mentre in Francia ce ne vogliono 15 e in Inghilterra 14“.
Alla trasmissione radiofonica ha partecipato anche il sen. Franco Orsi che ha annunciato il ritiro della norma che permetteva l’accesso alla caccia, solo in presenza di numerose garanzie, ai sedicenni, spiegandone le motivazioni non con la pressione delle polemiche, ma perché “la riforma della caccia è troppo importante non per i cacciatori, ma per tutto il Paese. Dopo 17 anni la situazione faunistica e ambientale è completamente cambiata, con il sorgere dell’emergenza dei danni all’agricoltura, dell’esubero di molte specie e dell’esigenza di riorganizzare l’attività venatoria. Sarebbe quindi stato inopportuno che l’attenzione dell’opinione pubblica venisse totalmente sviata dalla questione dell’età“.
Il sen. Orsi ha anche confermato la prossima discussione di un emendamento, supportato da un parere favorevole dell’ex Infs, che introduce la caccia allo stambecco “così come accade in altri Paesi dell’arco alpino“.
ho letto solo:
Non sono assolutamente pentito
bene continui pure a dire, proporre, dichiarare e fare cose allucinanti disumane mostruose, così tutti(o almeno tutti quelli che hanno una testa pensante e funzionante) si accorgeranno come sono fatti i cacciatori e i loro sostenitori!!!si accorgeranno della totale bassezza ignobiltà della caccia, del suo assoluto squallore…mettere un fucile in mano a un bambino e dirgli che uccidere brutalmente degli animali è cosa bella buona giusta rispettabile onorevole è vergognoso squallido ignobile e raccapricciante…
di questo passo prima o poi si arriverà a insegnare ai bambini a essere violenti e spietati anche verso altri esseri umani!!!!ah ma l’importante è essere contro l’aborto già!!!
del resto lo dice la Chiesa Cattolica!!
caccia ed anticaccia. Le ragioni profonde di un conflitto
Non è il suo corpo che voglio, ma la sua magia.
( M. Del Vecchio )
Quest’ultimo periodo è stato per me un momento di profonda riflessione sulle argomentazioni che sostengono l’attività venatoria, e sullo scontro in atto con i suoi detrattori.
A partire da un fatto di cronaca, oramai a tutti noto: la chiusura della caccia alla volpe con i segugi in Inghilterra, svilupperemo alcune riflessioni, ritengo interessanti per tutti, a proposito di ecologia e diritti degli animali.
In sostanza il Governo inglese sta cercando di sottrarre ai cacciatori britannici il loro sport più amato, la loro arte venatoria più nobile ed antica.
Come spesso accade la realtà è un po’ diversa da come viene raccontata da giornali e televisioni. La nuova legge non vieta la caccia alla lepre o alla volpe con i segugi, vieta invece l’inseguimento di questi animali con la finalità della cattura da parte dei cani, perché considerata crudele.
D’ora in avanti si verrà a creare in Gran Bretagna una situazione singolare per cui una persona potrà cacciare con 2 segugi e l’arma da fuoco, si badi bene senza alcuna limitazione dei capi abbattuti, ma non potrà cacciare un’unica lepre armato “solo di 30 cani”.
Ai meno informati ricorderò soltanto che cacciare con i segugi “ alla corsa “ è una faccenda molto difficile e dall’esito incerto. La sua efficienza di predazione rimane molto bassa anche in condizioni ottimali. In campagna quando caccia una muta di Beagle o di Foxhound non viene a crearsi certo una situazione alla “ Bambi “, con tutti gli animali della foresta in preda ad un cieco terrore, ma bensì una situazione alla “ Bugs Bunny “ , dove una natura pressochè indifferente osserva l’animale inseguito prendersi gioco dei cani e di chi li conduce, sempre perfettamente padrone della situazione. Le centinaia di migliaia di persone che nel Regno Unito continuano ad amare questo tipo di caccia trovano piacere non certo da un perverso bisogno di sangue, ma dal godimento che provano nel vedere lavorare i segugi seguendo una pista come fossero una sola cosa, dalla vita all’aria aperta, dalla possibilità di condividere questa passione con altre persone.
Certo a volte accade che i cani riescano a superare in tenacia , abilità , e resistenza chi li precede.
La presa avviene sempre dopo l’ennesima rimessa o su una ripartenza da questa, la morte è istantanea e non ci sono mai feriti. Solo dopo i cani mangiano la loro preda, come i lupi fanno dalla notte dei tempi.
Le scene raccapriccianti di Lepri e Volpi fatte a brandelli, fra urla di cacciatori festanti , come gli animalisti inglesi vorrebbero far credere, sono pure e semplici falsità.
Quello che i cani fanno con le prede morte è quello che la volpe fa con gli altri animali , che il Leone fa con la Gazzella, che tutti i giorni va in scena nel mondo, sul grande palcoscenico della Vita. Ho visto e posso rendere testimonianza.
Questo a dimostrazione di come , con l’uso accorto delle parole e delle immagini, qualsiasi realtà può essere mistificata. Anche il gatto di casa seppure ben nutrito, può essere tremendamente crudele quando dà la caccia al Topo.
In sostanza si tratta di cacciare nel modo più naturale che si possa immaginare, con un impatto minimo sul territorio, così come farebbe un branco di canidi selvatici.
L’apparente contraddizione mette a nudo quello che è il vero nodo della questione, su cui si giocherà la sopravvivenza della caccia, in tutti i paesi moderni, nei decenni a venire.
Anche se i protezionisti usano spesso come arma propagandistica l’esaltazione degli eccessi e delle storture che pure esistono all’interno del panorama venatorio, la cosa che il mondo moderno non ci perdona risiede nel concetto di crudeltà.
Quello che la gente della strada ritiene oggi eticamente inaccettabile è che qualcuno possa provare piacere, ”divertirsi”, nell’atto di uccidere un essere vivente. Veniamo spesso dipinti come maniaci delle armi o comunque dell’uccisione fine a se stessa, e su questo terreno dovremo essere pronti a render conto delle nostre ragioni.
Poniamoci quindi le domande fondamentali: davvero tutti coloro che praticano questa attività antica come l’uomo, rappresentano un “ primitivo antro dei bruti “ da civilizzare?
La caccia in quanto attività ludica è davvero qualcosa di moralmente indegno dell’uomo adulto e maturo del XXI° secolo? Possibile che generazioni di scrittori , poeti, uomini di cultura e di scienza che pure si sono appassionati all’arte cinegenetica nel corso della sua lunghissima storia fossero tutti moralmente riprovevoli?
Oppure c’è di più ?
In tutte le civiltà , dall’antichità classica in poi , passando attraverso i pellerossa, i popoli africani, per finire al mondo arabo , e poi su fino a noi , la caccia e stata sempre vista e vissuta in due maniere distinte e complementari: come attività di sussistenza da un lato, e come ricerca di comunione profonda con la natura dall’altro.
La caccia vera ( non certe sue versioni consumistiche ) quando esercitata con passione e competenza sa dare ancora oggi un senso di libertà , ed al tempo stesso di appartenenza alla
“ lunga catena dell’essere “ che poche altre attività umane sanno regalare.
Poco lungimiranti coloro che pretenderebbero di trasformare tutto il pianeta in una gigantesca area protetta.
Come non capire che nel corso del tempo, sotto tutte le latitudini sono state proprio la caccia, la pesca, e tutte le piccole attività di fruizione del territorio, con i loro valori simbolici e culturali, a legare l’uomo al cuore della propria Terra.
Una volta tagliate queste radici diventeremmo tutti gitanti della domenica, ecologisti da raccolta differenziata che vivono la natura come uno dei tanti beni di consumo. Perennemente in colpa davanti al televisore mentre ci mostra quali scempi produciamo sulla terra , allegramente menefreghisti mentre sciamiamo per le strade del mondo.
Guardiamo ai nostri Figli a cui nessuno insegna più il linguaggio segreto della natura: preferiscono oramai guardarla nei documentari la natura , piuttosto che viverla e toccarla.
Giunti a questo punto diventa inevitabile affrontare uno dei cavalli di battaglia della “ cultura animalista” : i diritti degli animali.
E’ oramai abitudine consolidata , almeno a parole, riservare agli animali superiori gli stessi diritti previsti per l’uomo.
Purtroppo però tale manovra all’apparenza legittima è, a mio modo di vedere, culturalmente ed etologicamente scorretta ed ipocrita. Avere gli stessi diritti presuppone possedere gli stessi bisogni.
Gli animali non sono piccoli uomini pelosi, non sanno cosa farsene dei diritti che vorremmo affibbiargli.
I diritti fondamentali in natura sono quello alla libertà, e quello legato allo sviluppo del proprio specifico programma etologico. Entrambe questi diritti vengono largamente disattesi, per esempio, nel nostro rapporto con gli animali domestici, sia da reddito che da affezione.
Per questi ultimi in particolare, da quando sono entrati a far parte integrante delle nostre famiglie domestiche, hanno cessato in molti casi di essere animali da utilità: cani da caccia che non possono più farlo , cani da gregge rimasti senza pecore, con le logiche conseguenze che questo comporta.
Sottoposti alle nostre morbose attenzioni da un lato, ed alla sempre più scadente capacità di comunicare con loro dall’altro, si vanno sempre più ammalando di quelle forme di patologie del comportamento (ansie e depressioni croniche ) , tanto comuni nel loro partner umano.
Patologie queste che sono in piena espansione proprio in quei cani e gatti a cui abbiamo elargito
“tutti i diritti “: per maggiori informazioni basta chiedere a chi per lavoro se ne occupa: veterinari ed addestratori.
Il diritto alla Vita , tanto sbandierato dalla cultura animalista, non è in natura un diritto acquisito ne per gli animali ne tanto meno per l’uomo, anche se ci sentiamo invincibili, protetti nelle nostre comode città , purtroppo ogni tanto arriva anche per noi qualche catastrofe naturale a ricordarcelo.
E’ doloroso ammetterlo, ma questa è la realtà per chi ha occhi per vedere oltre la crosta dei luoghi comuni.
Le vere crudeltà nei confronti degli animali selvatici sono la distruzione e la frammentazione degli Habitat naturali, che sono invece largamente tollerate in virtù di presunti interessi superiori.
Si tenga presente che non mi sto riferendo alla “ solita deforestazione dell’Amazzonia “, ma alla costruzione assurda, inutile e sistematica di strade ed insediamenti umani ovunque, nelle nostre campagne e montagne dietro casa.
L’uomo prima ancora di aver bisogno di santuari naturalistici ove fare pellegrinaggi una tantum, ha la necessità di una natura domestica e semplice con cui convivere.
Nessuno sembra voler prendere coscienza che nell’arco di cento anni siamo passati dal cavallo ed il calesse, alle autostrade a sei corsie intasate di pendolari che frequentemente non superano la velocità di un cavallo. Nessuno pare rendersi conto che l’accellerazione che la tecnologia sembra aver imposto alla nostra vita, non ha più nulla di umano.
Per la maggior parte della giornata siamo in moto, sempre di corsa, senza mai arrivare.
Il progresso sta diventando una sequenza circolare di dipendenze che si autogiustificano, diventa un ciclo infinito dove ogni tecnologia viene accettata acriticamente. Senza che nessuno si ponga la domanda davvero cruciale per la sopravvivenza di questo pianeta: quanta e quale tecnologia (con i suoi spaventosi costi energetici ) è davvero necessaria per il nostro benessere fisico e mentale , e per quello degli altri esseri viventi che sono nostri compagni di viaggio su questa terra.
Risulta ovviamente molto più semplice prendersela con il prossimo, in questo caso il cacciatore ovviamente crudele ed ovviamente bracconiere, immediatamente posto , nell’immaginario collettivo, allo stesso livello dei peggiori distruttori della natura.
Tutto questo in un pasticcio falso-ideologico , che ci fa sentire tanto migliori degli altri.
Altra posizione che trovo francamente incomprensibile è quella che pretenderebbe di categorizzare gli esseri viventi: perché gli animali avrebbero diritto alla vita e le piante no , un ratto avrebbe meno diritti di una volpe? E’ crudele mangiare un pollo e non una pianta?
Allora potrebbe essere crudele anche recidere una rosa per farne dono all’amata: crudele ed inutile!
Chi in coscienza può dire dove cominciano e dove finiscono i diritti di ogni essere vivente?
Chi siamo noi per giudicare quanto può essere senziente ( altro termine caro alla cultura animalista ) una pianta o un animale? E’ sufficiente questo per innescare una spirale di odio e sospetti verso coloro che non hanno la nostra stessa visione del mondo? Chi sono Costoro che vorrebbero fare sentire in colpa noi, e i nostri avi, perché abbiamo osato “ mettere a morte “ degli animali per nutrircene.
Ma soprattutto quale utilità ha davvero un tale atteggiamento per il benessere animale? Non e forse vero invece che il mondo dei nostri Nonni, il mondo contadino che cacciava e pescava, ed aveva un rapporto vero e partecipato con la natura, ha traghettato fino a noi una terra vivibile, con tutti i suoi difetti ma vivibile.
Il Mondo moderno pieno di buoni sentimenti ecologisti, questo pianeta lo sta invece distruggendo.
Mi spiace contraddire questi novelli paladini della morale, spesso vegetariani per scelta etica ed al contempo violentemente anticaccia. Caccia o non caccia il ciclo biologico della vita e della morte, che tanto li disgusta, continuerà a scorrere.
Lepri e Volpi in un ambiente che comunque non è più quello delle origini, continueranno a morire di fame di malattie e di predazione più o meno naturale (automobili, veleni , trappole ecc..).
L’interazione Uomo / Animale continuerà a compiersi, semplicemente seguirà altre strade, che ritengo saranno meno vantaggiose per la specie cacciata e per l’ambiente nel suo complesso.
Si pensi solo nella situazione inglese, che qui fa da filo conduttore, al taglio dei “Coverts “, le magnifiche fasce di bosco naturale che in quel paese circondano le zone arabili, e che così vengono lasciati perché territorio di caccia. Nel momento in cui non servissero più per quello scopo gli agricoltori anglosassoni li taglierebbero per fare spazio ad una agricoltura più razionale, con grave danno per tutta la fauna selvatica. Un’altra delle “ Vittorie “ ambientaliste!
In sostanza, quelle campagne sono popolate da agnelli ed ogni altro tipo di animali domestici,
un controllo degli animali selvatici e dei predatori in particolare, risulta inevitabile. Si tratta soltanto di scegliere tra una tradizione consolidata che ha mostrato nei secoli la propria indiscutibile capacità di gestione del territorio, ed altre strade di cui non si conosce la validità.
L’unica vera legge che tutti ci accomuna è questa: ogni essere vivente per sopravvivere deve nutrirsi di altri esseri viventi, come in una universale epifania di comunione.
Se per ovvi principi di Libertà e Tolleranza non è corretto obbligare qualcuno a non essere vegetariano, così per gli stessi identici principi non si dovrebbe obbligare nessuno ad esserlo.
Le stesse regole dovrebbero quindi essere valide per tutte le attività di minoranza, compresa la caccia.
E’ divenuta oramai consuetudine nei moderni paesi occidentali, applicare le regole della maggioranza a colpi di sondaggi d’opinione oppure agitando lo spauracchio di un qualche Referendum, largamente coadiuvati in questo dai Mass- Media , che tutto amplificano e spesso tutto distorcono.
Ribadisco un concetto fondante della democrazia: una qualsiasi attività umana praticata da una minoranza della popolazione deve essere valutata a termini di legge, sulla sua utilità sociale, e sulla sua capacità o meno di ledere i diritti della maggioranza.
In pratica sui suoi valori e sulle sue negatività, e non certo sul gradimento sempre mutevole e poco obiettivo delle masse, assai facilmente influenzabili.
Imporre le proprie idee e la propria sensibilità al prossimo, quando mancassero i presupposti ricordati, seppure in forza di una legge, rappresenta un grave atto di illibertà ed intolleranza.
A me queste paiono argomentazioni ragionevoli per chi vuole cercare di capire, per tutti gli altri che preferiscono farsi prendere da sentimentalismi alla “ Bambi “ ricordo che la natura non fa sconti, e non è incline alla beneficenza.
A tutti i colleghi cacciatori voglio rammentare: siate orgogliosi di esserlo, ma non dimenticate che siete depositari e responsabili di una cultura millenaria di cui il mondo moderno ha ancora bisogno, non barattatela con i sui sottoprodotti. Rivendichiamo il nostro diritto ad essere diversi con sensibilità ed intelligenza.
Denunciamo con la sola nostra presenza l’eccessivo prezzo pagato all’avanzare della modernità, la vendita dell’anima in cambio della televisione.
Qualcuno ha scritto con molta incisività: “Bellezza e Morte sono spesso sorelle “, contengono cioè un enigma, rivelano una profondità, sono contemporaneamente terribili e feconde.
Senza Bellezza e Morte, in pratica non esisterebbero la poesia e l’arte.
Non per nulla il nostro tempo così dissipato e superficiale, rimuove la morte dal proprio orizzonte e umilia la bellezza con una volgarità sempre più aggressiva.
L’uomo autentico sa invece stupirsi della Bellezza per il suo splendore spesso segreto, sa guardare negli occhi la Morte per scoprirne il senso ultimo che non è dissoluzione ma luce, che non e silenzio ma rivelazione.
