Sabato scorso nei pressi di Sorrento, di fronte a tanta gente, abbiamo ridato la libertà ad una bellissima poiana recuperata mesi fa con un’ala ferita da arma da fuoco: curata , operata e riabiltata.
Questo episodio mi ha suggerito un’immediata considerazione da fare: come sia stato semplice e possibile sparare impunemente ad un rapace diurno, raro e protetto, e come invece sia stato difficile, complesso e laborioso, cercare di salvarlo!
Da un lato c’è un cacciatore che non rispetta le regole e che, con una cartuccia di polvere da sparo del valore di 1euro, può fare enormi danni.
Dall’altro ci sono: i cittadini che hanno rinvenuto l’animale, i veterinari della clinica che hanno contattato il WWF, gli attivisti che hanno allertato i Forestali, gli agenti scelti del Corpo Forestale dello Stato di Castellammare di Stabia che hanno prelevato il rapace, i volontari che hanno condotto l’animale a Napoli, gli esperti del Centro di Recupero che hanno effettuato le prime analisi, i tecnici radiografi che hanno accertato le fratture, il veterinario che ha eseguito l’intervento chirurgico, gli assistenti che hanno accudito l’animale durante la lunga degenza, gli ornitologi che hanno riabilitato il rapace alla predazione, gli esperti che hanno provveduto all’inanellamento…
E potremo continuare, fino a giungere alle decine di persone accorse alle Tore, ad osservare la Poiana finalmente riprendere il volo… su di un prato meravigliosamente imbiancato dalla neve e segnato solo dalle colorate cartucce abbandonate dai cacciatori, quasi a ricordarne la presenza…
Claudio d’Esposito,
Presidente del WWF Penisola Sorrentina
Ciao Claudio,
è incredibile l’emozione che si prova a veder volare di nuovo un animale bello come questo, la sua fierezza ci lascia con un senso di vergogna assoluta… eppure c’è chi non ha vergogna a sparare.
Possiamo solo sperare che nessun altro punti il suo fulcile su di lui, ma è solo una speranza.
In bocca al lupo.
quello che spara ad un falco non e’ il cacciatore….e’ il nemico del cacciatore,e’ il nemico dell’ambiente,e’ il nostro nemico;ora pero’ amici del WWF dovete liberare tutti gli animali negli zoo,tutti gli uccellini in gabbia e tutti i pesci pescati dalle barche,se siete veramente quello che dite di essere,protettori della vita;un’altra cosa,se non la selezione,cosa per contenere il numero di storni,di cinghiali e di vari altri ungulati (ai quali la rogna sarcoptica sta’ dando un duro colpo..)????per le cartucce lasciate sulla candida neve:anche quello non e’ cacciatore,come non siete voi protettori dell’ambiente stando alla poltrona a buttare fango a chi la natura la conosce e la vive meglio di voi…
Caro Pietro,
hai davvero ragione, quello che spara ad un falco non è il cacciatore, è un cacciatore strunzo assai. E anche quello che lascia le cartucce sulla candida neve non è il cacciatore, è un altro cacciatore strunzo.
E quando la smetterai ti tirare in ballo tutte ccose per giustificare la tua smania di uccidere? Tu “vivi” la natura ammazzando… Bah.
Saluti
Ahahah questa è bella! Conoscete la natura! Si, per distruggerla! Per distruggere la vita delle creature che la popolano!Bravi bella conoscenza la vostra… Sarebbe meglio che non la conosceste affatto, se conoscerla vi porta a comportarvi in quel modo (…)!
il cacciatore conosce la natura meglio di tutti perche’ va in giro a sparare? questa è una mistificazione.. come altro chiamarla? Sarebbe come dire: io conosco bene gli uomini e le donne: sono un serial killer…
Il WWF gestisce oltre 100 oasi in Italia, circa 35.000 ettari di territorio, dove il lavoro piu’ importante che si fa è quello di lasciare in pace la natura, studiarla, osservarla, vigilare affinché si rispettino i vincoli di tutela, farla conoscere a famiglie e scolaresche..
caro Lucio bugia piu’ grossa non potevi inventarla;il lavoro piu’ importante delle oasi e succhiare soldi alla comunita’ europea e far ingrassare i loro direttori (domanda a qualcuno delle vicende del PNALM) ed abbandonare le zone a se stesse;adesso l’Europa e’ una realta’,i nodi vengono al pettine;alle scolaresche vorrei tanto che gli raccontassi la favola di cappuccetto rosso:dimenticavo avete distrutto anche li’ l’eroica figura del cacciatore.