Palmiro Clerici
bellissimo cartellone pubblicitario,da un cacciatore 23enne che da piccolo seguiva suo papà proprio come in quella foto.mamma mia che bei ricordi.
si bellissimo, proprio!!!guarda non meriti nemmeno una risposta!!!
già il fatto setsso di pubblicizzare la caccia è vergognoso, infame e spregevole…
cacciatore 23 enne?
ma redimiti visto che sei ancora giovane!!!impara a comportarti e smettila di ammazzare!!comportati in modo umano!!!
certo che bisogna essere veramenete ridotti male per comportarsi in modo così orribile a 23 anni!!
ti ha proprio “educato” bene tuo padre…”educato” alla violenza, al male, alla crudeltà, alla malvagità, alla speitatezza…begli insegnamenti!!!e a quanto pare li hai recepiti!!
bel modo di educare i figli…sono indignato e inorridito!!
spero che i cacciatori facciano meno figli possbile, visto che persone crescono…dei nuovi spietati assassini di animali…
già è grave che non si educhi un figlio al rispetto verso tutte le creature…ma educarlo alla violenza e alla crudeltà è davvero il male dello schifo e delal vergogna!
a chi educa così un bambino gli andrebbe tolto il figlio!
“mamma mia che bei ricordi.”
non oso immaginare!!!ricordi di poveri animali morti, di animali agonizzanti, ricordi di animali sanguinati, di sparatorie, di corpi sangunati e sofferenti, di animali vigliaccamente attirati in trappola, rincorsi ecc…chissà che orrore….e il peggio è che ci si abitua all’orrore!!
che infanzia orribile che deve aver vissuto uno che veniva portato a caccia da piccolo!!
devi solo vergognarti immensamente di essere un 23enne che passa il tempo a ammazzare animali!
ma immagino tu non riesca nemmeno a vergognarti!!
certo che è proprio degradante essere cacciatori a 23 anni!
quando ti pentirai di tutto il male GRATUITO fatto sarà sempre troppo tardi!!!fatti un esame di coscienza, se ancora ne hai un pò!
il fatto è che da piccolo quando mio padre non mi portava piangevo e piangevo e mi disperavo….
povero giovanni mi fai proprio pena….
nessuna educazione sbagliata mio padre non mi ha mai obbligato ad andare con lui.
Secondo me tu hai proprio un immagine sbagliata della caccia….
saluti
Vincenzo 6 un grande questo testo di Palmiro Clerici rispecchia in pieno quello che vuol dire essere cacciatori veri e amare la natura in un modo cosi profondo che gli pseudo-ambientalisti non lo capiranno mai fino a prova contraria!
Hai la mia più profonda stima!
Speriamo che il nostro amico Giovanni leggendo queste parole si ricreda ma non credo lo farà mai!
essere cacciatori ed amare la natura. Complimenti per la contraddizione in termini che da alcuni anni a questa parte vi contraddistingue, pur di cercare di non estinguere la vostra razza vi siete inventati il cacciatore che rispetta l’ambiente. Dio che risate. Sapete…Hitler amava gli ebrei. Si arriverà ad un revisionismo tale per cui, si dirà che chi è contro la caccia contribuisce allo sterminio della fauna.
E’ più semplice per voi etichettarci pseudo-cosi, vero Emanuele? Io non sono pseudo, la mia contrarietà verso la vostra pratica, oltre ad essere condivisa dal 90% della popolazione italiana, è dettata dall’esperienza diretta avuta con i vostri colleghi, amanti della natura, rispettosi della persona altrui come lo è un auto che schiaccia una mosca su un parabrezza.
Non mi meto a leggere le ultime “perle di saggezza” scritte…
Copio quanto scritto qua:
http://www.animalieanimali.it/ln_articolo_home.asp?serie=230&novita=44587
agosto 2009 – L’ultima seduta del Consiglio Regionale della Lombardia, prima della pausa estiva, si è conclusa con la mancata approvazione della proposta di legge regionale per inserire nel prossimo calendario venatorio, in deroga alla Direttiva 409/79/CEE per la tutela degli uccelli selvatici, alcune specie di uccelli protetti in tutta Europa (Storno, Fringuello, Peppola, Pispola, Prispolone, Verdone, Frosone, Tordella).
Sulla cosiddetta “caccia in deroga” (provvedimento di carattere straordinario che può essere adottato dagli Stati membri a seguito di gravi e motivate situazioni di tutela della sicurezza pubblica e dell’ambiente) ci sono già stati numerosi pronunciamenti da parte della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato e di alcuni TAR, che hanno definitivamente chiarito l’illegittimità del ricorso alle leggi regionali per consentire l’esercizio delle deroghe, tra l’altro adottate ogni anno come regime ordinario di caccia venendo meno il carattere di eccezionalità.
Persino il Presidente Roberto Formigoni lo scorso dicembre, prendeva formalmente posizione con una specifica Delibera di Giunta, confermando la illegittimità delle leggi lombarde in materia e invitando espressamente i consiglieri regionali a evitare qualunque ulteriore atto legislativo sulla caccia “in deroga”.
Anche la LAV audita presso la commissione consiliare referente, aveva provveduto a chiarire le gravi illegalità che l’approvazione delle PdL sulla caccia in deroga, avrebbe causato, in termini di danni per le uccisioni illegittime (oltre 1 milione di animali) e di responsabilità dei soggetti coinvolti.
La LAV aveva depositato, inoltre, una diffida specifica rivolta ai consiglieri coinvolti, corredata da un dossier tecnico-giuridico di approfondimento sull’illegittimità assoluta delle PdL in esame, che avrebbero esposto l’Italia a nuove censure e sanzioni da parte della Commissione Europea, e sottolineava i gravi abusi che sarebbero derivati dall’approvazione di un legge identica a quella già oggetto di censura da parte del Tar Lazio (Legge regionale Lombardia n.24/2008 sulle deroghe per la stagione venatoria 2008/2009) attualmente al vaglio della Corte Costituzionale.
Nonostante ciò, il Consiglio Regionale ieri ha proseguito i lavori nel tentativo di approvare l’ennesima legge illegittima.
Tuttavia grazie al forte e strutturato ostruzionismo dei Verdi e in particolare del Consigliere Carlo Monguzzi, dopo una lunga giornata di scontro in Aula, in tarda serata è venuto a mancare il numero legale per consentire il proseguimento dei lavori. La seduta si è quindi conclusa con la mancata approvazione della legge su caccia “in deroga”, rinviata a settembre.
Nella giornata di ieri, purtroppo gli estremisti filo-venatori sono comunque riusciti ad approvare una nuova legge che consente di catturare decine di migliaia di uccelli (Allodola, Cesena, Merlo, Tordo Bottaccio, Tordo Sassello) che saranno regalati ai cacciatori come “richiami vivi”.
I “richiami vivi”, sono utilizzati nella caccia di appostamento fisso e tenuti rinchiusi in piccole gabbiette come “richiamo” per attirare altri animali della stessa specie e consentire al cacciatore di turno di “godere della bellezza della natura” ammazzando gli ignari volatili attirati dalle strida dei propri simili.
Concorco con quanto scritto qua:
http://www.veganhome.it/forum/animalisti/manifesto-federcaccia-stagione-2009/
“Ma non si fanno un po’ schifo??”
Aggiungo che dovrebbero farsene tanto…
A me ne fanno moltissimo…
http://www.animalieanimali.it/ln_articolo.asp?serie=203&novita=44581
un cacciatore ha sparato al cane del nipote!!certa gente è una vera sciagura!!!
3 agosto 2009 – Un uomo di 79 anni (D.S. le sue iniziali), residente in via Fossignano, ha sparato dei colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un cane che a suo dire stava infastidendo i due cani di sua proprietà. Si scopre, solo dopo il ferimento, che si trattava del pitbull nano del nipote che risiede vicino casa dell’anziano. Del caso se ne sono occupati immediatamente i carabinieri che sono stati allertati dai vicini che hanno udito gli spari e hanno preso provvedimenti seri per tutelare la pubblica incolumità. Il 79enne a quanto pare ha problemi di vista. Si è affacciato alla finestra e ha visto il pitbull avvicinarsi ai suoi due cagnolini, in giardino. Ha perso subito la calma ha imbracciato il fucile e ha sparato senza pensarci due volte. Uno dei colpi ha colpito il cane alla schiena, fortuntamente senza ucciderlo. Sul posto, subito dopo i carabinieri, è giunto anche il nipote dell’uomo che ha fatto ragionare il nonno, spiegandogli che il cane era suo. I militari hanno denunciato il 79enne per esplosione di colpi di arma da fuoco in un luogo abitato e lungo una pubblica via, nonché per maltarttamenti di animali. Il fucile, calibro 12, marca Bernardelli, è stato sequestarto insieme ad altre due pistole Beretta. Tutte le armi erano detenute legalmente.
Raffaella Patricelli – Il Tempo
Aggiungo che il movimento animalista è colpevole di aver trascurato troppo il problema caccia.
E’ questa la spiegazione del fatto che i cacciatori non si vergognano nemmeno un pò di quello che sono e di ciò che fanno.Questo spiega il fatto che sono-chi più chi meno-arroganti, prepotenti, presuntuosi, spavaldi;spiega il fatto che con arroganza addirittura si credono nel giusto e difendono le mostruosità di cui si macchiano;spiega il fatto che addirittura pretendono dai politici sempre più favori e concessioni, addirittura pretendono di sterminare specie protette(evidentemente di specie normalmente cacciabili ne hanno uccise talmente tante che ormai non si divertono più e quindi vogliono sfogare la loro estrema crudeltà ai dani di altre creature).
Sarebbe bene che ogni settimana si svolgessero in molte città iniziative anticaccia, così come si svolgono iniziative contro le pellicce o pro vegetarismo.
a dimostrazione di quello che ho appena detto…
http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=800
sarebbe bene che si organizzassero molte inziative anche contro quella folle e squallida depravazione chiamata caccia…
X Giovanni,forse non ti è ancora chiaro,copio e incollo dal post di luigi pb scritto il 22.07 ore 13.14:
Tutti noi (o quasi) mangiamo carne, e non vedo grosse differenze sul modo di procurarcela (anzi, forse alcune tecniche di allevamento e macellazione sono ben più crudeli), possibile che in tutte le cose dobbiamo sempre cercare di imporre agli altri le nostre idiosincrasie ? Se tutti fossero come me la caccia si estinguerebbe in pochi anni, ma perché devo pretendere che lo siano ? Non mi sento né migliore né peggiore di loro. Prima di preoccuparmi del manifesto della Federcaccia, mi preoccuperei di certe trasmissioni in cui i bambini, travestiti da adulti, sono spinti a comportarsi come tali. E di tutta la porcheria che si vede in giro (non solo in tv), che spappola il cervello a tutti, non solo ai bambini.
RIPETO:POSSIBILE CHE IN TUTTE LE COSE DOBBIAMO SEMPRE CERCARE DI IMPORRE AGLI ALTRI LE NOSTRE IDIOSINCRASIE???
POI CONTINUA:
Se tutti fossero come me la caccia si estinguerebbe in pochi anni, ma perché devo pretendere che lo siano ? Non mi sento né migliore né peggiore di loro.
A quelli come te (che ti sei ben guardato da commentare questo post)ENTRANO NEL CERVELLO QUESTI DEMOCRATICI CONCETTI??
La risposta la conosciamo già:non ho letto…….oppure non commento……oppure…….Non mi meto a leggere le ultime “perle di saggezza”
……….COME IL MULO…..CHE DEVE GUARDARE SEMPRE AVANTI CON I PARAOCCHI……
“Se tutti fossero come me la caccia si estinguerebbe in pochi anni, ma perché devo pretendere che lo siano ?”
io pretendo che la caccia venga abolita!!!
in attesa che venga abolita, che i politici la smettano di fare regali ai cacciatori, che la smettano di fare ammazzare sempre più animali!!
I paraocchi li avete voi che non capite un bel niente!!se capiste qualcosa prima o poi smettereste di cacciare, tornereste sulla retta via, vi pentireste, vi rendereste conto di quello che fate!!
invece addirittura continuate a dire le solite idiozie in favore della caccia!
“Non mi sento né migliore né peggiore di loro.”
E ‘ libero di sentirsi come gli pare.
Io mi sento mille volte migliore di chi è crudele, malvagio, sadico, spietato, vigliacco, brutale, verso degli animali indifesi e innocenti che vogliono solo vivere la loro vita in pace!
E come me ce ne sono molte di persone che sono arcistufe dei cacciatori e della loro orrenda, squallida, disumana, folle, malata perversione di sterminare animali a fucilate, animali di un’infinità di specie(non si pongono nessun limite nemmeno per quanto riguarda le specie protette!)…tutto per via della loro sete di sangue, per via della loro insaziabile voglia di portare morte!
Carissimo Giovanni; non posso non accogliere il tuo invito perché apprezzo il tuo fermo rifiuto per ogni cosa che ha a che fare con l’attività venatoria. Però, vedi, gli esseri umani sono tali solo teoricamente, diciamo alla nascita. Ma si rivelano per ciò che realmente sono (o non sono) nel momento in cui aprono la bocca per farsi conoscere, emettendo i loro vagiti che, con il passare del tempo diventano suoni e rumori e, solo per alcuni, anche parole sensate. Vincenzo, purtroppo, non ha ancora imparato a parlare decentemente e si rifugia in espressioni tipicamente infantili e rozze perché, poveretto, nessuno è stato capace, noi compresi, di fargli capire il senso della vita che per lui rimane quello dell’animale da rapina, inseguito dai suoi stessi fantasmi che lo torturano e lo spingono vieppiù a identificarsi con una sorta di sottospecie del cui DNA primitivo non può liberarsi in nessun modo. Tali sono i cacciatori, il cui linguaggio torvo e deforme ben conosciamo, e i cui desideri si fermano a quelli propri di certe creature scimmiesche antropomorfe simili a quelle studiate in Africa dal dottor Lakey (Lucy). Per questi ominidi del nostro tempo, parlare di animali è come parlare di roba da mangiare e basta. Non li sfiora nemmeno lontanamente l’idea che un capriolo possa suscitare sentimenti più profondi di un BORBORIGMO INTESTINALE… Perciò, caro amico, ti do un piccolo consiglio: limitati a dire le cose che questi pitecantropi possono intuire e non metterti a berciare nel loro stesso dialetto inumano. Non otterresti nulla, a parte un sonoro e profondo buio latrato che sale dalla notte dei tempi. Per dirla con Dante (che Vincenzo piglierebbe certamente di mira se potesse…) “Non ti curar di lor, ma guarda e passa…”. Adopera il tuo prezioso tempo, piuttosto, a scrivere petizioni perché non si attui in nessun modo il DLL del sen. Orsi e perché i Presidenti di Provincia collusi con le lobbies venatorie, non abbiano ad emanare decreti per la riapertura anticipata della caccia agli ungulati. Hai visto che bei risultati abbiamo ottenuto? Grazie anche a noi, Orsi ha fatto la prima marcia indietro. Dobbiamo continuare così. Lascia perdere le sottospecie umane che si evolveranno per conto loro in qualche milione di anni… forse!
Premetto: sono un cinico e un egoista.
Per questo mi permetto di fare alcune considerazioni intonate alle mie attitudini.
Sono un egoista, per me e per la mia famiglia, perciò voglio che i miei figli non siano costretti in una prigione di cemento ma che abbiano la possibilità di vedere un mondo anche più bello di quello che ho avuto modo di godere io.
Per questo agevolo le iniziative che portino a limitare una serie di comportamenti umani che impediscano questo processo… mi rendo conto che la caccia, retaggio di una natura selvaggia, possessiva e di sopraffazione, è solo una goccia in questo mare, ma i grandi progetti sono costituiti da piccole azioni e capitando in questo blog sarebbe ridicolo parlare di cementificazione o di sfruttamento selvaggio delle risorse.
Essendo anche cinico, e visto che il tema è stato sollevato da altri, ne approfitto per dire che trovo ridicolo assimilare caccia e aborto. Inoltre, e questo è un mio parere personale, non trovo che l’aborto sia una pratica da sopprimere, e che in generale il controllo delle nascite (non tramite l’aborto, ma con metodi preventivi) sarebbe di grande vantaggio per raggiungere meglio il mio obiettivo da egoista di un mondo più equilibrato nel merito della presenza della nostra razza.
Prevengo tutti quelli che pensano che preferisca salvare un tordo anzichè un bambino, consigliandoli di leggere meglio quello che ho scritto.
Saluti.
Certo che è ridicolo:chi abortisce non lo fa mica per divertimento, per hobby, crudeltà, sadismo, perchè gode a uccidere!
credo che il signor Vincenzo debba leggere, fare passeggiate e andare a giocare a bocce (dato che ancora stiamo nell’arcaico) piuttosto che scrivere idiozie. io non riesco a capire come al giorno d’oggi sia praticato uno “sport” (che lotta impari con gli animali!!) che uccide povere bestie e si professa amante della natura… una buffonata, i cacciatori proteggono la natura per poterla distruggere. purtroppo essere circondati dall’ignoranza è davvero brutto, perchè la caccia può essere definita solo culmine di essa. leggere poi che è un modo per procurarsi cibo.. questa caz*** non si regge in piedi: primo, non siamo al tempo dell’homo sapiens che era costretto a cacciare; secondo, mangiare cinghiali, uccelli e lepri non mi sembra sia necessario, ma sa tanto di un semplice peccato di gola (peraltro ributtante) e terzo la caccia è il piacere che si trova ad uccidere bestie in libertà, perchè non mi pare che i cacciatori siano morti di fame che non sanno come trovare cibo.
concordo con alessia!
http://www.tradizioniviolente.org/
Implicazioni psicologiche:
LO SVILUPPO DEL SENSO MORALE DEL BAMBINO
Gli effetti psicologici nei bambini e negli adolescenti dell’esposizione alla violenza
Da molti anni la ricerca psicologica studia gli effetti dell’esposizione alla violenza nei bambini e negli adolescenti. Per “esposizione alla violenza” si intende il coinvolgimento in una situazione violenta come spettatore, come oggetto di violenza o in alcuni casi, in particolare per quanto riguarda i minori, come partecipante in qualche misura alla violenza stessa. I dati che finora si hanno, ad esempio, sulla zoocriminalità minorile, inducono ad usare il concetto di “esposizione alla violenza” nel suo significato di “coinvolgimento in una situazione violenta come spettatore e/o come partecipante in qualche misura alla violenza stessa”. Questi studi hanno preso in considerazione l’esposizione ad una violenza che potremmo definire “reale” e l’esposizione ad una violenza rappresentata o simulata, quella cioè presente, ad esempio, nel cinema, nella televisione, nei fumetti, nei videogiochi e su internet.
Le ricerche sugli effetti dell’esposizione alla violenza “reale” nei bambini e negli adolescenti hanno a loro volta preso in considerazione ambiti diversi in cui la violenza si manifesta ed hanno analizzato in particolare la violenza della guerra, la violenza nel quartiere e la violenza nella famiglia.
Le conseguenze più importanti nei bambini e negli adolescenti dell’assistere ad atti di violenza possono essere costituite dallo sviluppo di comportamenti aggressivi e antisociali e comunque da una difficoltà nei rapporti con i coetanei e nei rapporti sociali in genere.
Un’altra possibile conseguenza è la desensibilizzazione nei riguardi della violenza stessa e l’assuefazione ad essa. L’assistere ripetutamente ad atti di violenza produce infatti in molti individui una diminuzione della loro reattività emozionale alla violenza, per cui comportamenti violenti, che all’inizio vengono percepiti con disagio e angoscia, col passare del tempo vengono per così dire accettati come comportamenti più o meno normali. La desensibilizzazione e l’assuefazione alla violenza implicano anche la diminuzione o l’atrofizzazione dell’empatia, della capacità cioè di immedesimarsi negli altri sul piano cognitivo e su quello emozionale.
E’ utile ricordare che l’empatia è lo strumento più efficace per prevenire, ridurre ed eliminare la violenza nei rapporti tra gli esseri umani e tra gli esseri umani e gli altri animali.
Per quanto riguarda lo sviluppo di comportamenti aggressivi e antisociali nei bambini e negli adolescenti che assistono ad atti di violenza cerchiamo di capire attraverso quali meccanismi si verifichi tale processo. Senza entrare nel cuore specifico dell’argomento, cosa che faremo citando nel prossimo paragrafo uno studio che pone in relazione le implicazioni psicologiche dell’esposizione del bambino alla violenza in qualità di spettatore, possiamo anticipare che, in questo campo la psicologia ricorre fondamentalmente al concetto di apprendimento sociale, secondo il quale il bambino o l’adolescente tende ad imparare, e quindi a imitare, i comportamenti degli altri, in particolare degli adulti (è stato rilevato, ad esempio, che un bambino di 14 mesi è in grado di ripetere con relativa precisione specifici comportamenti osservati alla televisione). Quindi, se è ripetutamente testimone di comportamenti violenti, il bambino o l’adolescente spesso tende ad impararli e ad imitarli e ad accettare in molti casi la violenza come regola di vita per risolvere i conflitti nei rapporti con gli altri.
Inoltre, con modalità e gradi diversi a seconda del contesto culturale, l’individuo violento può essere visto come un individuo forte che, controllando gli altri, raggiunge facilmente i suoi obiettivi. I suoi comportamenti aggressivi possono quindi essere visti come caratteristiche positive e da imitare. Il bambino o l’adolescente può desiderare di essere come lui. Infine, un bambino o un adolescente può imitare più facilmente un genitore o un altro adulto per lui significativo perché gli vuole bene e lo stima. Spesso in questo desiderio di imitazione c’è anche il desiderio di diventare adulto e di autoaffermarsi.
A questo punto diviene non solo necessario ma soprattutto doveroso, prendere in considerazione le norme e i valori propri dei modelli proposti ai bambini e agli adolescenti nella nostra società.
La tendenza all’aggressività, si può esprimere in modi completamente diversi e non necessariamente violenti. Del resto se l’aggressività come tendenza fa parte del nostro modo di essere, la violenza come espressione di aggressività fa parte del tipo di educazione che noi riceviamo. È l’educazione che definisce il modo in cui si manifesterà questa tendenza, attraverso un percorso ad esempio di veemenza verbale piuttosto che uno di violenza fisica. La violenza perciò non è propriamente un problema d’istinto, ma è un modo appreso di esprimere un istinto. L’educazione, e in questo si intende soprattutto l’esempio, indirizza, plasma, dà forma all’aggressività. Il bambino tende ad imitare il comportamento dell’adulto, se l’adulto mostrerà atteggiamenti di crudeltà il bambino cercherà di imitarlo o comunque si assuefarà ad essi.
Per il fanciullo animale o uomo sarà completamente indifferente. Egli impara infatti l’atteggiamento violento, poiché viene educato a porsi in modo crudele nei confronti dell’alterità. È necessario tenere in considerazione proprio questi due punti, ovvero l’atteggiamento violento e il disprezzo dell’altro, come due costumi in qualche modo preparatori di successive azioni di violenza.
Portare un bambino a caccia vuole dire fare di tutto per renderlo totalmente insensibile, senza cuore, privo di umanità, per disumanizzarlo, per renderlo crudele e spietato.
La caccia è una cosa disumanissima, totalmente degradante e disumanizzante.
I cacciatori sono l’esempio di come l’uomo possa essere un mostro nei confronti degli animali.
http://www.liberazione.it, 9 aprile 2009
Chi maltratta gli animali può diventare un serial-killer?
Lo sostenne l’Fbi negli anni ’70 e oggi lo conferma il team del progetto Link.
“I serial killer sono bambini a cui non è stato detto mai che è sbagliato cavare gli occhi a un animale”. A dirlo in termini lapidari fu Robert Ressler, investigatore e criminologo del Fbi che negli anni ’70 coniò la definizione stessa di serial killer. Una lunga tradizione anglosassone di studi sul rapporto tra il maltrattamento sugli animali e il crimine violento, mai approfondita in Italia, è ora oggetto di riflessione del progetto Link-Italia, lanciato da un team formato da operatori sociali, psicologi, psichiatri e avvocati.
L’obiettivo è in primis la raccolta di dati su un fenomeno di forte evidenza e gravità, ma scarsamente o per nulla valutato nelle azioni investigative e di prevenzione del crimine. Infatti laddove i dati sono stati raccolti, il maltrattamento di animali è apparso come un vero e proprio tirocinio di violenza contro le persone: più del 70% delle donne che hanno subito abusi domestici ha dichiarato che il marito aveva prima ferito o ucciso l’animale di casa, il 50% degli stupratori confessa di aver maltrattato animali durante l’adolescenza. Esistono anche luoghi, come Sidney, dove la polizia ha verificato negli anni che nella totalità degli omicidi a sfondo sessuale gli aggressori avessero avuto storia di maltrattamento di animali.
“Eppure – è il commento di Francesca Sorcinelli, educatrice professionale e specializzanda in criminologia che coordina il progetto Link – si tratta di ricerche sinora solo retrospettive, svolte nei paesi anglosassoni, su un argomento che in Italia è quasi sconosciuto. Ma per chi lavora in questo settore il collegamento tra la violenza sull’animale, percepito come soggetto debole, e quella su donne e bambini è assolutamente evidente. Lo scopo del nostro lavoro è far capire l’importanza della risposta che il mondo adulto dà alle manifestazioni di violenza contro gli animali da parte degli adolescenti: bisogna rendersi conto che l’atteggiamento di indifferenza che comunemente si ha verso questo tipo di prevaricazioni non trasmette un messaggio di neutralità, ma viene invece percepito dal ragazzo come complice e giustificatorio. Ai suoi occhi, sono i soprusi in quanto tali ad essere legittimati. E da quel momento la possibilità dell’abuso rischierà di sofisticarsi e ampliarsi ai soggetti umani, fino a costituire una vera e propria abitudine alla violenza”.
Il neonato progetto Link ha una serie di proposte concrete in cantiere: innanzitutto la creazione di un database sulla base dei modelli americani, poi la pubblicazione del primo manuale di investigazione sul legame tra crudeltà su animali e crimine violento, l’attivazione di corsi di formazione per operatori che si occupano di violenza interpersonale, l’ampliamento del network, già attivo, di centri di recupero per animali scampati alla violenza in casa. Già sono stati formalizzati accordi di collaborazione tra gli operatori di Link-Italia e l’istituto di alta formazione in scienze criminologiche di Modena, alcune aziende Asl, associazioni che operano nelle carceri e comunità per minori e tossicodipendenti.
Nello stesso ambito sta lavorando anche il CNR con una ricerca che vedrà la luce tra qualche mese per evidenziare il rapporto eventuale tra gli atti di bullismo e il maltrattamento degli animali. “Il discorso è molto ampio – spiega Camilla Pagani, ricercatrice dell’istituto di psicologia del CNR e autrice dell’indagine – infatti non solo esercitare violenza e restare impuniti, ma anche assistere a certi spettacoli può rappresentare un serio pericolo per l’educazione dei più giovani. E’ per questo che abbiamo analizzato anche il fenomeno del circo e come psicologi ci siamo espressi in favore di una legge che vieti l’utilizzo degli animali in qualsiasi tipo di spettacolo. Sotto il tendone essi vengono caricaturizzati e ridicolizzati per divertire. E non c’è niente di peggio dell’ilarità dei grandi verso un sopruso, che viene già percepito come tale anche in età giovanissima: può avere un effetto devastante nell’interpretazione del mondo di una psiche ancora in via di maturazione”.
Fonte:
Leonora Pigliucci, “Chi maltratta gli animali puo’ diventare un serial killer”, http://www.liberazione.it, 9 aprile 2009
Dagli ambientalisti da salotto solo demagogia anticaccia, ma la posta in gioco è la gestione multifunzionale dello spazio agrosilvopastorale in opposizione alla wilderness .
La riforma della 157/92 è occasione per ripensare la fauna selvatica come risorsa per integrare il reddito agricolo e sostenere lo spazio rurale
di Michele Corti
L’arretratezza culturale degli ambientalisti italiani è sconcertante. Mentre in Europa gli ecologisti si alleano ai cacciatori e alla componente non industrializzata dell’agricoltura per fare ‘fronte rurale’, in Italia la prossima discussione parlamentare della riforma della caccia viene vista come occasione per rilanciare una logora e antiecologica ideologia anticaccia. ‘Dagli alla doppietta’ è un comodo alibi per fare del (finto) ambientalismo senza rischio di urtare i poteri economici forti e perdere sponsor. Di fronte al Disegno di legge unificato presentato dal Sen. Orsi per modificare una legge sulla caccia ormai invecchiata (la 157 è del 1992, ma rispecchia una contesto socio-culturale ed ambientale ancora più datato ) parlano di ‘caccia selvaggia’ di ‘deregulation’ di ‘hobby crudele’.
Fanno credere che la fauna selvatica sia in pericolo, che la caccia sia una barbarie e la vera minaccia all’ ‘ambiente’. In realtà non ci vuole molto a capire che dove c’è l’agricoltura intensiva delle monocolture, dei pesticidi, dei campi immensi livellati senza un cespuglio, un argine, una siepe che sia una la caccia non può esercitarsi. Qui la selvaggina non può trovare nascondigli, non può riprodursi; resta il surrogato della ‘pronta caccia’, su capi d’allevamento, cresciuti in gabbie e voliere e ingozzati a mangime. Dove impera l’agricoltura industriale solo poche specie opportuniste trovano un habitat idoneo: gazze, cornacchie grigie, con frequentazioni di piccioni e gabbiani pendolari.
Vi sono poi volpi che si nutrono in discarica e … nutrie (flagello degli argini). Il cacciatore è alleato dell’agricoltura biologica che risparmia gli insetti e lascia nicchie per l’avifauna (e non solo). Il cacciatore è alleato del contadino di montagna che, continuando ad applicare tecniche estensive di agricoltura, zootecnia, pastoralismo, selvicoltura mantiene un habitat ‘equilibrato’, ideoneo al mantenimento di numerose specie animali. Dove gli spazi a prato e pascolo sono alternati alla foresta e la copertura vegetale prevede – come in un mosaico – cespugli, erbe alte, boschine, praterie basse lì vi è possibilità di nutrimento, rifugio nidificazione per numerose specie. Un ambiente di montagna (e di collina) gestito in modo multifunzionale da parte di una pluralità di attività ’sostenibili’ rispettose le une delle altre (utilizzo boschivo, agricoltura, pastorizia, caccia, attività ricreative) consente di massimizzare vantaggi ambientali (fissazione di CO2, regimazione delle acqua, biodiversità) ed economici. In questo equilibrio il prelievo venatorio è non solo utile ma indispensabile.
La proliferazione della fauna selvatica negli ultimi 15-20 anni ha determinato localmente pressioni insostenibili sulle attività rurali residue. Una legge venatoria rigida e orientata a forte protezionismo che senso ha in questo contesto? Ovviamente gli ambientalisti da salotto non si rendono conto che vivere in montagna con l’assedio di cervi, cinghiali, volpi, faine non è facile. Devi blindare l’orto, non pui seminare le patate, se hai un albero da frutta devi incamiciarlo di rete metallica. Il pollaio se non è corazzato è ’spazzato’. Quanto al fieno ne perdi un bel po’ pappato dei cervi, quanto alle vigne… Per non parlare degli incidenti stradali.
Ai verdi, ai signorini di città, non importa nulla. Per loro l’intruso è l’uomo. Vorrebbero una montagna senza ‘disturbi antropici’, il ‘teatro naturale’ di prede e predatori, orsi, lupi, linci. Il tutto sotto il controllo della costosa ‘burocrazia verde’ e con il malcelato intento di assumere il controllo politico del territorio. L’attività venatoria d’altra parte sino ad oggi ha mantenuto un rapporto ambiguo con la ruralità. La matrice culturale della caccia è duplice: da una parte la caccia signorile, oppressiva delle popolazioni, monopolizzatrice, dall’altra la caccia popolare (compreso il bracconaggio), attività integrativa ma indispensabile per garantire un apporto proteico indispensabile … e fortemente radicata nella cultura popolare. Il capriolo ‘rubato’ al signore, l’uccelletto catturato con l’archetto, la marmotta cacciata in alpeggio erano parte importante della dieta.
Ora è vero che certe forme di caccia sono anacronistiche ma d’altra parte è anche vero che la caccia è tornata necessaria per contenere la fauna problematica. E se questa caccia diventa attività economica ben venga, questa è la multifunzionalità! Il punto è che per divenire attività pienamente inserita nel contesto rurale la caccia dovrebbe: 1) perdere il carattere di hobby più o meno di lusso per essere riconosciuta attività socialmente utile a garantire l’equilibrio ecologico e in grado di esercitare un ruolo economico trasformando le risorse agrosilvopastorali in reddito; 2) stabilire un rapporto più positivo con le attività agricole: il diritto ad entrare in un fondo agricolo deve essere compensato da una ricaduta economica che riconosca che il selvatico – almeno in molti casi – ha utilizzato spazi e risorse alimentari che non sono ‘di nessuno’ o ‘gratuite’ ma che sono inserite in complessi di beni agrosilvopastorali che subiscono prelievi e danneggiamenti da parte dei selvatici.
Le associazioni venatorie FIDC, ANLC, ENALCACCIA, ANUU, CONFAVI) nella loro ‘posizione congiunta’ del 9 luglio sul testo unificato delle proposte di modifica alla 157/92 hanno riconosciuto che la fauna selvatica è una risorsa che deve servire a integrare il reddito agricolo. Un buon punto di partenza che speriamo si traduca in norme chiare e innovative. Le associazioni venatorie propongono di ampliare il ruolo dei cacciatori (e degli agricoltori muniti di licenza) nelle attività di controllo faunistico nonchè di l’elenco della fauna un tempo definita ‘nociva’ non oggetto di protezione. Si tratta di nutrie e piccioni che rappresentano veri e propri flagelli per l’agricoltura.
Gli ambientalisti vorrebbero che il controllo fosse eseguito solo da personale stipendiato, non rendendosi conto che certi squilibri implicano interventi che vanno al di là delle possibilità di guardiacaccia e guardiaparco. O paga Pantalone o non se ne fa nulla è la logica ‘verde’ del controllo faunistico. Un’altra proposta del mondo venatorio che non può che essere accolta positivamente riguarda l’istituzione delle aree protette. Esse non potrebbero più essere istituite qualora i proprietari o conduttori dei fondi agricoli rappresentanti la maggior parte del territorio interessato, manifestino il loro diniego. Significa democrazia, ma alla verdocrazia va di traverso.