Ciao Pietro, devo precisare che le Oasi del WWF sono una cosa, i Parchi Nazionali sono tutt’altro. Le Oasi sono aree di piccole e medie dimensioni gestite da un’Associazione no profit. I Parchi nazionali sono grandi aree, sono istituiti dallo Stato e gestiti in base alla legge sulle aree protette (la 394 del 1991).
I direttori delle Oasi certamente non sono grassi, lo stipendio WWF non glielo consente te lo posso assicurare.
Il finanziamento, dovuto, che i Parchi nazionali ricevono dal Ministero dell’Ambiente è purtroppo esiguo, non copre assolutamente le necessità di gestione, figurarsi quelle di sviluppo. E’ positivo, quindi, che i direttori si impegnino per utilizzare finanziamenti europei. E se non ci fossero i Parchi allora sì che le zone sarebbero abbandonate a sè stesse! I paesi del PNALM, che tu citi, sarebbero poveri e spopolati se non ci fosse stato il parco.
Divertente il tuo riferimento alla favola di Cappuccetto rosso, in effetti noi abbiamo sempre parteggiato per il lupo 😉
infatti la zona delle alpi e ricca di turismo per i parchi e non per le funivie????cosi come nel Sirente-Velino ed altre zone…..
Prova a domandalo alle persone che ci vivono nel PNALM,stanno fuggendo,tutto e’ vietato,persino pascolare,fare legna ecc.;a breve vedremo i soldi che l’Europa ci richiedera’ o meglio ci dira’ cosa abbiamo fatto;secondo voi dentro i parchi la fauna dovrebbe essere in esubero,io penso che non ci sia un animale (piu’ o meno) visto che neanche piu’ gli orsi stanno bene li’ e vengono da noi,nelle nostre montagne,senza il vincolo parco.L’Europa e’ arrivata,finalmente…
Lucio hai pienamente ragione ma appunto per questo, siccome conosci la verità, ti attaccheranno sempre. non farci caso, tu continua ad andare avanti sulla strada dell’amore per la Vita. Come vedi i disinformatori attaccano sempre il messaggero e tendono a calunniare, diffamare, insultare etc.
La maggior parte della gente la pensa come noi 🙂
Ciao Claudio,
desidero ringraziare te e tutti coloro che hanno collaborato per rimettere nel cielo quello splendido animale. D’ora in poi quando vedrò una poiana volteggiare alta nel cielo mi ricorderò di voi, del WWF e di tutti coloro che in questo mondo si impegnano per migliorarlo.
E purtroppo mi ricorderò pure dei cacciatori, come Pietro, che non fanno un c…. e hanno il coraggio di lamentarsi che voi ve la prendete con loro piuttosto che con gli inquinatori, i cementificatori, gli incendiari, i macellai, i pescatori, gli agricoltori… Tutta gente che secondo loro fa danni peggiori.
Grazie di esistere, Claudio, grazie WWF.
Non lo avevo ancora fatto, mi sono appena iscritto al WWF… e chissà che non c’incontreremo su qualche collina a rimettere in cielo altre poiane!
Ciao Claudio,ma i pesci,come le mosche,i topi,le farfalle,le mucche,le pecore,i capretti non sono animali e vanno tutelati?