Sulla base di quanto detto sul ruolo potenzialmente positivo dell’attività venatoria a favore del mantenimente della vitalità dello spazio rurale non si può poi non essere d’accordo anche su altri due punti: 1) che la percentuale di territorio agro-silvo-pastorale da precludere all’attività venatoria non debba superare il 30% (20% in Zona Alpi); 2) che le aree demaniali siano inserite nella programmazione faunistico venatoria eche quelle facenti parte della rete ecologica comunitaria “Rete NATURA 2000” continuano a far parte del territorio soggetto a programmazione faunistico venatoria. Considerato che la caccia, correttamente gestita, non solo non danneggia gli equilibri ecologici ma può anche contribuire a mantenerli, non ha nessun senso (se non quello di condurre una guerra ideologica) escludere l’attività venatoria su buona parte del territorio.
X Giovanni:c/incollo
Giovanni
Certo che è ridicolo:chi abortisce non lo fa mica per divertimento, per hobby, crudeltà, sadismo, perchè gode a uccidere!
DI SICURO NO!!MA NEL FRATTEMPO HAI UCCISO UN FUTURO BAMBINO(E NON E’ UN ANIMALE)!!
CONTINUO:
Portare un bambino a caccia vuole dire fare di tutto per renderlo totalmente insensibile, senza cuore, privo di umanità, per disumanizzarlo, per renderlo crudele e spietato.
La caccia è una cosa disumanissima, totalmente degradante e disumanizzante.
MA CHI TE LO HA DETTO???DA DOVE TI VENGONO QUESTE (per dirlo a modo tuo)”PERLE DI SAGGEZZA”??MI CONOSCI OPPURE FREQUENTI CACCIATORI PER PARLARE COSI???SONO SICURO CHE PARLI PURTROPPO PER PRECONCETTI!!!E L’ARTICOLO CHE HAI POSTATO SU TRADIZIONI VIOLENTE?PARLA DI CACCIA PER CASO??O MAGARI DI “GRAN THEFT AUTO SAN ANDREAS”???QUEL GIOCHINO (E CE NE SONO TANTI)DELLA PLAYSTATION DOVE HO VISTO MIO NIPOTE DI 11 ANNI GIOCARE,SU UN MEGASCHERMO AL PLASMA E AMMAZZAVA VECCHIETTE E USCIVA SANGUE DA TUTTE LE PARTI??DOPO AVER FATTO UNA SONORA LITIGATA CON MIA SORELLA GLI ABBIAMO SEQUASTRATO IL DISCHETTO!!!
Concludo dicendo che in Europa ci sono 7milioni di cacciatori e se fosse come dici tu Giovanni (in Turchia 2 milioni quindi 9milioni di cacciatori )dovremmo fare stragi tutti i giorni,ma dato che tutto cio’non avviene,tranne qualche incidente di caccia (dove tu GODI)i FATTI sconfessano tutte le tue teorie!!!
P.S:dimenticavo il moderatore ha ri-bannato il PROF. Sciuto, tuo grande amico perchè Forse ha ritenuto il suo linguaggio VIOLENTO E AGGRESSIVO!!!Io cacciatore a vita me la posso un po’RIDERE???(visto che qui il violento secondo te dovrei essere io???)
Aggiungo che il fatto che vi siano giovani che vanno a caccia è molto triste e preoccupante.
E’ una sciagura considerato che ciò implica la continuazione di quest’orrenda pratica, che implica più animali morti, più pericoli per gli esseri umani.
E’ segno del degrado della società in cui viviamo.
ancora, vincenzo???hai postato il delirio di un altro tizio??
accidenti, non demordi…
preferisco non pronunciarmi riguardo sta gente che scrive vergognose pro caccia, anzi addirittura pro fondamentalismi, pro liberalizzazione della caccia!
Mi è caduto lo sguardo suq eusta farse:
Si tratta di nutrie e piccioni che rappresentano veri e propri flagelli per l’agricoltura.
1) il tizio in questione dovrebbe imparare il rispeto per gli animali…il flegello sarà lui e quelli come lui!
2)nessun animale è un flagello
3) non stà nè in cielo nè in terra che per evitare qualche danno si uccidano animali
4)il solo pernsiero di voler uccidere-o voler fare uccidere- animali è disumano spregevole e mostruoso
5)le nutrie sono splendide e adorabili creature
6)se si vuole ridurre il numero di una specie, vano adottati metodi ecologici, non violenti, non crudenti, e UMANI
7)già attualmente, purtroppo, col l’attuale legge, alcune vergognose amministrazioni locali ordinano lo sterminio di alcune specie, col pretesto di danni, ma in realtà lo fanno per accontentare i cacciatori e permettere loro di sfogare la loro voglia di uccidere al di fuori della stagione di caccia
8)il flagello, il vero flagello sono i cacciatori, che sterminano brutalmente milioni di animali e creano danni e pericoli per gli esseri umani, causano ogni anno decine di feriti e persino alcuni morti, creano casi di allarme sociale, paura, spesso arrivano a minacciare le persone col fucile ecc..
insomma sono una vera SCIAGURA, una vera PIAGA…
“Considerato che la caccia, correttamente gestita, non solo non danneggia gli equilibri ecologici ma può anche contribuire a mantenerli, non ha nessun senso (se non quello di condurre una guerra ideologica) escludere l’attività venatoria su buona parte del territorio.”
veramente ridicolo!!!!c’è da farsi quattro risate…
ma da dove è preso quest’articolo??da un’orribile rivista di caccia??da uno squallido sito web pro caccia??
Ubriaco spara dalla finestra
In carcere 66enne di Orosei
Completamente ubriaco la notte scorsa ha sparato alcune fucilate dalla finestra della sua abitazione, fortunatamente senza colpire nessuno. Lo hanno bloccato e arrestato i carabinieri, dopo una segnalazione al 112
Completamente ubriaco la notte scorsa ha sparato alcune fucilate dalla finestra della sua abitazione, fortunatamente senza colpire nessuno.
Giovanni Maria Piredda, di 66 anni, di Orosei, poco dopo è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Siniscola e della Stazione di Sos Alinos per porto abusivo di armi, accensioni ed esplosioni pericolose ed ubriachezza.
Secondo la ricostruzione fornita dai militari, Piredda era addirittura in stato di semicoscienza per l’ubriachezza quando ha impugnato un fucile e ha sparato.
I Carabinieri sono stati informati da una telefonata giunta alla centrale operativa. Entrati in casa hanno rinvenuto sia il fucile da caccia a canna sovrapposta calibro 12, detenuto senza la prevista licenza, sia le due cartucce esplose ed altre munizioni. Piredda è stato assistito dai sanitari del 118 e quindi trasferito nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro.
Mercoledì 29 luglio 2009
E poi chi sarebbe il flagello????qualche innocuo animaletto che cerca solo di sopravvivere???
“L’arretratezza culturale degli ambientalisti italiani è sconcertante”
anche questa farse è davvero comica e ridicola!!!pare quasi una barzelletta!
l’arretratezza culturale è di chi ACCETTA LA CACCIA, semmai!è di chi non è contro la caccia!è di chi ha una visione del mondo orribilmente e vergognosamente antropocentrica!è di chi non crede nel rispetto degli animali, dei loro diritti, della loro dignità, della loro vita.
è di chi non è consapevole dei diritti degli animali!è di chi non si indigna, non inorridisce di fronte a quello che fanno i cacciatori!è di chi è indifferente alla violenza e alla crudeltà verso gli animali!è di chi non riconosce valore e importanza alla vita di ogni singolo animale…è di chi non capisce che gli animali sono esseri senzienti da rispettare, che sono SOGGETTI DI UNA VITA e non oggetti da usare per ogni scopo ignobile e riprovevole…
riferito a chi dice che “la caccia è una passione”…
la passione che si dovrebbe avere è quella di aiutare gli animali, salvarli, soccorrere animali feriti, sofferenti, in difficoltà…questa è una passione sana, etica, civile, umana, onorevole, encomiabile…
l’altra è disumana, squallida, immonda, malata, insana al 100%…
Scusami ma non capisco neanche il post del 66enne di Orosei!!Solo perchè l’arma rinventuta ara un (sovrapposto da caccia)detenuto illegalmente che me lo accomuni ai cacciatori??MA SCHERZIAMO???E se avesse avuto ILLEGALMENTE una pistola calibro 9 tutto OK???Ma ti rendi conto di quello che scrivi???QUELLO NON ERA UN CACCIATORE GIOVANNI DETENEVA SONO UN SOVRAPPOSTO DA CACCIA ILLEGALMENTE;E SE DETENEVA LO STESSO SOVRAPPOSTO MA SCRIVEVANO DA TIRO AL PIATTELLO??COSA AVRESTI SCRITTO?????
X Giovanni:C/incollo:
Giovanni
a te che scrivi queste cose mostruose rispondo:
w quando i cacciatori si sparano tra di loro, w gli incidenti di caccia, w quando i cacciatori restano colpiti dai loro proiettili, w quando restano vittime del loro sadico e disumano passatempo!!
non ti va bene?affari tuoi!!
la vostra perversione mi fà schifo!
E NOI SIAMO I SADICI E VIOLENTI???O SE TU IL REPRESSO E VIOLENTO???CHE STA SEDUTO DIETRO ALLA SCRIVANIA AD ASPETTARE IL PROSSIMO MORTO???
VERGOGNATI!!!
SI SIETE VOI I VIOLENTI, DATO CHE VOI AMMAZZATE!!
SIETE VOI I SADICI DATO CHE PROVATE GUSTO E PIACERE A UCCIDERE!!SIETE VOI CHE DITE DI AVERE LA PASSIONE PER AMMAZZARE ANIMALI INDIFESI!!!
SIETE VOI CHE SCRIVERE MOSTRUOSITA’ COME W LA CACCIA!!!SIETE VOI CHE SIETE CONTENTI SE SIETE RIUSCITI A AMMAZZARE VIGLIACCAMENTE DEI POVERI ANIMALI!!VERGOGNA, MILLE VOLTE VERGOGNA!!!!SIETE INFINITAMENTE VERGOGNOSI!!!!
TU NON STAI SEDUTO DIETRO LA SCRIVANIA, TU ADDIDITTURA VAI IN GIRO PER AMMAZZARE!!!TU TI ARMI PER AMMAZZARE, SPENDI SOLDI PER AMMAZZARE, SPENDI SOLDI IN LICENZE, ARMI ECC!!TU ASPETTI GLI ANIMALI PER AMMAZZARLI!!!VERGOGNA, PIU’ IN BASSO DI COSì NON SI PUO’ CADERE, DI PIU’ NON CI SI PUò ABBASSARE, PEGGIO DI COSì NON CI SI PUO’ COMPORTARE!!
QUELLO CHE HO SCRITTO IO, SE NON L’HAI CAPITO, E’ LA NATURALE CONSEGUENZA DELLE COSE MOSTRUOSE CHE VOI FATE E DITE!!
GUARDA DENTRO DI TE INVECE DI FARE LA MORALE AGLI ALTRI!!PER COME VI COMPORTATE VOI MERITESTE DI STARE IN CARCERE!!
C/incollo:
5)le nutrie sono splendide e adorabili creature
6)se si vuole ridurre il numero di una specie, vano adottati metodi ecologici, non violenti, non crudenti, e UMANI
Ho trovato la soluzione portiamole tutte a casa di giovanni ha ha ha ha!!!
Se i cacciatori si sparano tra di loro lui gode perchè due persone si sono per sbaglio ammazzate se è normale una persona del genere io non lo so?
Fatti vedere da uno bravo!
Ragazzi aiutiamolo!
fatti vedere tu da uno bravo dato che sei un pazzo sadico malato che passa il tempo a uccidere, che prova gusto piaceree soddisfazione a uccidere!!fatti curare da uno psichiatra, tu e tutti gli altri malati che passano il tempo ammazzando animali a fucilate!!!vergogna mille volte vergogna!!!
…nelle frasi di chi come voi cerca di difendere la caccia, non leggo altro che “l’ignoranza” di base su quale sia il vero valore della vita, a qualsiasi essere essa appartenga.
Quì non si tratta di essere violenti, non è questione di Cacciatore=Serial Killer, si tratta di comprendere cosa porta un essere umano a provare piacere nell’uccidere a fucilate un altro essere vivente; cos’è che c’è di più orribile di mettere fine improvvisamente ad una vita??? cosa c’è di più triste di mirare al cuore di un animale inerme, inconsapevole, puntare a quel cuore che batte proprio come il nostro e sparare???
La chiamate “Sport”, la spacciate come attività di chi “ama la natura”….. ma scherziamo?? chi trova piacevole passare del tempo a uccidere animali non ama la natura, ignora il dolore di quella vita che finisce!
Il fatto che si mangi carne non è citabile affatto da voi come una giustifica. La natura della vita ci porta a dover soddisfare i bisogni primari e necessari alla vita stessa. La ferocia di un leone che uccide la sua preda ha la sua dignità perchè la sua preda ha strumenti equivalenti ed è il naturale ciclo della vita, l’uomo che infligge sofferenza e morte solo per “sport” (nel caso della caccia ma anche per quello che concerne l’argomento pellicce e altri temi scottanti a riguardo) non ha alcuna dignità nell’ammazzare. L’animale è sempre innocente, l’uomo no.
Molti anni fa, mio padre era haimè un cacciatore venendo anche lui come alcuni di voi da una famiglia in cui si andava a caccia. Quando avevo ancora pochi anni mio padre al ritorno da una battuta porta a casa le sue vittime. Avevo visto quei corpicini inermi molte volte, ma quella volta mi voltai verso mio padre e gli chiesi con aria triste: “ma…li hai uccisi tu??” …mio padre smise di sorridere. Ancora oggi mi racconta che il mio sguardo mentre gli facevo quella domanda lo fece vergognare, non voleva più vedere quel disprezzo velato nei mie occhi verso di lui. Di lì a poco mio padre smise di andare a caccia. Il suo amore per me gli ha fatto CAPIRE.
Ho raccontato la mia storia perchè forse c’è ancora speranza, con gli anni, di “educare” il cuore delle persone a rispettare ogni forma di vita; Quello che manca è l’educazione all’EMPATIA, cioè comprendere e condividere il dolore e la sofferenza, bisogna cancellare l’incapacità di dargli valore solo perchè proviene da un animale… E’ SOLO IGNORANZA….. BRUTTA, OSTINATA, MALEDETTA IGNORANZA
“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale
si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.”
M. K. “Mahatma” Gandhi
………ah dimenticavo……. /\/\ LA CACCIA!!!
macchè godo!sei tu che godi per aver ucciso!!!
io semmai sono contento perchè chi è tanto crudele e malvagio finalmente è stato punito dal destino e almeno un pò di tutto il male gratuito che fà lo ha avuto indietro…almeno un pò di giustizia c’è stata!
ah, se non lo sai sono molte le persone che sono contente se i cacciatori si sparano…si chiama SENSO DI GIUSTIZIA, SENTIMENTO DI GIUSTIZIA…ma tu ovviamente non lo puoi minimamente capire!!
“ah, se non lo sai sono molte le persone che sono contente se i cacciatori si sparano…si chiama SENSO DI GIUSTIZIA, SENTIMENTO DI GIUSTIZIA…ma tu ovviamente non lo puoi minimamente capire!! ”
Il sentimento di giustizia mi viene nel momento in cui le persone come te vengono messe a tacere dai fatti, non se penso che due persone si sono ammazzate per sbaglio!!!
Ma tu sei fuori di testa!!!
Per fortuna sono poche le persone che la pensano come te perchè altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi!!!
Secondo me quelli come te sarebbero pronti a soccorrere un’animale ferito in mezzo a una strada invece di una persona(soprattutto se un cacciatore)!!!
Proponi argomentazioni SERIE e non limitarti ad offendere!!!
Lo sai che nelle aziende faunistico venatorie nonostante si pratichi la caccia quasi tutto l’anno le popolazioni di animali vivono tranquille in buon numero e chiunque può andare ad osservarle o a cacciarle?Pagando ovviamente!!!
Come mai? Forse perchè la caccia se ben gestita permette all’ambiente di essere sano?
E come mai invece in molti parchi con regime di protezione integrale (dove ci si limita non fare nulla se non a vietare e a vietare ancora)in cui si sono intascati solo i soldi non si vede nemmeno l’ombra di un selvatico e se si vede sono diventati talmente dipendenti dall’uomo che sembrano pecore di allevamento?Io voglio vedere gli animali liberi, selvatici difficili da avvicinare e ancor di più da prendere!!!
E’ facile dire “Voi ammazzate di quà voi ammazate di là, assassini, malati, perversi”
Voglio proprio vedere come rispondi ora!!!!
Come ho scritto altrove, non leggo i folli deliri di emanuele…già ho letto abbastanza le idiozie assolute che scrive…più che consigliargli un bravo medico non posso fare!I deliri dei cacciatori vanno semplicemente ignorati…
se gli si risponde potrebbero pensare che quello che dicono conti qualcosa!
SE LA NATURA FOSSE UN ALBERO:
I CACCIATORI:
Sarebbero coloro che potano curano ed aiutano l’albero a crescere per poi raccoglierne i frutti(la selvaggina)!!!
QUELLI COME GIOVANNI:
Sono coloro che si limtano a guardare la pianta senza fare niente e che si mangiano l’erba attorno senza potare e raccogliere frutti(selvaggina) che la pianta le dà!!!Ma non è tutto perchè se i frutti di nostro interesse (quindi la selvaggina) vengono minacciati da parassiti o da insetti nocivi(ad esempio le nutrie i topi alcuni predatori come le volpi che vanno ad arrecare danno alla sevaggina) pur di non fare niente si limitano a dire che è il ciclo naturale delle cose!!!
I BRACCONIERI:
Sono i ladri ed i vandali che oltre a rubare i frutti arrecano danni alla pianta spezzandone i rami in alcuni casi!!!
LE INDUSTRIE ED IL CEMENTO:
Sono coloro che arrecano danni irreparabili o in alcuni casi addirittura tagliano l’albero!!!
Con quessto esempio spero di aver chiariti la posizione dei cacciatori!!!
Caro Emanuele
SE LA NATURA FOSSE UN ALBERO:
I CACCIATORI:
Sarebbero coloro che si autoconvincono di saper potare un albero ma, togli qui e togli lì senza reinnestare nulla, rimane solo il tronco. E’ quello che fate perchè quando un cacciatore spara, oltre a seminare piombo, lasciare la cartuccia per terra, disturbare il vicinato ed ovvimanete uccidere, non reimmette nula di quello che sottrae brutalmente alla natura.
Spesso domando ai cacciatori se il contenuto delle loro affermazioni è tale perchè sono convinti di quello che dicono o perchè cercano di trarre in inganno il loro interlocutore.
Ovviamente la risposta più ovvia è l’insulto o l’etichettatura tipo pseudo-ambientalista, pseudo-qua, pseudo-la.
Non siete tutori dell’ambiente perlomeno per come è regolamentata ora la pratica venatoria e soprattutto per come è praticata…senza controlli e con proclami sensazionalistici di future invasioni di ungulati o simili.
Caro Settimio noi non siamo autoconvinti ci sono i dati alla mano secondo cui alcune aziende faunistico venatorie vantino una salute inegugliabile dal punto di vista dei selvatici e del paesaggio!!
Se non lo sai in questi veri e propri parchi in cui la sola attività è quella venatoria e paesaggistica la presenza di animali SELVATICI è di gran lunga superiore E BEN GESTITA a qualsiasi parco nazionale!!!
Ovviamente come in agricoltura c’è il contadino ciuccio e c’è quello bravo ma la pianta alla fina cresce sempre bene!!!
Infatti la caccia indiscriminata è da condannare ed i cacciatori lo sanno bene!!!
Fosse per me l’Italia la farei diventare tutta una grande azienda faunistico venatoria!!!
Sai che bello!!!
Nessuno potrebbe fare più nessuna attività se non la caccia la pesca la pastorizia allevamento sostenibile trekking ecc ecc ci sarebbero molti più animali selvatici perchè il tutto sarebbe super controllato ed in fine la cosa più bella sarà che non si potranno più costruire case su case e la dove ci sono i boschi ci sarnno ancora i boschi!!!Io sono per lo sviluppo sostenibile!!!
In italia purtroppo si sà che più si vieta più si và inevitabilmente nell’illegalità perchè è la natura della maggior parte degli italiani, quindi, il vostro interesse è il nostro ed è quello di difendere l’ambiente!!!
Se aboliamo la caccia siamo punto e a capo!!!
Il discorso è logico è così facile!!!
Io l’ho detto fin dall’inizio che è inutile farci la guerra!!!
Lettera di un cacciatore pentito(incredibile ma ogni tanto qualcuno rinsavisce).
http://www.animalieanimali.it/ln_articolo_home.asp?serie=230&novita=44709
25 agosto 2009 – Salve chi vi scrive e’ una persona di mezza eta’ che e’ stato un cacciatore per 40 anni, adesso sono 4 anni che non partecipo piu’ a questa mattanza incredibile che molti chiamano sport, pero’ se posso permettermi di fare una critica a voi difensori degli animali(tutti) intanto bisognerebbe essere almeno vegetariani, perche’ quando andavo ancora a caccia molti che erano contro poi pero’ gli uccellini i fagiani e le lepri erano molto contenti di mangiarli, ma non voglio fare questa critica come fanno i cacciatori che rilanciano questa accusa quando vengono criticati ma invece vorrei da voi vip una azione molto piu’ decisa contro l’attivita’ venatoria’ forse non vi rendete conto di cosa succede nella caccia’non lo sapete oppure conviene chiudere gli occhi’ vi faccio solo un esempio’ i tordi e altre specie da richiamo vengono tenuti in gabbia per tutta la vita e per farli cantare di piu’ al momento giusto gli vengono dati degli ormoni, e questi poi li faranno vivere molto meno.
Ma lo sapete che nel giorno della preapertura vengono uccise il 90 per cento delle tortore, avolte mi domando ma questi delle varie leghe dalla protezione animali le sanno queste cose.
Ma lo sapete che avendo limitato l’apertura della caccia in un solo giorno e a 2-3 specie di selvaggina quelle specie sono condannate tutte in un solo giorno alla morte certa, allora se proprio non e’ possibile eliminare la caccia, non era meglio aprirla a tutte le specie insieme cosi’ che anche le altre avrebbero avuto una chanche in piu’. Comunque confido nella vostra buona volonta’ vi saluto e vi ringrazio.
E poi nonostante tutto quello che fanno non si dovrebbe sperare che si sparino e che spariscano il prima possibile dalla faccia della Terra???ma per favore, basta col buonismo verso certa gentaglia orribile e vergognosa!
Da sottolineare che per colpa di politici complici dei cacciatori più estremisti che epr ani hanno permesso lo sterminio di specie protette (tramite deroghe e leggi regionali) l’Unione Europea sta per condannarci a pagare salate multe!Le paghino i cacciatori e i loro complici, e nong li italiani, che ripudiano e odiano la caccia e i cacciatori!
10 “SE”AD UN CACCIATORE
1
SE andassi a caccia senza fucile e senza cani, tu, da solo, ad attendere per ore l’arrivo della tua preda, e con un balzo fulmineo, riuscissi a catturarla, ti direi…
mi dispiace per l’animaletto ke hai preso, ma sei stato bravo!
2
SE mi dicessi ke vai a caccia per portar cibo ai tuoi figli, direi…
ok, è giusto!
ma la caccia è uno sport assai costoso, e con quello ke spendi, puoi comprare molto più cibo di quanti animali riesci ad uccidere in una stagione….
3
SE riuscissi a dirmi ke differenza c’è tra un omicidio colposo, avvenuto in un qualsiasi contesto, e tu ke se per errore spari a morte ad un essere umano, mentre sei a caccia, col tuo fucile, te la cavi con poco, perkè in quel caso viene definito solo un tragico “incidente di caccia”, ti direi…
non fartene una colpa se hai ucciso un uomo!
4
SE vedessi i tuoi cani, scorrazzare felici insieme a te, tutto l’anno, anzikè sapere ke quando la caccia è kiusa li lasci vivere legati a una catena, in box stretti, o squallidi recinti, se ti sentissi parlare con loro, con tono affettuoso, se ti vedessi fargli una carezza,se non sapessi ke quando ti rivolgi a loro è solo per dargli un comando, se non vedessi ke li usi come “stumenti” da caccia…
ti direi ke ami i tuoi cani, come io amo i miei….
5
SE mi spiegassi il perkè, tu puoi svegliarmi all’alba, con i tuoi spari, mentre se io accendessi di notte, l’impianto hi-fi a tutto volume, potrei essere denunciata per skiamazzi notturni… ti direi,
svegliami pure, pazienza…
6
SE mi dicessi perkè è giusto ke devo aver paura a fare una passeggiata nei prati intorno casa mia, all’imbrunire, visto potresti uccidermi per errore, scambiandomi a distanza per una delle tue prede, ti direi…
ok, resterò a casa, durante la stagione di caccia…
7
SE potessi avere l’assoluta certezza di ritrovare i miei animali, sani e salvi, dentro il mio giardino, perkè tu, o un altro cacciatore senza scrupoli, non sareste mai capaci di sparargli addosso solo per divertimento o per sfida, direi…
posso andare a lavorare tranquilla…
8
SE riuscissi a metterti per un attimo nei panni degli animali ai quali hai sparato e ke forse non hai neppure ucciso, lasciandoli agonizzanti ad attendere la morte, ti kiederei…
hai mai pensato come ti sentiresti se qualcuno facesse la stessa cosa a te o ai tuoi figli?
9
SE fossi certa ke quando il tuo cane da caccia diventerà vekkio, e non sarà più in grado di “lavorare” bene, resterà comunque al tuo fianco, sino all’ultimo giorno della sua vita e non verrà abbandonato o ucciso da un colpo di fucile ke tu stesso gli sparerai, direi…
meno male, povero cane, gli è finita bene!
10
SE riuscirai a rispondere in maniera concreta ad uno solo di questi SE, se riuscirai a darmi una motivazione valida a tutto ciò ke ti ho kiesto, senza aggirare gli ostacoli,allora ti dirò….
ok, hai vinto tu, buona caccia…
ma… SE così non fosse……
non volermene se tutte le volte ke sento gli spari del tuo fucile, e penso ke probabilmente hai ucciso o ferito un povero animale innocente, e ricordandomi ke neppure sai darmi alcuna risposta a tutto ciò ke ti ho kiesto, grido, ad alta voce……
BASTARDOOOOOOOO!!!!
Risposte ad i:
10 “SE”AD UN CACCIATORE
1
SE andassi a caccia senza fucile e senza cani, tu, da solo, ad attendere per ore l’arrivo della tua preda, e con un balzo fulmineo, riuscissi a catturarla, ti direi…
mi dispiace per l’animaletto ke hai preso, ma sei stato bravo!
Risp.
Se la legge sulla caccia mi imponesse la cosa che mi stai dicendo, io pur di andare a caccia lo farei tranquillamente a mani nude!!! Ma tant’è che anche gli uomini primitivi usavano almeno l’arco per prendere perfino gli elefanti!!!
2
SE mi dicessi ke vai a caccia per portar cibo ai tuoi figli, direi…
ok, è giusto!
ma la caccia è uno sport assai costoso, e con quello ke spendi, puoi comprare molto più cibo di quanti animali riesci ad uccidere in una stagione….
Risp.
E’ assolutamente vero!Ma è anche costoso andare a vedere una partita o farsi una vacanza!!!Tutte cose non necessarie alla sopravvivenza che uccidono comunque tanti animali a meno che dove c’erano i campi da calcio o i villaggi turistici ci sia il deserto…eppure…!!!
3
SE riuscissi a dirmi ke differenza c’è tra un omicidio colposo, avvenuto in un qualsiasi contesto, e tu ke se per errore spari a morte ad un essere umano, mentre sei a caccia, col tuo fucile, te la cavi con poco, perkè in quel caso viene definito solo un tragico “incidente di caccia”, ti direi…
non fartene una colpa se hai ucciso un uomo!
Risp.
Nessuna differenza per me!Io condannerei i cacciatori al pari di quelli che ubriachi in auto uccidono qualcuno!!!Ovviamente è una mia opinione!!!!Comunque non sono ferrato al proposito ma se la legge fosse così permissiva andrebbe rivista!!!Ovviamente solo la parte di legge che riguarda questo!!!
4
SE vedessi i tuoi cani, scorrazzare felici insieme a te, tutto l’anno, anzikè sapere ke quando la caccia è kiusa li lasci vivere legati a una catena, in box stretti, o squallidi recinti, se ti sentissi parlare con loro, con tono affettuoso, se ti vedessi fargli una carezza,se non sapessi ke quando ti rivolgi a loro è solo per dargli un comando, se non vedessi ke li usi come “stumenti” da caccia…
ti direi ke ami i tuoi cani, come io amo i miei….
Risp.
Lo farei volentieri ma purtroppo la legge non me lo permette!!!Infatti per le razze da caccia non è concesso uscire liberamente tutto l’anno quindi ci va di mezzo il cane, il cacciatore e anche chiunque possiede un cane di razza definita da CACCIA!!!Infatti CHIUNQUE viene sorpreso in un bosco fuori periodo venatorio con un cane di razza definita da CACCIA rischia multe pesanti (anche i non cacciatori)!!!Poi non vedo perchè addestrarli
a fare cose strane bizzarre e assurde e contro natura TIPO LAVARSI DENTI,CAMMINARE SU DUE ZAMPE ECC.. sia diverso dall’insegnare il cane alla caccia cosa che è nel suo DNA!!!Per quanto riguarda i recinti sono d’accordo con te perchè il cane deve avere i suoi spazi però è sempre un cane e di certo in casa o nel mio letto non ce lo faccio stare!!!Piuttosto non lo prendo!!!
Secondo me infatti prima di possedere un cane bisognerebbe almeno degnarsi di vedere in che condizioni vivrà perchè è un impegno serio che dura molti anni!!!Ma questo ovviamente è un aspetto soggettivo che riguarda tutta la popolazione come anche l’affettuosità che è soggettiva infatti ci sono molte persone che amano e giocano con i loro cani da caccia come ce ne sono molte altre (anche non cacciatori)che li maltrattano!!
5
SE mi spiegassi il perkè, tu puoi svegliarmi all’alba, con i tuoi spari, mentre se io accendessi di notte, l’impianto hi-fi a tutto volume, potrei essere denunciata per skiamazzi notturni… ti direi,
svegliami pure, pazienza…
Risp.
Per legge!!!Per lo stesso motivo per cui le discoteche possono fare casino e tenermi sveglio fino alle 5 di notte quando dovrei svegliarmi io!!!Non tutti hanno la fortuna di vivere in campagna!!!Te la cederei volentieri la mia casa di Milano dove sotto c’è un disco pub cosi tu saresti libera di accendere lo stereo di notte ed io sarei libero di andare a caccia!!!
6
SE mi dicessi perkè è giusto ke devo aver paura a fare una passeggiata nei prati intorno casa mia, all’imbrunire, visto potresti uccidermi per errore, scambiandomi a distanza per una delle tue prede, ti direi…
ok, resterò a casa, durante la stagione di caccia…
Risp.
Non c’è nessun bisogno di avere paura!!!Non è giusto avere paura!!!L’allarmismo lo hanno creato gli animalisti!!!Gli incidenti capitano anche in macchina o in casa anzi e assai più probabile che si faccia un incidente in auto recandosi nel parco o nel prato piuttosto che si venga sparati da un cacciatore!!!Io da cacciatore sò che non si corre nessun rischio o almeno è molto inferiore a tutti gli altri!
Se poi si ha paura di essere morsi da una vipera o di essere sbranati da un branco di cani randagi(dato che la probabilità di essere sparati è ancora inferiore a queste) allora non andiamo più nei boschi indipendentemente dai cacciatori!!!
7
SE potessi avere l’assoluta certezza di ritrovare i miei animali, sani e salvi, dentro il mio giardino, perkè tu, o un altro cacciatore senza scrupoli, non sareste mai capaci di sparargli addosso solo per divertimento o per sfida, direi…
posso andare a lavorare tranquilla…
Risp.
Al lavoro potresti andare tranquilla se non ci fossero le teste di C@££o!Quelli infatti rientrano nella categoria che più odio perchè non rispettano le leggi e non se ne fregano di niente e di nessuno screditando i VERI CACCIATORI e per essere precisi non dovresti avere fiducia nemmeno del vicino di casa perchè se venisse disturbato dai vostri animaletti e avesse una testa di C@££O non so cosa potrebbe succedere!
8
SE riuscissi a metterti per un attimo nei panni degli animali ai quali hai sparato e ke forse non hai neppure ucciso, lasciandoli agonizzanti ad attendere la morte, ti kiederei…
hai mai pensato come ti sentiresti se qualcuno facesse la stessa cosa a te o ai tuoi figli?
Risp.
Mi ci metto eccome!!!Preferirei molto morire da beccaccia o da cinghiale per mano di un Signor cacciatore dopo aver vissuto una vita in libertà piuttosto che finire come un maiale chiuso in un box e condannato a morire tra le quattro mura di un mattatoio!!!
9
SE fossi certa ke quando il tuo cane da caccia diventerà vekkio, e non sarà più in grado di “lavorare” bene, resterà comunque al tuo fianco, sino all’ultimo giorno della sua vita e non verrà abbandonato o ucciso da un colpo di fucile ke tu stesso gli sparerai, direi…
meno male, povero cane, gli è finita bene!
Risp.
Ma chi tel’ha detta questa cosa?Tutti i VERI CACCIATORI amano i loro cani fino alla fine!!!Di certo se devo vedere soffrire il mio cane vecchio e malato e destinato a morire di li a poco preferirei io sopprimerlo con una siringa e non farlo fare al veterinario o con una fucilata!!!Tutti quelli che lo faranno se ne assumeranno le responsabiltà al pari di chi stanco del suo cane lo abbandona in autostrada!!!
10
SE riuscirai a rispondere in maniera concreta ad uno solo di questi SE, se riuscirai a darmi una motivazione valida a tutto ciò ke ti ho kiesto, senza aggirare gli ostacoli,allora ti dirò….
ok, hai vinto tu, buona caccia…
Risp.
Comunque non si dice buona caccia ma “IN BOCCA AL LUPO”!!!
In fine mi piacerebbe sapere chi ha scritto questa cosa così da mandarle le risposte ed avere un confronto VERO!!!
Se queste risposte non ti sembrano concrete esaurienti o tendono aggiramenti di ostacoli allora cortesemente dimmi dove non lo sono e ne riparleremo!!!
Buona vita!!!