P.S. se io non faccio un c…;bhe’ sai,io lavoro 12 h al giorno in un’azienda e dedico purtroppo poco tempo alla caccia;andate ora,tu e Lucio,a salvare le nutrie nel parco del Ticino….oppure i cervi,stambecchi e camosci alle alpi (la rogna sarcoptica li sta decimando..);vorrei invitarvi un giorno a caccia e farvi vedere che la nostra non e’ una strage sanguinosa e disordinata;dimenticavo,voi non sapete neanche dove sia la montagna e le sue creature….E’ arrivata finalmente l’Europa,tempo al tempo.
ah meno male che dedichi poco tempo alla caccia!!!
ma senti un pò da che pulpito viene la predica sulla tutela degli animali!!!tu non sei proprio nelle condizioni di fare simili prediche!!!comincia a rispettarli tu gli animali invece di fare la morale agli altri!!!
aggiungerei anche qualche storno,cornacchia,cervidi ed ungulati (a quest’ultimi ci pensera’ la rogna sarcoptica a decimarli se non si interverra’ con la selezione);povero Dante Alighieri,cacciatore ed etologo,poveri,Hemingway,Piero Pieroni,Indro Montanelli,Baggio,Peruzzi,Scala,Altobelli,Pantani,Capello,Deschamps,gentiluomini e cacciatori.
Ma poveri tutti gli animali che voi uccidete!!!e povere le persone che voi ferite o a volte addirittura uccidete!!!
povere le persone che per colpa vostra non possono svolgere le normali attività!!!
Ciao Pietro,
ti dovevo una risposta sulla rogna sarcoptica.
Questa parassitosi, recente per la nostra fauna, non può essere considerata un indicatore di sovrappopolamento nelle popolazioni di camoscio e stambecco. Inoltre, è ormai dimostrato che gli abbattimenti “selettivi” che tu citi non servono nemmeno un po’.
Da che mondo è mondo le parassitosi e le epidemie rappresentano, insieme alla disponibilità di cibo e altro (come le valanghe e gli inverni particolarmente nevosi), uno strumento della selezione naturale per regolare le popolazioni animali, in un equilibrio dinamico ospite-parassita in cui intervengono alla fine altri fattori, come i predatori naturali e i necrofagi. La presenza di parassiti è un fatto costante nelle popolazioni animali! Non un fatto eccezionale, ed è frutto di una lunga evoluzione che ha interessato sia l’ospite che il parassita.
Non bisogna poi sottovalutare l’ipotesi che l’intervento venatorio stesso possa causare una maggiore dispersione dell’animale infetto, ferito e non più recuperato, come avvenuto per l’epidemia di peste suina classica in Toscana negli anni 85-86. Sarebbe inoltre, un ulteriore fattore di stress per la popolazione oggetto della caccia – ed anche per molte altre viventi nella stessa area – che come sappiamo non aiuta in tali condizioni.
Quanto alla rogna sarcoptica, propagatasi dalla colonia di Berchetesgaden (Germania), fino ad arrivare sull’arco alpino orientale e la provincia di Bolzano, la parassitosi “sembra solo parzialmente correlata con la densità delle popolazioni e con carenze minerali”. Inoltre: “Gli interventi attuati mediante tiri di eliminazione e trattamenti curativi non hanno dato risultati incoraggianti” (G.Tosi, L.Pedrotti, 2003 – Capra ibex in Mammalia III , Fauna d’Italia vol.XXXVIII. Calderini-Il Sole24 Ore).
In zone in cui è comparsa l’epidemia sono stati realizzati abbattimenti degli animali infetti, con l’intento di contenere il contagio: questi abbattimenti non hanno però dato i risultati sperati.
Studi condotti in diverse aree dell’arco alpino hanno infatti dimostrato che non esistono differenze significative, della densità minima raggiunta dalla popolazione al culmine dell’epidemia, tra aree in cui si uccidevano i capi infetti per “rallentare il contagio” e zone in cui non si facevano abbattimenti.
Non è infatti possibile stabilire, dall’esame esterno di un animale, se questo sarà in grado di sopravvivere alla malattia. Quindi, con l’abbattimento si rischia di eliminare i pochi soggetti eventualmente resistenti: quelli che possono ricostituire la popolazione dopo l’epidemia. Potrebbero esserci in futuro, alti tassi di mortalità nelle popolazioni colpite, ma in questo modo si garantisce una più rapida ripresa numerica della popolazione (per approfondire http://dolomitipark.it/it/page.php?id=422)
Insomma voler interferire nei meccanismi di regolazione naturale è frutto di una grande presunzione!
Eh, del resto quando non si sa come giustificare le proprie azioni, ci si riduce al punto di elencare “cose peggiori” per distogliere l’attenzione dal problema e sentirsi con la coscienza a posto…
Una poiana è solo un animale come ce ne sono tanti altri, tutto sto casino per salvarla è esaggerato. Sarebbe stato meglio usare quelle energie per risovere i veri problemi dell’ambiente. Ma voi nemmeno ve ne rendete conto? Poveri noi, povera Italia
Saluti
Non si sarebbe stato “sto casino” se non ci fosse stato un criminale che le ha sparato!!!
E poi finitela di menzionare “i problemi dell’ambiente” per distogliere l’attenzione dalla caccia: lo volete capire che il WWF si occupa di tantissime cose, e, soprattutto, che gli altri problemi dell’ambiente non giustificano nè rendono più accettabile la caccia???
“Poveri noi”, si, perchè nel 2010 c’è ancora chi si diverte a passare il tempo ammazzando animali, chi disprezza gli animali e la loro vita, chi non ha un minimo di rispetto e sensibilità verso un qualsivoglia animale, chi si arroga il diritto di uccidere per il gusto di uccidere… Poveri noi, in che mondo viviamo!!!
Giovanni se sei lo stesso veg che presumo tu sia,sto’ ancora aspettando le tue iniziative per salvare le nutrie del Ticino e gli ungulati dei parchi alpini,a cui la rogna sarcoptica sta’ dando un bel colpo.Sto’ pensando ai macellai e ai pescatori,pensa come andrebbe il mondo…Europa,grazie.
ma che discoris mi vieni a fare???tu passi il tempo a uccidere animali POI PRETENDI da me che faccio l’impossibile per salvare animali???ma che discorsi sono????
ùstà sicuro che se io vedo un animale che ha bisogno d’aiuto e ho la possibilità di fare qlksa x aiutarlo, lo faccio!!!
Quindi, se è “solo un animale come tanti altri”, gli si può pure sparare no?
Tipica mentalità da bracconiere… Meno male che dite che cacciatori e bracconieri sono persone diverse e che addirittura il secondo è nemico del primo!
1) il tuo commento mostra alla perfezioen la differenza tra noi e voi: tu disprezzi al 100% la vita animale, nemmeno condanni il bracconaggio, addrititura arrivi al punto da criticare il fatto che un animale è stato salvato!!! non ci sono parole!
2) Non credo proprio che il fatto che un animale sia stato salvato abbia impedito di risolvere altri problemi dell’ambiente!Quindi quello che dici non ha senso nemmeno da un punto di vista pratico e razionale, oltre che essere eticamente e umanamente orrendo
3) forse i problemi dell’ambiente li risolvete voi facendo orrende stragi di animali??? ma per favore!
4) Sono sicuro che alla maggior parte dei cacciatori non importa niente, o quasi, dei problemi dell’ambiente… Li menzionano strumentalizzandoli allo scopo di distogliere l’attenzione dal loro (…) divertimento
5) Fare stragi di animali, come fanno i cacciatori, non è tanto meno orribile, ripugnante, schifoso, grave, che fare stragi di esseri umani
6) Che cavolo di ragionamento è “è un animale come tanti altri”??? Se è uno come tanti altri allora si può uccidere???
Ragionando così allora quando si incontra una persona per strada e si pensa che è una persona comune, come tante altre, si può arrivare a ritenere che si possa uccidere! Che discorso aberrante.
Dopo ,questa affermazione o sentito troppo ,tutti i cacciatori anno ha cuore i problemi dell’ambiente , ma come tutte le categorie ci sono persone che non le rispettano e voi puntate il dito. Puntate il dito perche i GIORNALI vi danno udienza, sia che avete ragione ,sia che avete torto, poi loro le condiscono innondando di FALSITA’ INAUDITE , una su tutte(inerente al recepimento della normativa Europea sulla caccia):
“Con questa legge si andra a caccia tutto l’anno” x far presa sul popolo che ignora la verita . Adesso capisco perche Berlusconi vuole mettere il bavaglio alla stampa perche DICONO SOLO IDIOZIE!!!!!!!!!