(ho fatto copia/incolla perchè lo condivido, non l’ho scritto io)
Ecco qaunto ha scritto in una pagina web un altro cacciatore rinsavito, pentito:
In un momento come quello attuale avrei compiuto tranquillamente il mio gesto di pentito senza crearmi poi tanti problemi di conflittualità nel mio modo di relazionarmi con gli amici. Non è facile abbandonare il mondo della caccia, delle armi, del sentirsi padrone assoluto della vita degli animali. E’ comunque una rinuncia che si compie perché rappresenta un passo all’indietro rispetto al personaggio in cui ti eri immedesimato ed alla cultura che questo suo proporsi ostentava. Una cultura di forza, violenza, prevaricazione spesso spacciata per amore nei confronti della natura il momento in cui si parlava di ripopolamenti e di contenimenti della selvaggina in eccedenza.
Tutte balle. Al momento opportuno si uccide e basta. E scorre il sangue che ti sporca le mani e ti macchia l’anima per sempre, in modo indelebile.
Sono nato e vissuto in una casa dove sin da bambino vedevo mio padre prepararsi le cartucce con la bilancina, le polveri, gli inneschi, i bossoli, le borre ed i pallini. Sapevo già ad otto anni quali polveri erano adatte al freddo ed alla tramontana e quali al caldo ed allo scirocco. Conoscevo dosi e diametro dei pallini a seconda del tipo di selvatico da abbattere già a dieci anni. Ho avuto in regalo il mio primo fucile a 12 anni, un tronchetto Beretta pieghevole cal. 28 ad un solo colpo.
E dopo 25 anni di caccia trascorsi facendo su e giù dall’Umbria alle Marche al Lazio ed alla Toscana con il bagagliaio dell’auto carico di migliaia di cartucce, dopo una quantità infinità di animali sulla coscienza….ho deciso un bel giorno che non avrei più ucciso alcun genere di animale.
Ho appeso ben sei fucili da caccia al chiodo. Ma anche dodici fucili subacquei perché ero apneista appassionato, completando l’opera con la cessazione totale della raccolta di insetti in quanto il mio hobby preferito era quello di cercarli, catturarli, ucciderli con il cloroformio e collezionarli con lo spillo nelle scatole entomologiche.
Di questa persona non è rimasta più traccia. Ho cancellato questo mio trascorso chiuso nella metà degli anni 80 tentando di dimenticarlo, ripagando in mille modi possibili il debito che devo a Madre Natura.
Quel tizio che si è ravveduto evidentemente aveva ancora dentro di sè un minimo di umanità, di coscienza e di intelligenza.Non era del tutto perso, degenerato.
Giovanni non perdere tempo prezioso, come anche Stelvio Sciuto ti consiglia di fare. Loro non cambieranno idea, noi neppure. Loro sono sempre di meno, noi sempre di più. La novità del DDL orsi e la famosa foto del bambino accanto ad un fucile, sono stati, in un certo senso, benzina sul fuoco delle coscienze degli italiani. Tempo al tempo. I tuoi sforzi verranno ripagati con gli interessi.
Qui nessuno vuole fare cambiare idea a nessun altro!!!
Qui si tratta di tollerare chi pratica una passione sport o come lo volete chiamare come tutti gli altri!!!
Ma vi pensate che gli stadi o le altre strutture per lo sport li fanno in aria???
Ma vi siete almeno chiesti che impatto ha uno stadio sull’ecosistema???
Solo perchè uno spara direttamente ad un animale non significa sterminarne un’intera specie e non significa sparare su una specie in via di estinzione!!!
E’ vero spariamo agli animali e allora???
Per me gli stadi allora dovrebbero essere buttati tutti giù smantellati e ripulito tutto!Andrebbero piantati gli alberi cosi ci sarebbero di nuovo gli animali che purtroppo per uno stadio di M£%§A non ci sono più!!!
Allora che facciamo odiamo il calcio perchè lo stadio che hanno costruito ha ucciso tutta le fauna e l’habitat che li c’era????
Io ci stò perchè personalmente odio il calcio perchè è uno schiaffo morale alla povertà ed alla dignità umana!!!Vedere undici uomini i boxer che corrono dietro una palla è una vera e propria stro..ata!!!
Ma che devo fare???
Devo dire come voi aboliamo il calcio o la caccia???
No!!!Perchè per me è sicuramente più importante un bosco di uno stadio ma fatto sta che lo tollero come tollero il tennis, le mega piscine olimpioniche, ecc ecc…Solo perchè non ammazzano fisicamente gli animali non significa che non lo fanno o sbaglio???
Il rispetto per gli animali lo si ha se si rispetta l’ambiente in cui vivono perchè anche se ne ammazzo qualcuno quella specie lì ci vivra per tutti i secoli dei secoli e di certo non si estinguerà per colpa mia!!!
Penso che questo sia un ragionamento logico che tutti dovrebbero capire!!!
si ma infatti evito di leggere i deliri di quei pazzi invasati malati di mente che passano il tempo a ammazzare creature inermi indifese e innocenti, che godono pure nel farlo e talvolta sono talmente fuori di testa da credere che sia un loro diritto uccidere!
GIovanni, ti prego di smetterla di esprimerti in questo modo o sarò costretto a cancellare tutti i tuoi commenti. Questo è un posto dove ci si deve esprimere e confrontare civilmente. Grazie
non mi pare che loro si esprimano in modo diverso…almeno noi abbiamo ottimi motivi per farlo…
Spero tanto che la caccia venga abolita cosi tutti voi animalisti sarete felici e tutti noi ormai ex cacciatori moriremo dentro per la vita che ci è stata tolta!!!
Poi arriveranno i cinghiali nelle vostre campagne e distruggeranno in una notte il lavoro di un anno!Le citta sarano invase da orde di storni piccioni gazze cornacchie gabbiani che ovviamente aumenteranno in modo esponenziale insieme alle nutrie che scavando gallerie negli argini dei fiumi li indeboliranno facendoli collassare alla prima piena!!!
Ci saranno morti ovunque ed i gabbiani le gazze ed i corvi saranno felici di assaporare le nostre carni!!!
Poi sarà la volta del bestiame che si ammalerà per le gravi malattie che sono inevitabili con un tale sovraffollamento di animali opportunisti!Interi allevamenti saranno sterminati con coseguente collasso del mercato della carne e di tutti i suoi derivati!!!Le specie ormai in estinzione finiranno di estinguersi x le malattie e per il poco adattamento!!!
Visto questo fallimento cresceranno a dismisura i vegani che x scelta e non, saranno costretti a mangiare solo verdure per la loro sicurezza!!!
In fine l’uomo che sopravviverà sarà un uomo puro che mangerà solo vegetali!!!
Poi si evolverà una razza nuova che ancora non esiste ma che paragonerà l’omicidio all’uccisione delle piante nasceranno così i VEGETALISTI che vivranno di sola acqua e frutti senza però uccidere i preziosi semi senza toccare i legumi unica fonte di proteine non animali perchè per loro uccidere un seme equivale ad uccidere una pianta !!!
Solo allora ci si renderà conto che era meglio lasciare le cose com’erano ma ormai sarà troppo tardi e l’uomo finirà e con la sua fine la terra tornerà verde e rigogliosa la vegetazione ricoprirà le citta ormai deserte e gli animalisti prima ed i vegetalisti poi, avranno raggiunto il loro scopo segreto DISTRUGGERE L’UMANITA’!!!
P.S. gli animali continueranno a sopravvivere anche cibandosi degli umani che pur di non ucciderli non si difenderanno e moriranno sotto le loro fauci!!!
Quindi l’uomo potrebbe estinguersi anche prima dell’avvento dei vegetalisti!!!
Sono assolutamente d’accordo con la prima frase che hai scritto!!
In attesa che la cacia venga abolita, michele, smettila di andare a caccia!!!O non sei capace???che è, una droga la caccia???dà dipendenza??dopo 1 pò non si riesce a farne a meno???
nn limitiamoci a chiedere l’abolizione totale della caccia, ma anche l’eliminazione dei macelli e il divieto degli allevamenti x animali da pelliccia!
cacciatori, pellicciai e macellai sono mestieri che vanno banditi. anche la pesca andrebbe cancellata.
l’essere umano, dopo aver gestito x secoli male le risorse ambientali e naturali del ns pianeta, dopo aver rotto ecosistemi delicatissimi mediante bieche politiche di deforestazione, di inquinamento intensivo, di urbanizzazione selvaggia e qnt’altro, beh, fa proprio ridere (+ pena e rabbia) vedere certa gente puntare il dito contro ambientalisti e animalisti accusandoli di provocare dissesti innaturali e apocalittiche invasioni di cinghiali, malattie terrificanti, estinzioni fantascientifiche, ecc! che odiosa grettezza e che cieca ignoranza in simili commenti…
beh allora, chi deve pagare il costo di scelte aberranti e sbagliate? gli animali?
CONCORDO AL 100%!
la caccia è il mio stile di vita, è il mio essere, è la mia passione….è vero, da dipendenza xchè io da quando sono nato l’ho subito amata.
E dal momento che la caccia in Italia è legalmente consentita vomitare pensieri e “sentenze” assurde nei confronti dei cacciatori é a dir poco fuori luogo. Esprimere la propria opinione è un diritto sacrosanto (ci mancherebbe, siamo un paese democratico) ma il confronto deve sempre rimanere nei confini del rispetto reciproco fra due soggetti che la pensano diversamente. Lei caro Sig. Giovanni si esprime al limite della querela, potrà essere contro la caccia ma augurarsi che i cacciatori muoiano sparandosi l’uno contro l’altro e come se io mi augurassi che a suo figlio (se ce l’ha) venga diagnosticato un cancro in fase terminale….ecco, vede, io non riesco ad augurarle questo, xchè se anche non la pensa come me, io la rispetto.
La caccia è legalmente consentita, punto e basta.
Basta con la demagogia che i cacciatori sparano a tutto ciò che si muove, che uccidono i propri cani quanto non sono più in grado di cacciare (chi abbandona i cani in autostrada non è il cacciatore, ma il vicino della porta accanto che non vuole più tenersi il cucciolo ormai troppo cresciuto) che sparano a specie protette (lo stambecco è particolarmente protetto in Italia ed è cacciabile in Svizzera, a 30 metri dal confine italiano ma nessuno si strappa i capelli per questo) , che tutti i cittadini italiani devono pagare multe comunitarie in materia di caccia (essere in infrazione non vuol dire essere già stati sanzionati, vuol dire cercare di porre riparo all’infrazione per non far scattare la sanzione – questa è quanto prevede la Comunità Europea, esimio Sig. Giovanni)
Io non sono un pazzo, uno squilibrato o un serial killer (non avrei ottenuto il porto d’armi) ma un onesto cittadino che paga le tasse……è vero, provo un istinto atavico nel cacciare ed uccidere la preda (che naturalemente mangio con tutta la mia famiglia per procurarmi quel BORBORIGMO INTESTINALE così tanto caro al quel picantropo di cui non voglio pronunciare neanche il nome), ma questo è il retaggio dell’evoluzione dell’uomo preistorico…..che, fortuna per lui, per crescere e far espandere la propria specie ha smesso di mangiare radici ed erba e si è messo a cacciare succulenta carne animale.
Ma chi l’ha detto che spariamo a tutto quello che ci pare ?? io sparo alle specie legalmente consentite e basta !!!!
Diversamente uno è un bracconiere, ma chi è bracconiere non ha quasi mai il porto d’armi e men che meno la licenza di caccia !!! Questi dovete criticare, non noi !!!
Paragonare la caccia ad uno stupro poi….questa veramente pare uscita dalla bocca di un…..e non lo voglio dire xchè poi mi abbasserei al suo stesso livello, Sig. Giovanni……che saluto cordialmente…..
ps: io per guadagnarmi da vivere tento di salvare con i miei colleghi tutti i giorni la vita dei bambini….
TI ABBASSERESTI AL MIO LIVELLO??IL TUO DI LIVELLO E’ INFIMO, NULLO, E’ SOTTO ZERO!!IL LIVELLO DI VOI CHE VIGLIACCAMENTE DISUMANAMENTE CRUDELMENTE BRUTALMENTE AMMAZZATE A FUCILATE ANIMALI INDIFESI E’ SOTTO ZERO!!!VERGOGNA MILLE VOLTE VERGOGNA!!!
IL LIVELLO MIO E DI TUTTE LE PERSONE NORMALE DOTATE DI ETICA, DI UN CUORE, DI UMANITA’ DI UN CERVELLO, DEL SENSO DEL RISPETTO PER GLI ALTRI(DI QUALCUNQUE SPECIE), DEL RISPETTO PER LA LORO VITA, E’ INFINITAMENETE PIU ALTO DI QUELLO DEGLI IGNOBILI SPARATORI MASSACRATORI CHE SI DIVERTONO A UCCIDERE!
complimenti vivissimi per la libertà di parola e democrazia che date a chi non la pensa come voi.
bravini proprio……
BAT21, perchè dici questo?
vedo che c’è la censura…e dire che in alcuni commenti mi ero molto moderato…
anche il commento in cui avevo riportato il fatto che un cacciatore ha centrato le mura di una casa, cancellato?non si possono riportare dei fatti?
e quello in cui commentavo la frase del signor bat21 in cui costui afferma che i suoi sono istinti?
ho solo commentato una sua frase!
per cacciastop:
le faccio notare che quand’anche i cacciatori si esprimono in toni civili, i contenuti che esprimono e i messaggi che mandano sono tutto fuorchè civili!
sono messaggi dai contenuti violenti e totalmente incivili!
Giovanni, io capisco la tua indignazione contro chi pensa che uccidere animali sia normale ma su questo blog del WWF non puoi assolutamente continuare ad esprimerti lanciando offese ed invettive. Tra l’altro, i cacciatori che scrivono su questo blog generalmente sono i più civili…
mi sa che nn la capisci proprio la sua indignazione. la pulizia formale del linguaggio è + grave della pesantezza dei contenuti che i cacciatori spiattellano qui con orgoglioso proselitismo? :-O
davvero pensi che in qs spazio i cacciatori siano + civili di una persona DAVVERO indignata x quanto certa gentaglia va asserendo?
trattasi forse di un blog bigotto?
o pilotato? nel senso che lo scopo è quello di premiare chi è + tollerante? …ma, mi chiedo, il tema nn è forse quello della caccia? e la tolleranza secondo te ha qlcosa a che fare con qs tema? e se la risposta è si: pensi che un assassino sia un essere tollerante?
ultima domanda: xchè ti fai chiamare “cacciastop”???
spero di nn aver usato un linguaggio troppo “sopralerighe”! :S
di nuovo non posso che concordare al 100% con flavia!
puntualizzo:uccidere brutalmente barbaramente crudelmente animali per un idiota e folle divertimento!
“Il sentimento di giustizia mi viene nel momento in cui le persone come te vengono messe a tacere dai fatti”
Ti ricordi caro Giovanni quando ti ho scritto questa frase???
Ah che bello finalmente ti hanno messo un po il freno!!!
Scusatemi per lo sfogo ma non ne potevo più di sentire tutte le offese gratuite di Giovanni!!!
caro Sig. Giovanni,
lei mi dica per quale motivo i cacciatori civili si esprimo in toni incivili; mi dica cosa c’è di incivile nel mio post: forse il fatto che non la penso come lei ?
questa è democrazia, non inciviltà; incivile è lei che urla nel web e quando dice che si contiene nei commenti mi viene propri da ridere……paragonare un cacciatore ad uno stupratore può solo esere il pensiero di una persona per così dire, mentalmente instabile.Punto e basta.
Io d’inverno anzichè comprarmi il pollo al supermercato mangio la carne che riesco a cacciare con la differenza che la selvaggina la chance di sopravvivenza ce l’ha, il pollo no.
Se poi ha qualcosa da ridire sul mio istinto atavico questo è un problema suo, non mio…..e se il moderatore continua a censurarla vuol proprio dire che lei di civile non ha neanche l’aria che respira.
Lei dovrebbe allora considerare incivili tutte quelle persone – bambini, adulti ed anziani – che mangiano carne, pesce, cioccolata etc…. cioè tutti quei cibi che contengono sostanze di origine animale; tutti quelli che indossano capi di abbigliamento e scarpe in pelle; tutti quelli che di mestiere fanno i derattizzatori; tutti quelli che coltivano tabacco (magari lei fuma anche) che irrorano la terra di pesticidi che sterminano intere colonie di fauna selvatica (le posso anche mandare la foto)…..tutti quelli che giocano a tennis e che magari non sanno che le corde delle proprie racchete sono fatte di budello animale…..potrei stare quà tutto il pomeriggio a portarle dei casi in cui molteplici attività che noi consideriamo normali si realizzano con l’uccisione di animali……ma so benissimo che con un estremista animalista sprecherei i il mio tempo…..per lei l’unico male è la caccia e chi la pratica……..evidentemente nella vita non ha nulla di più buono da fare…..vada in un bosco, faccia come me che a caccia chiusa lo vado a ripulire dai rifiuti lasciati dalla cosidetta gente civile……se vuol essere la primadonna di questo forum porti argomenti più interessanti………ultima cosa, è molto più umano uccidere un animale con una fucilata che scannato, bastonato o con una scarica di corrente……..ed io non sono uno sparatore, sono un cacciatore che uccide per istinto e non per divertimento…..ma lei che non è cacciatore questo non lo può capire……
Concordo pienamente tutti noi cacciatori o almeno molti di noi quando la caccia è chiusa si danno da fare e si dedicano ancor più in modo serio e concreto per aiutare l’ambiente ad essere sano!!!