Caro Fabio, che sia una falsità lo dicono i tuoi amici, che, stranamente, si sono dati molto da fare per far passare questa modifica in Senato: pensi davvero che non fossero interessati? Che il loro unico scopo fosse far fare una bella figura all’Italia (bella figura ci hanno fatto fare!) nel recepire correttamente la normativa europea? E non, piuttosto, portare a casa una modifica che avrebbe consentito di ottenere nuove deroghe tramite le Regioni…
O ci sei, o ci fai…
ancora con queste barzellette dei cacciatori ambientalisti???mna basta i vostri disvorsi sono ridicoli da morire e vi coprite di ridicolo!!!!siete solo gente violenta crudele e sadica verso gli animali!!
Caro cacciastop, io l’articolo del ” il giornale ” l’ho letto, ed anche la normativa europea ho letto , quindi parlo a nome mio . E credimi dire che la caccia sara’ aperta tutto l’anno e’ una grossa falsita’, ma ti diro’ di piu’ , lo sa anche chi la stritto , pero’per il popolo che non segue queste vicende fa piu’ EFFETTO dire cosi. Poi per quanto riguarda le regioni, io vivo in una regione le Marche che purtroppo sono ROSSE e VERDI non credere , che sono larghe di maniche riguardo la caccia. …………E non ci sono …..e non ci faccio
anche solo una settimana o due in più di caccia è assolutamente inammissbile e intollerabile!!!così come è già intollerabile l’esistenza della caccia!!!!
Volontario del WWF ormai da diversi anni, devo dire che nella mia zona non ho mai avuto il piacere di assistere a iniziative dei cacciatori locali contro il consumo di suolo o la banalizzazione del paesaggio agricolo, che pure a lungo andare dovrebbe ben incidere sul loro carniere. Ma, pensandoci bene, ciò non dovrebbe stupire affatto: ai bisogni più primitivi della massa dei cacciatori si rimedia liberando fagiani e lepri all’apertura di stagione, mentre i cacciatori più esigenti e/o danarosi possono andare a sparare dove la fauna è ancora ricca, magari all’estero…e chi glielo fa fare di perdere tempo per proteggere l’ambiente locale? Tra di loro i personaggi alla Rigoni Stern sono davvero pochi, purtroppo.
Per quanto riguarda la distinzione tra ‘vero’ e ‘cattivo’ cacciatore, potendo ‘vantare’ nella mia famiglia diversi parenti cacciatori purtroppo ho trovato sempre un confine molto poroso fra bracconaggio e caccia legale. Sono passati tanti anni da quando uscivo con loro o frequentavo le loro case, ma ricordo ancora bene che nessuno di loro si asteneva dal tirare a un uccello che non riusciva a identificare con certezza come cacciabile: non c’era la sensibilità di comprendere che si stava arrecando un danno potenzialmente irreparabile alla sopravvivenza della specie.
E aggiungo che il più abile fra loro, indubbiamente un grande conoscitore della fauna che popolava le montagne intorno, allora non si risparmiava nessun trofeo tra le specie protette (anche se sono convinto non utilizzasse frequentemente lacci o altre trappole). Non dubito che ‘amasse’ la natura, ma decisamente in modo molto egoistico e in totale spregio alla natura pubblica della Fauna.
Noto infine che persiste ancora tra i cacciatori la triste cultura (difficile da sradicare, a quanto pare) del ‘nocivo’ da eliminare – il che spiega l’irritazione di alcuni per il salvataggio della poiana. Salvo poi sostenere la necessità della caccia di selezione perché non si accetta che facciano il proprio lavoro agenti patogeni e predatori naturali…
Grazie Luca, la tua testimonianza è molto interessante!