Una cosa seria si potrebbe fare coalizzandoci e chiedendo più sviluppo sostenibile perchè gli estremismi non fanno mai bene!!!
l’ambiente può difenderlo chiunque…e soprattutto non c’entra nulla difendere l’ambiente con il fatto di massacrare brutalmente animali a fucilate per divertimento/hobby(ovvero per pura crudeltà, malvagità ecc)
se volete difendere l’ambiente difendetelo e lasciate in pace gli animali!
il pensiero di una persona manetlamente instabile è dire che voi non fate nulla di male a massacrare animali, è dire che uccidere per “passione” va bene, è dire che voi siete ambientalisti e amate la natura, è che il vostro divertimento è qualcosa di normale e accettabile o che addirittura voi avete il diritto(!) di uccidere per divertimento.
insomma i vostri pensieri sono quelli di persone mantalmente instabili e prive di uno straccio di etica e morale.
la difesa dell’ambiente nn si attua mediante i fucili e il sangue, così come la difesa della pace nn passa attraverso i bombardamenti.
qs modo di ragionare, oltre che essere barbaro e incivile, è offensivo e criminale.
e voi parlate di rispetto??? ma come vi permettete???
nn siete capaci a far altro che continuare a diffondere nel mondo la cultura (o x meglio dire: la noncultura) amorale del potere indiscriminato del + forte sul + debole. il linguaggio violento delle carabine che detta legge su tutto e tutti, soprattutto, guarda caso, sugli esseri + indifesi. voi, proprio voi, vi permettete pure di vestire i panni dei difensori di un equilibrio ambientale che avete contribuito a dissestare e a violentare con le vostre tradizioni sanguinolente!
e poi piangete xchè i cattivi ambientalisti e animalisti sono irrispettosi e antidemocratici??? vi scandalizzate se persone sensibili come giovanni provano disgusto x le vostre azioni disumane e si ribellano alle vostre assurde giustificazioni??? è davvero paradossale!!!
ma vi siete mai resi conto di cosa significa la parola “rispetto”?
bat21 fa tanto il signorino educato, e la sera torna a casa sporco di sangue. “animalisti e cacciatori dovrebbero rispettarsi vicendevolmente, dialogare, ammiccarsi, magari scambiarsi pure qlche complimento”: è così che vi piace? e mentre ci si slecchina voi cacciatori dovreste avere il diritto di andare a impallinare e massacrare qlcun’altro che, nn appartenendo alla ns specie (superiore) nn merita qs benedetto rispetto.
noi saremmo anche antidemocratici, ed è vero, giacchè su qs tema l’unica via di uscita è l’imposizione tout court divieto dell’uso delle armi, su qs nn ho alcun dubbio, ma è meglio essere giudicati così piuttosto che essere gente razzista, prepotente e amorale.
la difesa dei diritti dei + deboli deve rimanere uno dei principi cardine di una società civile e davvero rispettosa. chi spara contro qs principo dal mio punto di vista nn merita rispetto. gli assassini sono universalmente considerati criminali a tutti gli effetti, nn capisco xchè noi nn possiamo trattarvi come tali.
ah, x ultimo. è certo che giudico criminale chi si nutre di carne e pesce, chi veste pellicce, pellami, chi derattizza (in india, paese sicuramente avanzato sotto mlti punti di vista) conoscono modi migliori x risolvere il problema dell’intrusione dei topi nelle case (ma a noi interessano solo le scelte veloci e sbrigative, le scorciatoie, nn importa se sono crudeli), chi violenta la terra coi pesticidi, chi usa racchette di tennis derivate dalla sofferenza animale (a scopo ludico! vergognoso!), ecc ecc ecc ecc ecc ecc
MA
prendo atto che siamo vittime di condizionamenti sociali potentissimi e quindi + che giudicare le persone giudico i GESTI. uccidere è un’azione criminale. il macellaio è di fatto un criminale, anche voi cacciatori lo siete, anche se purtroppo legalmente nn siete riconosciuti tali (ma nn vi preoccupate, nn esiste solo la giustizia terrena). chi mangia carne o usa stringhe di pelle di fatto è complice del vostro crimine. è giustificata (in parte) la sua ignoranza. credo che molta gente se dovesse uccidere x assecondare tutti qs capricci rinuncerebbe all’uso della violenza. voi invece che uccidete senza scrupolo alcuno nn avete nessuna attenuante.
mi auguro vivamente di nn subire alcuna “moderazione” come nel mio precedente post, pubblicato in maniera incompleta.
ottime parole, sarebbero da incorniciare.
loro sono gli ultimi a poter parlare di rispetto.
non sanno proprio cosa sia il rispetto.
non sanno fare altro che uccidere, addirittura dicono che la caccia(ovevro l’uccisione, il massacro, lo sterminio) è il loro “stile di vita”!E poi parlano di rispetto, danno lezioni di rispetto e ptretendono rispetto!
E si offendono pure per i paragoni con chi commette azioni orribili verso altri esseri umani!
Ah già, per loro gli animali sono solo “prede” da colpire per il loro stupidissimo ignorante incivile passatempo!
Cara flavia e giovanni a quelli come voi vietere l’uso di qualsiasi scoperta scientifica fatta grazie al sacrificio di tanti poveri anmali indifesi!!!
Sai che bella vita??
Senza vaccini antiinfluenzali(che vengono fatti nele uova)
Senza insulina scoperta grazie alle cavie e tutti i vaccini possibili ed immaginabili!!!
Siete di una classe di ipocriti beati voi che vivete nell’ignoranza!!!
Noi non siamo gli assassini di nessuno perchè fino a prova contraria il vocabolario di italiano cita:
l’assassino e colui che uccide un uomo colui che compie un OMICIDIO!!!
Io non ucciso nessuno e quindi non posso essere paragonato ad un assassino è chiaro???
Se non vi entrano in testa nemmeno questi concetti allora non so proprio che farvi!!!
Se non volete collaborare il nostro pianeta ne risentirà!!!
Quindi cari miei fatevi prima un’esame di coscienza e poi parlate!!!!
Che c’entra la vivisezione??essere contro la caccia non significa necessariamente essere contro la vivisezione…
poi esistono oggigiorno metodi alternativi, quindi semmai quello che vive nell’ignoranza sei tu!!!!se anche in passato la vivisezione ha portato a qualcosa, oggi se ne può benissimo fare a meno…così come la caccia sarà servita all’uomo primitivo per sopravvivere, ma oggi è tutt’altra cosa…solo violenza gratuita e crudeltà…
non mi pare un concetto difficile!
macchè ipocriti!!!
cacciastop, lo vedi che è lui che dal nulla quando non sa più cosa dire lancia attacchi gratuiti e dice offese senza alcun senso???
ipocriti sono quelli di voi che dicono di amare la natura o di rispettarla(mentre quello che amano è uccidere, togliere la vita, distruggere la vita), ipocriti sono quelli di voi che si definiscono ambientalisti o cose simili!!!
parole sante!!!
assassino è chi uccide, quindi voi lo siete!e uiccidete gratuitamente per il gusto e il piacere di uccidere!è gravissimo, di una gravità inaudita!
voi dovete farvi un esame di coscienza, ma dubito ne abbiate una se dopo mesi, anni di animali che avete barbaramente ucciso non avete mai avuto un pò di rimorso o senso di colpa!!
Giovanni, ti prego di non usare il termine “assassino”, come ti ho scritto questo blog non deve essere un luogo dove ci si insulta. Grazie
Non è colpa mia se fino a prova contraria chi uccide è assassino!O vogliamo cambiare la lingua italiana?
x cacciastop:lo vedi che sono loro a attaccare dal nulla?quando non sanno più che dire, hanno finito le assurdità da dire e non hanno più specchi a cui aggrapparsi cominciano a attaccare e offendere…
ti pare che sia possibile un minimo di dialogo con certi soggetti?
a me non pare proprio…addirittura negano la realtà…negano di essere assassini…
già!
Giovanni, guarda che non sei stato l’unico ad essere stato moderato… Ho cancellato anche decine di commenti di cacciatori incivili il cui unico scopo era insultare.
mi fa piacere…
ad ogni modo ritengo che nei confronti degli animali tutti i cacciatori siano totalmente incivili(e molto altro)
Non sono nemmeno in grado di comprendere un concetto basilare come il rispetto per gli animali…manca proprio l’abc…
il loro vocabolario è stampato in salumeria, il loro abc è: ragionare con lo stomaco, massacrare i + deboli (vigliaccheria allo stato puro) e de*ekare dalla bocca
beh, emanuele (senza ipocrita “caro”) tu nn fai altro che darmi ragione: tra cacciatori e ambientalisti (veri) nn ci può essere alcun dialogo e alcun compromesso. altro che bla bla bla forbito
LOL i vaccini antinfluenzali!!! mi tappo la bocca xchè qui ci sarebbe da aprire un vasto temOne, ma nn è il caso di aprirlo qui.
di norma chi uccide compie assassinio. quindi è un assassino, sia che si tratti di un membro della propria razza o specie, sia che nn lo sia. ti attacchi ancora al razzismo? se il termine non ti piace ne posso usare di megliori, anche + azzeccati, nn dubitare, peccato che poi mi censurino (pare che il wwf castighi i cattivi animalisti ed elogi i cacciatori! c’est fou quoi!)
ti avverto che gli esseri umani con la tua mentalità non appartengono certo a ranghi superiori. quindi vediamo di abbassare la cresta, un pò di umiltà nn fa mai male.
x quel che mi riguarda nn ho intenzione di perdere altro tempo con moralisti incivili che invece di vergognarsi delle loro gesta si permettono di indorarsi di sangue e di difendere un sistema tutto a svantaggio della logica e dell’intelligenza comune.
credo sia + utile impegnarsi in campagne mirate a minare la libertà di questi criminali al fine di promuovere la salvaguardia di valori come il rispetto degli indifesi e la pace tra le specie. è il solo modo x far tacere la loro ignoranza e le loro bieche carabine
quoto!
oops, ho di nuovo usato la parola “assassino”! ho infranto il taboo!
però proprio nn capisco xchè sia vietato dire le cose come realmente stanno. come chiamiamo qs brava gente? gentiluomini? personcine sensibili, democratiche ed esempio morale x la collettività?
io mi scandalizzerei già solo nel sentire (o vedere scritta) la parola “caccia”! ecco, invece questa parola la accettate nel blog! :-O
eliminiamola pure dal lessico, please
X Emanuele e Bat 21 grazie per essere intervenuti e aver cercato di far capire a questi signori e (signore)cosa significa la caccia….dubito che cambino idea!!!Comunque siete stati davvero bravissimi!!!!
X Cacciastop:come mai è ricomparso l’articolo si stelvio sciuto,del 05.08 in un primo momento bannato,poi mi sono trovato il mio successivo bannato???Chissa’………..
X Flavia,figlia di ex cacciatore(che sono peggio degli ex fumatori…io)….bella storiella,mi raccomando quando cammini, dove metti i piedi,cerca di non schiacciare le formiche,sei hai i topi ,scarafaggi, o le mosche in casa non usare la colla o l’insetticida…tieniteli!!!! e in ultimo mi raccomando se vedi una zanzara che ti sta mordendo…lasciala fare…non schiacciarla tanto tu non sei un’assass@@@….(poi cacciastop mi banna)come noi!!!
X l’onnipotente tutto so io Giovanni…….beh….lasciamo perdere…………….
caro sig.giovanni
lei non si vergona a scrivere frasi del tipo viva li incedenti di cacia e tutto il resto??
la sua educazione dove sta??
io ho 17 anni e vado a caccia da quando ne avevo 9 sono fiero di quello che facio sono fiero di conoscere il bosco meglio di tanti che si riempono la bocca di parole e poi non sanno nemmeno da dove entrare nella “macchia” e sono fiero di appartenere a quella generazione che invece di uscire dalle discoteche alle 5 di mattina mettendosi alla guida briachi mezzi causando incidenti e morti,va a letto presto per alzarsi a quell’ora per andare in mezzo alla natura,natura che conosciamo meglio di chiunque altro!
ora ti domando..avresti piu piacere se tuo figlio/a se lo ha,andasse a letto presto perche la mattina deve andare a cccia o se tornasse alle 5 di mattina ubriaca e chissa con quale sostanza in corpo??
e ricordati…la caccia non è un problema ambientale..ma di percezione sociale!
un aspirante caciatore che non rinucerebbe mai e poi mai alla sua sana passione.
caro Alessio,
Giovanni ha probabilmente ecceduto, tuttavia è bene che tu ti renda conto che la “percezione sociale” della caccia è il preciso risultato del comportamento della maggioranza dei tuoi colleghi cacciatori (scusa ma non dovresti avere 18 anni per andare a caccia?): si raccoglie quel che si semina…
Ed è tale l’esasperazione per la prepotenza vostra e di chi vi sostiene politicamente che ti assicuro che non sono pochi e non solo tra gli ambientalisti a rallegrarsi – almeno in prima battuta – ogniqualvolta succede un incidente di caccia e vi sparate tra di voi. Sono quelle cose che si dicono senza riflettere ma tant’è.
E poi, scusami, finiamola con questo luogo comune che solo chi va a caccia conosce la natura e fa una vita sana!
Macchè sana passione!Andara a caccia è una cosa del tutto insana e deviata e folle!Non c’è nulla di miniamente sano nell’andara a caccia!
Passione uccidere???è disumano, aberrante e mostruoso!!
E poi hai il coraggio di condannare chi spera che i cacciatori si sparino??
Uccidere per il gusto di uccidere andrebbe bene, mentre augurare del male(e sottolineo augurare a basta) e chi è artefice di spietate esecuzioni di chissà qaunti animali, non va bene???ma che logica è???
ammazzare senza motivo va bene, e invece augurare del male non va bene??
Non mi vergogno minimanete!sono fiero di essere sensibile verso la vita e la soffernza di ogni creatura!!
Tu piuttosto dovresti verggonarti di andare a cacia, dovresti vergognarti di passare il tempo ad ammazzare animali, di provare piacere e soddisfazione a uccidere esseri indifesi e innocenti, dovresti vergognarti di uccidere animali e non provare nessuan compassione, nessuan pietà, nessun rimorso!dovresti vergognarti di andartene in giro per i boschi armato a distruggere vite innocenti, a spargere morte, sofferenza, agonia, terrore!
dovresti vergognarti del modo crudele e inumano con cui ti comporti!!è una vergogna immane andare a caccia!!
sei tu che devi vergognarti!
vergognati tu di fare parte di una categoria che non sà cosa sia il rispetto per la vita degli animali, e probabilemnte nemmeno per quella delle persone, visto che non vi fate problemi a mettere a rischio l’incolumità altrui!
vergognati tu di aver passato 8 anni della tua vita(praticamente la tua adolescenza) AD AMMAZZARE, UCCIDERE, (…)!! da piccoli si dovrebbe imparare il rispetto per gli animali, per la loro vita, si dovrebbe imparare ad aiutare gli animali, a soccorrerli, a salvarli…
non a togliere loro brutalmente e crudelmente la vita!!
Aggiungo che è orribile e aberrante che sia addirittura un bambino, o un ragazzino, a uccidere animali!
In particolare se li uccide crudelmente, senza pietà, per il gusto di ucciderli!
I bambini dovrebbero incarnare il rispetto e l’amore per gli animali, i buoni sentimenti per gli animali, dovrebbero avere un istinto di protezione verso gli animali…altro che essere violenti e crudeli verso di loro!
Un bambino che addirittura è violento e crudele verso gli animali deve essere una persona che non riceve nessuna educazione, una persona a cui non viene minimamente insegnata una cosa sacrosanta come il rispetto per gli animali.
Si spera, ovviamente, che crescendo il bambino in questione cambi, migliori, diventi un adulto responsabile, serio, rispettoso degli altri e della vita altrui.
X Cacciastop:non hai ancora risposto al mio percedente post!!
comunque Alessio 17enne ha espresso bene il concetto di problema ambientale e di “percezione sociale”….nessuno e nemmeno alessio ha affermato che SOLO i cacciatori conoscono la natura e fanno una vita sana ma sicuramente rientriamo in quella categoria….e se……si raccoglie quel che si semina… per piacere non confondiamo i cacciatori con i BRACCONIERI bello fare di un fascio tutta l’erba!!!
Concludo che anch’io da piccolo andavo per boschi a caccia con mio padre e a 18 anni ho preso la licenza…..alessio ha concluso con……….aspirante cacciatore quindi….
ciao caccia stop.
per prima cosa non ho 18 anni e non vado a caccia,con il mio fucile,ma vivo la caccia da semplice aiutante/osservatore.
per rispondere alla sua affermzione del “si raccoglie quello che si semina” quanto detto da lei non corrisponde assolutamente al vero.
le spiego il perche.
io come gia detto sono 8 anni circa che frequento assiduamente l’ambiente venatorio e questo non comprende solo l’andare a cacia ma anche tantissime altre attivita,come pranzi,cene,fiere e sagre ecc,e della prepotenza di cui lei parla sinceramente non ne vedo assolutamente nemmeno l’ombra!
io invece le farei vedere qualche guardia volontaria della sua associazione come di altre,che fanno controlli….
li davvero si assiste alla prepotenza della prevenzione e del sapere di indossare un anche se “posticcia” divisa.
un arroganza tale che non puo non ricevere di risposta la stessa moneta!
vede ma la maleducazione insima nell’ignoranza,spesso,e come detto prima,nel parlare avendo un paraocchi davanti porta a questi eufemismi,che sinceramente evito di commentare.
per concludere…io non ho detto assolutamente che solo chi va a caccia fa una vita sana ecc ma vorrei vedere tanto il sig giovanni alle prese con la “macchia”.