Spero che lei sia contro la caccia in sè, non solo contro la caccia estrema/illegale/a specie protette ecc…
Oltrettuto dice di aver parenti cacciatori quindi di sicuro conosce bene gli infiniti orrori di questa terribile pratica…
Mi spiega poi perchè una poiana sarebbe “nociva”?
Come si capisce dai miei commenti, ho molte obiezioni etiche e soprattutto ecologiche alla caccia in genere. Ma mi costringo ad accettare l’idea di un’attività condotta da altri negli ambiti fissati dalla legge, fino a quando non si troverà il modo di abolirla con le procedure previste dalla nostra democrazia. Trovo invece ripugnante e inaccettabile il bracconaggio (grande e piccolo) compiuto in violazione delle norme, che sono state introdotte per limitare il danno recato all’ecosistema dalla caccia; inoltre, cerco di impedire che la normativa diventi più permissiva, mentre invece dovrebbe essere resa più rigorosa.
Il mito dei ‘nocivi’ mi pare sia trattato ampiamente in altra parte del blog. I predatori erano normalmente considerati nocivi (status sancito anche dalla legge italiana negli anni ’30, se non ricordo male) e perseguitati di conseguenza perché in competizione con il cacciatore, o l’allevatore, o il contadino. Questa mentalità è molto più diffusa di quanto si creda (v. oggi l’odio popolare per la cornacchia grigia, per esempio…); cè n’è anche una versione ‘buonista’ (quasi) altrettanto ingiustificabile, quella di chi vuole salvare la preda (il tenero uccellino, il coniglietto, il leprottino…) dalle grinfie del predatore cattivo. Io, voglio rassicurarla, sono tra quelli che trovano affascinanti i rapaci in caccia, e anche il colubro che preda una nidiata di uccelli…
nella nostra democrazia (quando ci fa’ comodo) anche le minoranze vengono rispettate;ma perche’ abolire e non gestire???solo in Italia ,mannaggia questa Italia…
Io non so dove abita lei…Ma da me nessuno considera i rapaci in generale nocivi…Nocivi o opportunisti sono quelle specie come le nutrie che distruggono argini,fiumi e habitat di altre specie che ci sono sempre state…Cmq se lei a conosciuto solo bracconieri perchè quelli non sono cacciatori,non faccia di un filo d’erba un mazzo…Io da cacciatore non ci penserei due volte a denunciare che usa lacci o altre trappole da bracconiere i generale perchè quella non è caccia è sadismo
Come dice lei ormai in pochi considerano rapaci ed altri animali autoctoni nocivi,(questo era molto diffuso fino a 20, 30 anni fa, dove in certi paesi c’erano addirittura delle taglie per chi ne abbatteva…), ma anche se è un esigua minoranza anche oggi alcune persone li considerano nocivi, alla stregua di corvidi, dei mustelidi e delle volpi (i classici ladri di galline)…
Oggi per fortuna questa mentalità va sparendo e la legge li protegge (intendo i rapaci, purtroppo le cornacchie e co. sono ancora visti come una volta) però persiste ancora chi li abbatte per le proprie convinzioni….
Guardi che la cornacchia grigia e la cornacchia nera sono specie cacciabili almeno in lombardia nelle altre regioni non saprei
Appunto…non credo siano cacciati per le “carni prelibate”, sono cacciati soprattutto perchè visti come nocivi e a differenza dei rapaci non sono protetti dalla legge
Io non le ho mai mangiate però ho sentito da tanti che sono buone,ovviamente cucinate in una maniera particolare…Io non le mangio quindi non le abbatto non mi danno nessun fastidio anzi sono animali molto belli per me dopo ogniuno la pensa come vuole
Le poiane come molti altri rapaci sono “nocive” per tutti quegli allevatori di lepri, quaglie, fagiani e via dicendo perchè le predano…e questo è molto scomodo anche ai cacciatori che soprattutto durante gli ultimi giorni di stagione venatoria immettono appositamente ‘ste bestiole per far tiro a segno… (che cresciute in cattività non hanno la minima possibilità di salvarsi)…
Un pò come le volpi, le si ammazza soprattutto affinchè non si pappino le prede che “spettano di diritto” ai cacciatori…
Poi per il resto se sparano a dei rapaci lo fanno: o per sadismo, o perchè ammazzando un ignaro rapace tornando a casa con il suo cadavere si possano sentire veri uomini.