Alessio.
X Cacciastop :c/incollo da Alessio
“io invece le farei vedere qualche guardia volontaria della sua associazione come di altre,che fanno controlli….
li davvero si assiste alla prepotenza della prevenzione e del sapere di indossare un anche se “posticcia” divisa.
un arroganza tale che non puo non ricevere di risposta la stessa moneta!
vede ma la maleducazione insima nell’ignoranza,spesso,e come detto prima,nel parlare avendo un paraocchi davanti porta a questi eufemismi,che sinceramente evito di commentare.”
PAROLE SANTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma come fa una legge di m….come la nostra a far fare i controlli (SACROSANTI) venatori in mano a gente prevenuta come voi???UNICO CASO AL MONDO!!!!!E’come mettere la volpe alla guardia del pollaio!!!!
ciao vincenzo grazie dei commenti!
la volpe che guardia il pollaio e l’esempo che calza alla grande in questa discussione!
ora pero io vorrei sapere perche nessuno ha ancora risposto a questi posto che abbiamo scritto!
coda di paglia??
Se vuoi che ti scriva che tra le guardie giurate volontarie c’è effettivamente qualcuno che si atteggia a sceriffo ecco qua.
Tutte sono però persone eccezionali che si alzano prima dell’alba non per andare ad ammazzare animali, come fate voi, ma per far applicare la legge nell’interesse della collettività.
Parlare di volpe che guarda il pollaio è quindi decisamente fuori luogo! Semmai si dovrebbe dire questo per le guardie delle associazioni venatorie 😉
Per il resto è vero, sarebbe una gran cosa che a far rispettare la legge con ci fossero solo le guardie volontarie.
io non voglio che tu mi dia ragione…qui su un blog…
la cosa importante sarebbe ammettere che la maggior parte delle guardie volontarie sono per prima cosa prevenute e che non sono persone eccezzionali perche si alzano prima dell’alba per far rispettare le leggi..perche tutti noi sappiamo che con chi ci sta antipatico fino al punto di gioire quando ne sentiamo la morte ( vedi il sig. giovanni , come tanto altri) non potremmo mai essere obbiettivi e giuridicamente corretti!
applicare la legge nel vostro interesse oserei dire!
e le guardie venatorie spesso sono ex bracconieri che sono anche loro del tutto inadatte al controllo dell’attivita!
prorpio perche sono volontarie!
e a far rispettare le leggi ti assicuro che non ci sono solo loro!
polizia provinciale?? guardie forestali??
non ti dicono nulla questi organi??
caro Alessio, non è che chiunque lo voglia diviene una guardia giurata volontaria: le associazioni ambientaliste fanno una selezione, oltrechè una formazione e ci mettono la loro credibilità, almeno il WWF fa così. Che siano ex bracconieri non l’ho mai sentita e mi sembra davvero improbabile!
Caro Giovanni, tu scrivi solo quello che più ti fa comodo!! Guarda che l’assassino non è colui che uccide (in generale) ma colui che uccide un’altra persona!! Se proprio vogliamo essere precisi…. Poi chi non vuole dialogare con i cacciatori credo che non abbia voglia di confrontarsi… oguno è libero di pensarla come vuole riguardo all’argomento, ma è importante il dialogo (civile) e il confronto per avvalorare le proprie tesi e portarle a conoscenza! Il dialogo e il confronto permettono di maturare e di confermare le proprie idee che, o giuste o sbagliate, sono importanti in quanto proprie! E’ inutile accanirsi contro i cacciatori, loro esercitano una loro passione riconosciuta per legge! E poi uccidere una gallina, un vitello o un cavallo per immetterlo sul mercato è la stessa cosa! I cacciatori uccidono gli animali che poi mangiano… è come se vai in macelleria e compri la carne…. anche quella è di un animale che è stato ucciso!!! E poi mi sembra alquanto poco delicato che qualcuno gioisca per la morte di una persona durante una battuta di caccia, a questo punto a non avere il cuore siete voi e non i cacciatori! La vita delle persone viene prima di tutto ed è inutile fare i falsi moralisti!!!
Concordo pienamente noi non siamo diversi dalla “brava gente ” che va in macelleria anzi noi a differenza di questi ultimi sappiamo bene che ne va della nostra passione se facciamo del “male” alla natura quindi se giudicate i cacciatori dovreste anche giudicare assassini tutti coloro che mangiano carne!!!
Se tutti dovessero diventare vegetariani o vegani, io sarei l’ultimo che continuerebbe a mangiare carne ma non della macelleria ma carne cacciata da me!!!
conosco più di una guardia volontaria che era ex bracconiere e poi è diventato volontario anzi le dirò di più signor giovanni in provincia di siena dove io sono residente ad una delle brave persone è stato pure tolto il decreto perchè trovato a fare uccellagione (catturare uccelli migratoriper rivenderli abusivamente) non dico più niente perchè alessio a espresso al meglio tutti i pensieri
ciao samuele sono pienamente daccordo con te su questo fatto!
dove sono le repliche dell’altra parte?
Ma questo Giovanni,mangia solo erba medica????se si continua a farlo ma non disprezzare la piu’ antica delle attivita’ tipicamente umane:vergognati solo in Italia si e’ fatto il referendum contro la caccia;Il WFSA – World Forum on the future of Sport Shooting Activities :100 milioni di cacciatori in tutto il mondo fanno bene alla natura.Continua caro Giovanni a sognare nel tuo triste mondo dei sogni dove,secondo te,tutti gli animali dovrebbero morire di vecchiaia;vai a dire ad un leone non uccidere la gazzella;domanda:spiegami la differenza tra uccidere un coniglio ed uccidere una lepre (mezzo a parte).Povero Dante Alighieri,etologo e cacciatore,si stara’ rivoltando nella sua tomba a sentire queste fiabe di cattivo gusto.LA CACCIA E’ UN DONO DEGLI DEI (Senofonte,400 A.C.)
Non mangio solo erba medica, ma sono vegetariano, così come moltissime altre persone!Oviamente non saprai nulla di vegetarismo, così come non saprai nulla di ciò che ha a che fare con rispetto per gli animali!
Non stò nemmeno a perdere tempo a spiegarti certe cose…con uno che passa il tempo a fucilare animali è inutile parlare…ovviamente cmq non c’entra nulla il fatto di essere vegetariani con il condanare la caccia, che è un passatempo (…), crudele e sadico a cui ognuno dovrebbe opporsi…
La percezione sociale non vale solo per la caccia, ma per qualsiasi cosa!Vale per la droga, per il razzismo, per l’abbandono di animali, per lo sfruttamento di animali x la produzione di pellicce, per i diritti degli immigrati, per quelli degli omosessuali…Una volta la schiavitù era socialmente accettata, poi si sono fatti progressi e è stata abolita.
Una volta non erano riconosciuti i diritti delle donne e la parità di sessi era un’utopia.Man mano che la coscienza civile, la coscienza etica, la consapevolezza, la sensibilità aumenta la caccia diventa sempre più odiata e mal sopportata e cresce la rabbia e l’indignazione.
E’ ovvio che principalmente la caccia non è un problema ambientale, ma è un probelma di animali brutalmente massacrati senza nessun motivo, anzi con l’aggravabete del piacere di uccidere dei cacciatori;è una mostruosità che suscita orrore e raccapriccio, indignazione e rabbia.
E’ un pericolo per le persone, è una violazione dei diritti delle persone.A ciò si aggiunge il fatto che molti cacciatori disprezzano le regole e le leggi quasi quanto disprezzano la vita e la sofferenza degli animali.
Giovanni caro ma ti sei informato o no su come fanno le pellicce sintetiche???Ovviamente no perchè se sapessi come le fanno ti verrebbero i brividi al solo pensiero di indossarle per quanti poveri animaletti muiono a causa loro!!!
Ma ovviamente è meglio salvare la vita a 40 visoni che moriranno per una peliccia vera piuttosto che salvarne migliaia e indossare una bella pelliccia sintetica fatta con il petrolio e con un’impatto sull’ambiente 10 volte superiore!!!
la caccia,si dice, e’ nata con l’uomo.Non e’ esatto:la caccia e’ un fenomeno cosmico che preesisteva alla comparsa dell’uomo sulla terra.La caccia e’ alla base della legge della sopravvivenza.Prima dell’uomo cacciavano tutte le creature viventi nel mondo;nel regno animale e in quello vegetale,e’ un continuo sovrapporsi di azioni tendenti alla consevazione della specie.Nessuno sfugge a questa legge:non l’infusorio,non la crittogama.E’ un ciclo inesorabile che non conosce soste;la caccia e’ elemento di morte per sostenere la vita;se non si uccidesse,non vi sarebbe continuazione di vita. (P. Pieroni)
Pietro Bove,Baggio,Peruzzi,Scala,Altobelli,Dante Alighieri,Rigoni Stern,Hemingway,Deshamps,Pantani,Montanelli e tanti tanti altri,tutte brave persone (non delinquenti):Giovanni e c. vergognatevi,rispetto per chi non la pensa come voi.
“La caccia e’ alla base della legge della sopravvivenza”
si, di chi non ha di che sfamarsi e deve cacciare per sopravvivere!non certo di voi!non certo della vostra sopravvivenza!!!
Ora caro Giovanni (e voi altri che vi ritenete gli unici amanti della natura) dimostra di essere un vero animalista-ambientalista (io penso che non sara’ mai cosi’);c’e’ il problema nutrie nel parco del Ticino:devastano le risaie,distruggono gli argini dei fiumi ed altro;stando alle tue (vostre) posizioni avresti 2 scelte:adottarle (a casa tua e con i tuoi soldi) e/o andarle a difendere dall’abbattimento ordinato dalle autorita’ competenti.Stando sempre alle tue (vostre) posizioni,c’e’ una terza scelta:catturarle e immetterle in altre zone (penso che questo e’ sicuramente il vostro folle pensiero);io vorrei vederti in TV a manifestare contro questo abbattimento.In Germania abbatterono circa 4000 caprioli nel 2006,in Italia gridammo allo scandalo per abbatterne 500 in Piemonte;spostarli in altre zone,fu la GLORIOSA proposta dell’allora ministro SCANIO:follia pura, creerebbero problemi in altre popolazioni;stesso problema con i cinghiali,cervi,stambecchi,corvidi,cani randagi ecc.;siamo italiani,tutto cio’ non mi fa’ piu’ specie…meditate gente,meditate
Cara Giulia non so’ chi tu sia ma ti voglio bene….grazie per quella favolosa replica al nostro vegetariano Giovanni…..e se un giorno ti conoscero’ ti portero’ a mangiare una bella bistecca;la caccia e’ un dono degli dei (Senofonte 400 a.c.).
Accetto l’invito a patto che la bistecca sia ben cotta!!!
SI è DIMESSO IL VICE PRESIDENTE NAZIONALE FIDC CALZETTA STA CROLLANDO LA PIù GRANDE FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA
Le associazioni venatorie non difendono affatto i diritti dei cacciatori sono solo brave a farsi la guerra per le tessere!!!
giusto!
cara Giulia,tutto quello che vuoi;p.bove@luco.it
Da Dea,Yuri,Roby,Nebbia,Falco e Pietro Bove auguri di buon Natale a tutti,cacciatrici e non,cacciatori e non;speriamo che il 2010 sia un anno migliore e che spariscano tutti quei pregiudizi nei confronti della caccia;la caccia,si:la piu’ antica delle attivita’ tipicamente umane,che un cieco ed ottuso ambientalismo,rischia di far scomparire.La caccia e’ un dono degli dei (Senofonte 400 A.C.).
Questo è il risultato di scelte localistiche e nazionaliste su temi di importanza vitale per la sopravvivenza della biodiversità sul pianeta . Evidentemente il decentralismo, visto da molti come una panacea a tutti i problemi ha già spesso mostrato di rappresentare la liceità a fare arbitrariamente più il cattivo tempo che il bello..
Si decide adesso di impallinare quegli animali che non sanno riconoscere nè i confini regionali nè quelli nazionali dato che nel mirino delle Regioni rischiano di essere proprio i migratori che partono in agosto e ritornenerebbero così a trovare la morte alla fine dell’inverno.
Solo nel 2002 si decise a livello internazionale di adottare la strategia deliberata a Johannesburg durante il “summit mondiale per lo sviluppo sostenibile” cioè di ridurre in modo significativo il tasso di perdita di biodiversità entro la data del 2010.
Ed oggi nel 2010, col tasso di riduzione della biodiversità sempre più allarmante in modo esponenziale si lascia nelle mani di questo o quell’altro Palazzo di Governo regionale la facoltà di richiedere l’abbattimento di preziosissime specie che attraversano il Mediterraneo per risalire nelle lamde di tutta Europa dove inizia il disgelo e avrebbero dovuto trovare il loro habitat per nidificare e rinvigorire le popolazioni già minacciate per altri fattori di degrado oltre alla caccia ?
A questo punto mi sento davvero di ribadire quanto disse Einstein alla rischiesta di mostrare la propria cittadinanza, allorchè rispose di essere cittadino del mondo..
Tra l’altro sono stati diversi coloro che all’interno delle delle Associazioni ambientaliste, fuori dal contesto di osservazione diretta della realtà, mostravano sino a pocchi anni orsono un atteggiamento rassicurante sulla difesa della biodivrsità, come se tutto fosse già stato recepito.
Incoraggio ora il neo Ministro Sig.ra Prestigiacomo a non perdere l’occasione per evitare la deriva del nostro Paese fuori dagli impegni per il rispetto di un patrimonio, che per la valenza internazionale, anzi extracontinentale, non deve essere merce per le campagne elettoralistiche delle singole Regioni.
Basta… è una cosa assurda quello che stanno facendo.. sempre per le poche solite persone devono pagare gl indifesi… gli italiani non vogliono questa legge e non dovrà essere emanata… il governo avrà il dovere di proteggere i suoi cittadini e gli animali che vivono nel terrritorio o no?
Non è l’ora di smetterla di pensare solo a i suoi profitti?
E poi in fondo è anche pericoloso per noi cittadini!!!!
Poveri animali indifesi, speriamo che ci auti anche il Signore…
Adeguarsi o no all’ Europa????io spero di si anche per la caccia;sento spesso dire ‘come diceva quello o questo,o quell’altro,ma nessuno dice come diceva Dante Alighieri (cacciatore ed etologo),come diceva Senofonte (La caccia e’ un dono degli dei),come diceva Baggio,Scala,Peruzzi,Altobelli,Indro Montanelli,Pietro Bove,Piero Pieroni,Capello ecc. ecc.;non facciamoci riconoscere,si alle regole europee,anche per la caccia.
Abito nella provincia di Brescia, quindi so bene cos’è la caccia e in quale modo viene attuata. Mi riferisco non solo agli spari e all’invasione da parte dei cani da caccia di terreni e perfino di piccoli giardini alla ricerca di una preda, ma anche all’uso di archetti, reti e “roccoli”. Quando mi capita di trovare degli archetti (anche questa la chiamano caccia!) li spezzo disgustata da tanta irresponsabilità e insensibilità.
Ma come possono permettere che pochi fanatici ammazzino ciò che appartiene a tutti?
Leggere le difese di certi cacciatori fa veramente pena; ragionamenti di una superficialità spaventosa, egoistici,senza capo nè coda. Come si può paragonare il cacciatore che vuole semplicemente uccidere divertendosi, con la caccia di un leone che vuole solo sfamarsi? Come si può tirare in ballo la tradizione millenaria? Le condizioni di vita sono “leggermente” cambiate, se ne sono accorti?
Questo non significa che l’allevamento di animali da macello sia indenne da crudeltà e modi ferocemente sbagliati nel modo di trattare e nutrire gli animali da loro allevati.
Purtroppo ormai quello che conta è soltanto guadagnare il più possibile nel minor tempo possibile e divertirsi come più fa comodo. E allora al diavolo la natura: respiriamo smog, mangiamo porcherie, distruggiamo quel poco di bello che è rimasto, teniamoci i nostri cancri e via, finchè la barca va…..e ai nostri figli e nipoti lasciamo in eredità soldi, fucili, malattie, egoismo e mancanza di rispetto per ciò che è di tutti.
Io sono un camminatore, principalmente in sentieri di
campagna e amo guardare gli uccelli,splendidi esseri
viventi,che risalgono ai dinosauri.
Mi domando che diritto hanno questi (…) con il fucile,
di toglermi questo divertimento.
Non solo, ma corro il rischio di essere ucciso da questi
assasini della natura.
Secondo mè questa legge e incostituzionale,perchè lede
la sicurezza individuale di libera circolazione.
Si potrebbe ricorrere alla”Corte Costituzionale”?
SIGNOR SERGIO STIA TRANQUILLO CHE MOLTO PIU PROBABILE CHE LEI MUOIA ENTRO L ANNO PER UN TUMORE CHE ,, PER QUELLO CHE PENSA LEI DEI CACCIATORI! SI FACCIA VISITARE DA UN BRAVO MEDICO.
W LA CACCIA W LA NATURA,