Mi sono dimenticato nel post qui sopra…Non per contradirti ma non è esatto quello che hai scritto perchè le poiane si nutrono di roditori,rettili o anfibi
Guarda che il cibo delle poiane è molto vario, che comprende appunto mammiferi medio-piccoli (come lepri e conigli, molto facili da cacciare soprattutto se sono d’allevamento), poi occasionalmente può uccidere anche qualche fagiano o quaglia (appunto facile se è allevate dall’uomo)….
A me non risulta e comunque su qualsiasi atlante animale il cibo delle poiane sono roditori,rettili o anfibi…Dopo è vero che gli animali cacciano quello che vogliono o che hanno meno problemi a catturare…Io personalmente è la prima volta che sento di questa strana dieta delle poiane cmq può anche essere…Solo per precisare cmq il problema dei cacciatori non è qualche capo catturato dalle poiane ma dei bracconieri che catturano lepri & co di notte con mettodi barbari e senza alcun limite
Io sono assolutamente d’accordo con tutto ciò che dice giovanni….e poi….non ci sono parole per descrivere il terribile coraggio che hanno i cacciatori e i bracconieri. Perchè fate tutto questo? Per passare il tempo, per mettervi in competizione a chi ne spara di più…perchè?!! Non capisco!!
Sara’ forse per la stanchezza nel leggere commenti che trattano argomenti triti e ritriti, sara’ per la poca pazienza oramai che nutro nei confronti di chi vive con una benda negli occhi e i tappi nelle orecchie per negare l’evidenza…sara’ che oramai la mia sensibilità e’ stata messa a dura prova dalla crudelta’ dell’uomo nei confonti di tutti gli esseri viventi , suoi simili compresi…sara’ per tutto questo che non ho letto i commenti di cui sopra dopo aver notato che esistono ancora persone che si ostinano a perdere la faccia cercando di difendere un assassinio legalizzato adducendo pretestuose motivazioni scientifiche…rabbia…ovvero contenimento controllato.. dimenticando che la natura fà volentieri a meno dell’aiuto dell’uomo, e , nei luoghi dove l’uomo è presente in piccole unità e cioè dove non ha ancora provocato danni la natura prospera e non certo collassa per la mancanza dei cacciatori guardiani della natura..ah ah andate a raccontarle nei vostri circoli queste storielle perche’ nel mondo civilizzato nessuno è cosi’ stolto da crederci…
La cosa che piu’ dispiace nel leggere questo articolo non e’ che e’ stata ferita una Poiana ma che si sta cercando come sempre di far credere all’opinione pubblica che il ferimento e’ opera di un cacciatore. Gentilissimo signor Esposito il suo articolo circa il rilascio in natura della suddetta Poiana avrebbe potuto sortire un altro tipo di risultato se come al solito non avesse, come fate sempre, cercato di infangare la categoria dei cacciatori. Chi opera certe illegalita’ viene chiamato bracconiere giusto perche’ non ha cacciato l’animale ma l’ha semplicemente abbattuto contro ogni legge che ne tutela la vita!!! Il bracconaggio e’ un’azione perpetrata da persone che non rispettano le leggi venatorie e neanche i cacciatori che amano andare a caccia nei termini di legge. I primi nemici dei bracconieri sono proprio i cacciatori che sanno che costoro non rispettano minimamente ne la fauna, ne l’ambiente in cui la stessa vive, provocando danni anche alla selvaggina cacciabile!!! Sarebbe piu’ giusto che Lei facesse questa netta distinzione tra le persone, tanto ormai lo sanno anche i bambini che volete a tutti i costi denigrare la caccia ed i cacciatori fomentando confusione tra la due diverse attivita’!!!
Non si puo’ ferire e uccidere per un semplice sfizio questi poveri rapaci.Io credo che bisognerebbe eliminare la caccia,o almeno dare punizioni piu’ severe a queste persone senza cuore e senza coscienza.